Il nuovo governo nel 2012 ha introdotto alcune novità in merito alla tassazione delle rendite e degli strumenti finanziari. Tali modifiche hanno colpito in maniera significativa anche i conti deposito ed è quindi opportuna una riflessione sulla convenienza dello strumento.
Le modifiche introdotte
- Riduzione aliquota sugli interessi maturati dal 27% al 20%;
- Aumento imposta di bollo a partire dal 2012 secondo modalità differenziate.
In particolare per l’anno 2012 è prevista un’imposta sarà pari allo 0,10% delle somme depositate al 31 dicembre, con un minimo di € 34,20 e un massimo di € 1.200.
Dal 2013 l’imposta verrà elevata allo 0,15% con il minimo di 34,20 Euro.
2012 – Fonte Il Sole 24ORE |
2013 – Fonte Il Sole 24ORE |
La Risposta delle banche
Prima del 2012 le banche che offrono conti deposito si sono sempre fatte carico dell’imposta di bollo, poichè questa era prevista in misura assolutamente residuale.
Oggi molti istituti hanno deciso di modificare le condizioni contrattuali per porre a carico del cliente tale imposta, introducendo tuttavia dei meccanismi per rendere meno traumatica la novità. Fa eccezione almeno per il 2012 Rendimax che si farà carico di tale spesa.
Che Banca ha deciso invece di aumentare il rendimento di 0,10% dal 12 Luglio.
Ing Direct ha posto a carico del cliente i costi dell’imposta di bollo, prevedendo tuttavia di farsene carico, a certe condizioni, nel caso di apertura di un conto corrente arancio.
Cosa conviene fare
Tale imposta fa venir meno la gratuità dei conti deposito e quindi fa si che non convenga più mantenere aperti tanti conti con piccoli importi depositati.
Sotto i 34.200 Euro per coprire l’imposta di Euro 34,20 è necessario quindi che il vostro conto abbia una cifra che moltiplicata per il rendimento netto annuale totalizzi tale importo. In ogni caso vi è una severa pedita di competitivià del conto deposito.
Sopra i 34.200 l’effetto del provvedimento è quello di ridurre il rendimento di uno 0,10%. Tale riduzione è in ogni caso compensata dalla riduzione delle imposte dal 27% al 20% se la giacenza del conto è intorno ai 50.000 Euro.
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