In questi giorni sono rapito da un concetto, quello di tipping point, che in italiano può essere tradotto come punto critico o di svolta.
Il concetto, che parte da un libro, The Tipping Point: How Little Things Can Make a Big Difference, scritto da Malcom Gladwell, è entrato nel linguaggio comune ed è spesso associato al raggiungimento di un punto critico in cui magicamente cambia la situazione.
L’idea si traduce nel fatto che:
- anche piccoli cambiamenti possano avere un grande impatto;
- poche persone influenti possano innescare importanti mutazioni nell’ambiente di riferimento.
Nella pratica il raggiungimento di questo magico tipping point si sostanzia nell’accumulo di un patrimonio che consenta di vivere di interessi riuscendo contemporaneamente a crescere autonomamente.
Premesso che per ognuno può cambiare la soglia e il raggiungimento di tale soglia non è affatto facile, penso che l’aspetto principale per raggiungere tale punto sia quello di automatizzare le proprie finanze rendendo automatico il risparmio.
Ognuno ha un proprio tipping point, ma probabilmente lo stesso si colloca per i più sopra il milione di Euro, per quanto soglie inferiori siano altrettanto importanti e difficili da raggiungere. Raggiunta tale cifra, identificabile comunque per ognuno a priori, si può tranquillamente vivere di rendita, magari con un po’ di downshifting.
Sembra impossibile, invece per molti di noi è assolutamente raggiungibile, ovviamente se si iniziano a gestire le proprie finanze in giovane età e se si mettono in essere una serie di piccoli cambiamenti nel nostro approccio al denaro.
Nella gestione del proprio denaro il concetto di tipping point può essere anche applicato all’abitudine al risparmio che in fondo è difficile da innescare, ma poi diventa qualcosa di automatico e con pochi semplici passi può realmente cambiare la vita e creare una fonte di reddito incrementale importante.
Altrettanto si può applicare alle convinzioni degli investitori che spesso si basano su pochi e influenti analisti che sono in grado di connettere una moltitudine di persone influenzandone le scelte.
E tu come applichi nella tua vita il concetto di tipping point?
molto interessante, soprattutto perché la tua è un'esperienza reale. Mi sa che torno anch'io a prestare su smartika.
Confermo Bondora. Opero anch'io in questo social lending da un paio di mesi. In realtà l'insolvenza è minore rispetto a quella di Smartika.
interessante. io ho appena aperto il conto su smartika ma presto proverò anche bondora allora
Se investo su Bondora come mi comporto con il fisco sia italiano che straniero?
Se investo su Bondora come mi comporto con il fisco italiano e con quello straniero
ma secondo me, ammetto correzioni da Stefano che è particolarmente ferrato in materia, dovresti metterlo in dichiarazione e pagarci la tua aliquota marginale.
Ciao, Smartika una volta l'anno produce una certificazione fiscale da portare a chi ti compila il 730 o Unico eccetera.
Bondora funziona diversamente, in Estonia non devi presentare nulla, né nessuno, per ora, ti chiedera mai 1 centesimo; tra i vari menù del sito, disponibili in un buon italiano, troverai la possibilità di generare un file contenente il totale degli interessi incassati nel periodo richiesto; anche questo risultato va portato a chi ti fa 730 eccetera.
Investo nelle due società di prestiti solo da circa due anni per cui ho portato i documenti fiscali sia di Smartika che di Bondora, a chi mi fa il 730, una sola volta e, a quanto pare, essendo stati i miei introiti per il primo anno di pochi euro, mi è stato detto che non è necessario riportare alcunché in dichiarazione. Su questo aspetto non sono molto ferrato, magari chiedi a un commercialista!
Nota bene: su Smartika ho scelto di farmi trattenere da loro le ritenute fiscali d'acconto sugli interessi maturati mensilmente, le stesse sono poi state versate da Smartika tramite F24.