E se tra pochi anni ci trovassimo in un mondo completamente diverso da quello in cui siamo abituati a vivere? Se avessimo sottostimato la velocità di evoluzione di alcune tecnologie? In questo articolo scritto da Francesco e Marta di Guidaglinvestimenti.it (uno dei migliori blog di finanza e crescita personale online dal 2020) scopriamo il bias di crescita esponenziale, un errore cognitivo che può condizionare la nostra vita e anche i nostri investimenti. Devo dire che non è facile da riconoscere, se non a posteriori, ma la lettura dell’articolo mi ha illuminato sulla possibilità di imbattermi ripetutamente in questo errore valutativo. Ma lasciamo la parola a Francesco e Marta.

Azeem Azhar nel suo libro Exponential Age ha provato a mettere in evidenza come l’evoluzione tecnologica abbia un andamento esponenziale.
Questo comporta cambiamenti nella nostra vita, sia a livello economico che sociale, sempre più rapidi.
Qual è il problema?
Noi siamo abituati a pensare in modo lineare.
Pensiamo che le cose possano avvenire in modo graduale, per step, e facciamo fatica (molta fatica) ad immaginare come possano cambiare velocemente le cose.
Soprattutto se di mezzo c’è l’evoluzione tecnologica.
Proviamo a fare un esempio riportato da Wired.
Immaginiamo di essere allo stadio e che inizi a piovere.
Ma non una semplice pioggia, una pioggia esponenziale.
Le gocce di pioggia aumenteranno gradualmente di frequenza, raddoppiando ogni minuto che passa: una goccia, poi un minuto dopo due gocce, poi un minuto dopo quattro gocce…
Cosa succede dopo 30 minuti?
Saranno cadute più di 1 miliardo di gocce d’acqua.
Da 2 gocce siamo passati a oltre il miliardo in soli 30 minuti.
Supponendo che una goccia di pioggia sia di circa quattro millimetri cubi dopo 30 minuti saranno caduti 4300 litri d’acqua.
Insomma, se non riuscissimo a trovare subito riparo diventeremo complemente zuppi.
E dopo 1 ora?
Da 1 miliardo in 30 minuti passiamo a 1.15×10^18 di gocce che corrisponde a 4.6 x10^12 litri d’acqua.
L’avreste mai detto?
Un altro esempio classico è quello citato da Dante nella Divina Commedia: la Leggenda dei Chicchi di Grano.
Non voglio andare troppo fuori argomento e vi invito a cercare e leggere la storia se non la conosceste.
Ad ogni modo, l’inventore degli scacchi chiese al Re Khusraw come ricompensa per questa invenzione: “Vorrei del grano. Fai porre un chicco sulla prima casella della scacchiera, due sulla seconda, quattro sulla terza e così via sempre raddoppiando, fino all’ultima.”
Il Re, pensando in modo lineare, di primo acchito acconsentì a tale richiesta ma non aveva fatto bene i conti: per soddisfare tale richiesta si sarebbe dovuto coltivare tutta la superficie terrestre per almeno cinque volte per poter garantire un numero di chicchi pari a 18446744073709551615 chicchi di grano.
In questo articolo
Il Bias di Crescita Esponenziale
L’Exponential Age si lega, quindi, a un errore cognitivo.
Questo errore ci condiziona più di quanto possiamo immaginare.
L’esempio classico, riportato più volte all’interno del nostro blog Guidaglinvestimenti, è l’interesse composto applicato agli investimenti.
Non riusciamo a capire quanto il tempo sia un fattore fondamentale nei nostri investimenti e di quanto faccia crescere il nostro capitale.
Tizia inizia a investire a 25 anni 5 mila euro.
Dopodiché continua a investire aggiungendo 2.500 euro l’anno fino a 65 anni.
Caio preferisce aspettare i 35 anni per iniziare a investire, la solita persona che ama procrastinare.
A 35 anni si sveglia dal sonno e decide di recuperare: investe 10 mila euro e ogni anno aggiunge 5.000 euro al suo investimento.
Praticamente Caio ha 10 anni di ritardo rispetto a Tizia ma cerca di recuperare investendo il doppio.
Chi avrà il Capitale maggiore a 65 anni considerando un rendimento uguale per entrambi?
| Età di inizio INV | INV iniziale (€) | INV annuale (€) | INV a 65 anni (€) |
---|---|---|---|---|
Tizia | 25 | 5.000 | 2.500 | 608.696 |
Caio | 35 | 10.000 | 5.000 | 581.487 |
* INV = Investimento.
Avrete ormai capito che Caio ci ha rimesso.
Il caso Kodak e la scomparsa di un modello di business
Proviamo ora a fare un esempio di come questo bias cognitivo abbia causato seri danni alle aziende, abbia cioè portato al fallimento di un colosso come Kodak.
I dirigenti della Kodak avevano, infatti, sottostimato l’evoluzione dirompente che sarebbe capitata di lì a poco nel mondo delle foto.
Nel 1975, un ingegnere della Kodak di nome Steve Sasson inventò la prima macchina digitale.
All’epoca pensò, estrapolando dalla legge di Moore, che ci sarebbero voluti 15-20 anni prima che le fotocamere digitali iniziassero a competere con la pellicola.
Previsione che poi si rivelò azzeccata.
Cosa fece Kodak però?
Nel 1998, Kodak contava 170.000 dipendenti e vendeva l’85% di tutta la carta fotografica in tutto il mondo.
Nel giro di pochi anni, il loro modello di business è scomparso e sono falliti.
Nel giro di 3 anni le foto scattate su pellicola sono praticamente scomparse.
I dirigenti della Kodak non avevano previsto questo cambiamento così veloce, eppure era una tecnologia che avevano inventato in casa.
Come con tutte le tecnologie esponenziali, è stata una delusione per molto tempo prima che la tecnologia avanzasse abbastanza, per poi ottenere l’accettazione mainstream in pochi anni.
Quanti di noi hanno denigrato gli smartphone non appena usciti per poi non poterne fare a meno?
Exponential Age nella Telefonia
La stessa McKinsey toppò alla grande quando AT&T gli commissionò uno studio per prevedere da lì a 20 anni come si sarebbe evoluto il mercato della telefonia.
La previsione di McKinsey fu: il mercato della telefonia mobile statunitense si avvicinerà a 900.000 abbonati entro il 2000.
La realtà vide, invece, che nel 2000 più di 100 milioni di americani possedevano un telefono cellulare.
Quello che non fu previsto era l’evoluzione tecnologica che accompagnò il mondo delle telecomunicazioni.
Per capirci: Il primo telefono cellulare aveva le dimensioni di un mattone e costava circa 4 mila dollari.
Circa 20 anni dopo si poteva avere un cellulare grande quanto il palmo di una mano con poche centinaia di euro.
Per non parlare della velocità di rete e dei processori.
Tutto questa innovazione portò anche a una drastica riduzione dei costi di rete stessa: il 2005 e il 2014, il costo medio di consegna di un megabyte di dati, l’equivalente di circa 150.000 parole, è sceso da 8 dollari a pochi centesimi.
Ma non solo.
Nessuno aveva previsto che la vendita delle gomme da masticare dal 2007 in poi fossero calate del 15%.
Perché?
In quell’anno ci fu l’esplosione degli smartphone: 220 milioni di adulti americani acquistarono i loro primi smartphone.
Quando le persone si mettevano in coda in un supermercato, una volta avrebbero passato il tempo a curiosare tra le cose in esposizione accanto ala cassa, dove le gomme da masticare erano la scelta più ovvia.
Adesso quel tempo lo impieghiamo guardando lo smartphone: e addio gomme da masticare!
Exponential Age vs Versione Lineare
Come detto in precedenza, come esseri umani tendiamo ad avere una visione lineare.
L’avvento di una nuova tecnologia inizialmente non è capita da tutti, si evolve sotto traccia.
Dopotutto la curva esponenziale nella prima parte sta al di sotto di una curva retta, la curva che rappresenta il nostro modo di pensare.
Dopo un po’, però, inizia ad accelerare al punto che diventa dirompente o, come piace dire agli americani, disruptive.

