BOOM. Ricevi una lettera, una e.mail o una telefonata e sei licenziato…
Ti è mai capitato? oppure pensi che non potrà mai essere il tuo caso?
Forse stai pensando, la mia azienda va bene, è solida, io trovo subito un altro lavoro…
Oppure ti stai toccando e facendo le corna. Infatti pensi da tempo ormai che sia davvero ora di cambiare aria e trovare un posto più sicuro.
Non c’è da scherzare e perdere tempo.
So di toccare un argomento per molti doloroso, ma vale la pena affrontarlo e mai procrastinare.
Quindi vediamo di andare con ordine e vedere come gestire al meglio questo rischio.
Innanzitutto ti voglio dare una brutta notizia: nessun posto è sicuro e la perdita del lavoro è un’opzione con cui tutti noi dobbiamo fare i conti.
E ti dirò di più sto scrivendo quersto articolo proprio perché sento questo rischio come reale, a volte anche per me.
Tante volte mi sono chiesto e se mi licenziassero domani? Come farei a pagare il mutuo, la baby sitter, il condominio, la scuola, la mensa…
La risposta che mi sono sempre dato è quella di non pensarci ora, ma poi ho deciso di iniziare a lavorarci.
Ho visto troppi amici lasciati a casa finire dopo qualche tempo sull’orlo della depressione.
La mia esperienza è limitata ad un settore specifico non in crisi, ma caratterizzato da un mercato puttosto maturo.
In questo ambito ho lavorato in multinazionali e aziende padronali e ho visto tanta gente cacciata oppure incentivata ed aiutata ad uscire.
Erano e sono tutte aziende che vanno bene e le persone licenziate spesso non se lo meritavano affatto.
La causa del licenziamento? Spesso il mancato allineamento o l’espressione di un’opinione fuori dal coro…
In altri settori prevalgono le ragioni economiche e sicuramente queste sono la prima causa di licenziamento.
Tuttavia sono anche più prevedibili.
Il rallentamento degli ordini, il malcontento, la perdita di importanti clienti, il peggioramento dei dati di bilancio sono tutti segnali chiari.
Quando troppi indicatori convergono e lasciano presagire tempi bui, sicuramente è il caso di cercare delle alternative.
So che non è facile e magari ci vogliono anni, ma quanto senti puzza di bruciato scappa.
Gli imprenditori non dividono (quasi mai) gli utili con te, ma sicuramente pagherai tu per primo un’eventuale crisi.
Si ho capito fino a qui nulla di nuovo.
Ma come posso gestire un’eventuale crisi di questo tipo, senza farmi trovare impreparato?
In questo articolo
# 1 – Costituire un fondo licenziamento
La perdita di un lavoro significa in primis la perdita di un sostentamento economico.
Ecco che in primis devi guardare a questo aspetto e crearti un bel fondo per gestire questa situazione.
Orientativamente dovresti avere da parte almeno:
- 12 mensilità di stipendio se hai un profilo senior e
- 6 mensilità se invece cambi con faciltà lavoro.
Brutto da dire ma considera anche la tua età e la maggiore difficoltà di ritrovare un’opportunità per i profili più senior.
Anche per questo ti consiglierei di abbondare nella costituzione del tuo fondo per non farti cogliere impreparato.
Lo so che non è facile risparmiare, ma se il risparmio diventa un’abitudine puoi farcela.
Ho scritto tanti articoli su questo tema, ma penso che oggi sia fondamentale per te iniziare a fare sul serio.
Se oggi non risparmi nulla, inizia con 100 Euro al mese e vai avanti.
Riduci al minimo le spese per un certo periodo e poi automatizza il processo.
Io ho comprato recentemente casa e devo dire che faccio davvero fatica a risparmiare avendo due figli e mille spese…
Quando voglio comprare qualcosa di nuovo penso a cosa significherebbe per la mia famiglia perdere il mio reddito e devo dire che questo mi aiuta molto a velocizzare il processo di risparmio.
Ricordati poi che non è tanto quanto guadagni, ma quanto spendi che fa la differenza.
#2 – Creare nuovi redditi e le famose rendite passive
Ogni tanto ci dimentichiamo che il lavoro che facciamo è una scelta.
Non può essere solo un mezzo per portare a casa lo stipendio a fine mese.
Io penso che anche per questo in ogni momento dovremmo pensare a delle alternative, magari anche che ci appassionano di più.
Anche perchè nell’epoca della sharing economy è sempre più probabile che tutti dovremo in futuro fare più di un lavoro per vivere.
Io cerco sempre di crearmi altri redditi, oltre a quello di lavoro principale.
Ho vari siti internet, faccio qualche lezione in università, investo e lo faccio sempre nell’ottica di crearmi nuovi redditi. Ma soprattutto lo faccio perché mi piace fare tante cose differenti.
Oggi puoi fare mille cose online per creare un flusso di denaro che entri nelle tue tasche.
Ne abbiamo parlato e ne parleremo sempre nel blog, ma puoi iniziare a scrivere un blog, puoi fare dei video su Youtube, rispondere a sondaggi, svuotare la cantina e vendere tutto su ebay, investire,…
Ma offline puoi fare altre mille cose.
Un mio collega nel tempo libero va a funghi e rivende quello che raccoglie.
Aiuta le persone nei lavori di casa, ha un orto e baratta quanto raccoglie.
Un altro mio conoscente ha scritto un libro e vende in maniera costante perchè ha trovato una nicchia in cui si è posizionato per primo.
Una mia amica prende in affitto case e le riaffitta su Airbnb.
Conosco tanti ragazzi che danno lezioni private e molti altri che fanno le consegne della pizza su foodora, deliveroo e altri servizi di take away
La verità è che spesso non ne abbiamo voglia e ci sta, lavoriamo del resto tanto tempo.
OK ma l’importante è semplicemente identificare alcune attività che potremmo svolgere qualora dovessimo perdere il lavoro e capire quale sarebbe il reddito facilmente ricavabile da queste attività.
#3 – Conoscere nuove persone
Non so quale sia la vostra esperienza, ma nella vita tutte le offerte di lavoro mi sono arrivate solo per conoscenza diretta o indiretta.
Addirittura vi sono varie ricerche che hanno determinato che l’85% dei posti di lavoro arriva attraverso il networking.
Personalmente sono arrivato a chiamare amministratori delegati o manager di importanti realtà per propormi.
Posso quindi solo confermare che il passaparola e la conoscenza personale sono la modalità che funziona meglio per trovare un lavoro.
Un’offerta di lavoro, infatti, prima di essere pubblicata sui siti di ricerca probabilmente circola in una rete ristretta di conoscenze ed amicizie.
Quindi conosci gente, stringi mani, fatti vedere, fai dei corsi, vai a conferenze, eventi, frequenta associazioni, organizzazioni.
Dà una mano agli altri e vedrai che se lo ricorderanno.
Nell’epoca della connessione al cellulare preferisci insomma le connessioni interpersonali.
Danno i migliori frutti in tutti i sensi.
Conclusioni
Da domani comincia a pensare all’eventualità di un tuo licenziamento e cambia approccio.
Fammi sapere come va.
Può sembrare un modo di porsi troppo negativo, ma non lo è anzi è molto utile.
Sicuramente sarai più consapevole di quanto è importante mantenere il tuo posto di lavoro.
Qualora poi dovesse essere inevitabile perderlo, saresti pronto all’evenienza.
Dal prossimo articol, prometto, tornerò comunque ad essere più ottimista, ma soprattutto a parlarti di come creare nuovi redditi!
Alla prossima!
Lascia un commento