Vorrei premettere che sono contrario ai prestiti e ai debiti poichè il dover pagare degli interessi mensili limita, in generale, la libertà e la possibilità di accrescere il proprio patrimonio netto.
Ovviamente tale discorso non vale qualora si sia in grado di prendere soldi in prestito ottenendo extra rendimenti rispetto al tasso di interesse pagato; ahimè non è questo il caso del 99% delle persone che contraggono un nuovo finanziamento.
Non voglio però dedicare questo post alle ragioni per cui non bisognerebbe contrarre un nuovo prestito, ma offrire una breve guida a coloro che per una ragione o per l’altra un debito lo devono contrarre.
I finanziamenti assumono varie forme ed infatti si distingue tra credito al consumo, prestito finalizzato, prestito non finalizzato, credito rotativo o revolving, cessione del quinto, mutui, et cetera.
I fattori in base ai quali effettuare una scelta tra i prestiti sono in tutti questi casi i medesimi e in generale possiamo elencare i seguenti:
- tasso di interesse (TAEG);
- durata;
- ammontare rata mensile;
- efficienza della società erogatrice e rapidità nell’erogazione.
Ovviamente il consiglio è quello di cercare il prestito che offra il tasso più basso possibile e che preveda una durata limitata; è superfluo dire che con il crescere della durata cresce infatti l’ammontare degli interessi pagati.
Al fine di confrontare le condizioni dei vari prestiti a disposizione è possibile ricorrere ad alcuni siti che offrono un servizio di confronto tra i vari prestiti. Il più famoso è Prestitionline “broker” parte del Gruppo Mutuionline leader nel settore dei prestiti personali e finanziamenti online.
Nella scelta del prestito è sempre importante prediligere una rata che sia sostenibile nel tempo e coerente con il proprio profilo di reddito. Non ci si dovrebbe infatti mai trovarsi nella condizione di non poter pagare quanto dovuto. Talvolta questa è la situazione in cui ahimè si trovano in molti ed è per questo che sono nati i prestiti di consolidamento o sostituzione che permettono di accorpare più debiti in uno riducendo l’ammontare della rata e ottenendo, se necessaria, della liquidità aggiuntiva. Tale strumento ha tuttavia un costo e rispetto ad un prestito finalizzato (prestito erogato in funzione dell’acquisto di un determinato bene) ha in generale un costo superiore pari in media la 9,50%. La riduzione della rata avviene infatti solo grazie all’allungamento della durata del debito e sono quindi in generale uno strumento a cui ricorrere in caso di reale emergenza.
Una alternativa ai prestiti tradizionali è rappresentata oggi dal cosiddetto social lending (in Italia Zopa e Boober) che permette il prestito di contrarre prestiti da persone normali e quindi tassi in media più bassi rispetto a quelli offerti dagli istituti di credito. Zopa offre alla data odierna un tasso che può variare, in base al merito di credito e alla durata del debito e che per un prestito di 24 mesi si attesta nel mercato A+ al 6,1% posizionandosi sicuramente molto bene nel mercato del credito.
..lavorando nell’ambito dell’erogazione prestiti, vorrei aggiungere (mio malgrado) una cosa molto importante…tenete sempre d’occhio le vostre rate.Spesso le società erogatrici di prestito sembrano “fare apposta” a non mandare le comunicazioni di certe rate. Una “svista” che a livello pratico si traduce in più guadagno per loro, e più spesa per l’indebitato ( = mora, interessi sull’arretrato). Caso eclatante che ha fatto anche parlare tv/giornali, quando si ha la possibilità di scegliere tra rata unica a tasso zero dopo un certo tempo o rate con interessi in seguito al mancato pagamento della rata unica.Tenete sempre sotto controllo l’andamento delle vostre rate, a volte essere in grado di poterne pagare l’ammontare non basta per non avere brutte sorprese….(bel blog, compliments)