Exponential vs Linear – Fonte Wired
Succede così che ci ritroviamo impreparati davanti all’evolversi della tecnologia e, spesso, dobbiamo rincorrere.
E’ il caso della politica che non riesce a stare al passo con tutte le evoluzioni e spesso, dopo molti anni, si trova a regolamentare un nuovo status quo. Potremmo citare il caso della Chiesa che ci mise 346 anni per rivedere la sua posizione su Galileo Galilei e la struttura del sistema solare.
Per non parlare di Uber o di tutta la nuova era della gig-economy.
Il mondo sta cambiando a una velocità sempre più veloce rispetto agli anni passati e dobbiamo essere pronti a innovazioni che potranno stravolgere il nostro modo di vivere.
Allo stesso modo le istituzioni non possono pensare di lavorare sempre alla stessa velocità.
Dobbiamo accelerare per rimanere al passo.

Exponential Age – Fonte GregVerdino
In Conclusione
Aziende come Tesla o tecnologie come Bitcoin potranno essere protagoniste della nuova Exponential Age.
Per non parlare della nuova era della Medicina, dell’intelligenza artificiale, il 3D printing…
Potremmo commettere un grosso errore se sottovalutassimo la portata dirompente di queste nuove tecnologie che potrebbero davvero rivoluzionare la nostra vita.
Spesso siamo portati a pensare in modo lineare, non riusciamo a immaginare come possa essere veloce l’innovazione e di come possa evolversi una tecnologia che ad oggi reputiamo obsoleta o inutile.
Vedi il caso Kodak o degli Smartphone.
Nokia era il primo produttore al mondo di telefonini, oggi le nuove generazioni potrebbero addirittura non sapere che azienda sia.
Tutto ciò ha anche un impatto sui nostri investimenti: proviamo talvolta ad andare oltre, proviamo a non fermarci all’attuale stato delle cose, ma proviamo a capire o immaginare quale possa essere l’evoluzione futura delle cose.
Potremmo rimanere sorpresi, guardando indietro, di come sono cambiate le cose.
Il senno del poi purtroppo non vale negli Investimenti.
Se vuoi restare in contatto con Francesco e Marta puoi visitare il loro sito Guidaglinvestimenti.it e seguirli su Facebook, Instagram.
Puoi anche riguardare l’intervista n. 33 di Una Birretta Con in cui hanno raccontato la loro storia e il loro percorso da investitori.
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