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Spesso mi interrogo sul fatto che guadagno sensibilmente di più rispetto al passato, ma in fondo il mio patrimonio netto non è cresciuto parallelamente. Questo perché spesso confondiamo due concetti diversi e che non sempre vanno di pari passo, reddito e patrimonio.
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Il patrimonio crea reddito |
Con il passare del tempo e al crescere delle età lavorativa e anagrafica è facile che da una parte aumentino le entrate e dall’altra di pari passo aumentino le uscite.
Le due cose spesso non vanno di pari passo e spesso si crea un effetto perverso per cui aumenta lo stipendio, ma aumentano le spese, gli impegni e si perde l’equilibrio, per quanto precario, trovato con tanta fatica.
Ecco che ci si trova presto con il paradosso che aumentano le entrate, ma diminuisce il patrimonio perché le uscite iniziano ad eroderlo e gradualmente ci si trova più poveri e impreparati di fronte alle esigenze quotidiane.
Ma quindi il reddito non conta?
In effetti il reddito non conta come misura fine a se stessa, ma rileva solo se messo in rapporto alle spese effettuate. Conta quindi molto di più quale quota di reddito si riesce a far confluire nel proprio patrimonio.
E’ importante ovviamente poi mettere a frutto il patrimonio e far si che questo patrimonio inizi a produrre del reddito perché altrimenti non si riescono a generare nuove risorse e si rischia di perdere ricchezza.
Non bisogna cadere nella trappola di abituarsi alla crescita del reddito e ad un certo punto credersi ricchi perché si è circondati da persone benestanti e che si permettono determinati lussi. La realtà vera è che se si cade nella trappola della spesa e ci si concentra sul reddito e non sulla crescita del patrimonio si rischia alla fine di diventare più poveri.
Non bisogna neanche pensare che certi redditi siano sostenibili per sempre e continuare a spendere anche quando vengono meno certe entrate supplementari, altrimenti si fa la fine di alcuni sportivi o personaggi famosi che a un certo punto della propria vita si trovano ricoperti da debiti e da un patrimonio immobiliare che sono costretti a vendere.
Come accrescere il patrimonio?
Il patrimonio può crescere solo se investito in attività che hanno rendimenti netti positivi e se viene incrementato con nuova liquidità in maniera costante.
Ovviamente bisogna calcolare in maniera corretta il proprio patrimonio netto, includendo tutte le voci di patrimonio, anche quelle meno immediate, quali fondi di accantonamento pensionistici e immobili.
L’apporto di nuova liquidità è tanto più importante quando fatto in età giovane perché solo in questo modo si può godere del vantaggio dell’interesse composto e degli interessi sugli interessi.
Cosa fare per migliorare?
Innanzitutto consiglio a tutti di fare un bell’esame costante per capire quale sia lo stato del proprio patrimonio e delle proprie finanze e capire se si possa aumentare il patrimonio, eventualmente attingendo anche a fonti di reddito addizionali che sicuramente possiamo generare. In particolare interrogatevi per capire se guadagnate di più rispetto a qualche anno fa e se spendete molto di più. In tal caso vi conviene correggere il vostro stile di spesa.
In secondo luogo, penso che per ogni nuova entrata dovremmo porci la domanda di quanto riusciamo a risparmiare della stessa e non come riusciamo a spenderla. Questo solo perché il patrimonio genera redditi costanti e perpetui nel tempo e non certo il reddito, che in ogni istante può interrompersi.
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