Per effetto delle recenti modifiche introdotte dalle manovre finanziarie estive, la tassazione dei differenti strumenti finanziari si è, come noto, modificata sostanzialmente omogenizzando la tassazione dei differenti strumenti finanziari al 20%, fatte salve alcune eccezioni.
L’entrata in vigore delle modifiche è previsto per il 1 Gennaio 2012, quindi nulla cambia sino al nuovo anno.
Vediamo in particolare cosa succederà agli strumenti d’investimento a noi più cari.
CONTI DI DEPOSITO e LIQUIDITA’ SU C/C
La tassazione passa dal 27% al 20% rendendo ancora più convenienti questi strumenti, che in questo momento sono particolarmente attraenti per investire la liquidità a breve termine e offrono tassi assolutamente concorrenziali. Gli operatori dei conti deposito in particolare stanno spingendo in maniera importante alla ricerca di nuovi capitali. Tra tutti spicca Rendimax che ha deciso di introdurre – in caso di vincolo – la possibilità di ricevere in via posticipata gli inteessi permettendo di fatto ai correntisti di sfruttare il vantaggio dell’abbassamento della ritenuta che avverrà solo dal 1/1/2012.
PRONTI CONTRO TERMINE
La tassazione dei PCT passa dal 12,5% al 20% diminuendo di fatto la convenienza dello strumento.
TITOLI DI STATO E BUONI FRUTTIFERI POSTALI
La tassazione rimane al 12,50% privilegiando questo strumento d’investimento, che del resto rappresenta un’assett class importante tra gli investimenti degli italiani.
OBBLIGAZIONI SOCIETARIE, AZIONI, ETF, FONDI, SICAV, DERIVATI, POLIZZE VITA
In questo caso la tassazione passa dal 12,50% al 20%.
Che ci fosse un aumento della tassazione delle rendite finanziarie era un atto dovuto.Si rimane ancora perplessi di come vi sia ancora un abisso di tassazione fra i redditi da lavoro e da impresa (troppo alti) e i redditi da investimenti finanziari (troppo bassi).Solo quando dei governi capiranno che ci deve essere un equilibrio tra questi 2 tipi di tassazione, l'economia potrà muoversi da basi più stabili.Saluti