Tutti abbiamo qualche cattiva abitudine in ambito finanziario e talvolta eliminarla è più semplice di quanto pensiamo, anche se psicologicamente cosa fatica.
Il risultato del rimandare il processo di analisi ed esame delle nostre cattive abitudini è che le trasciniamo per tempo, creando ed esacerbandone gli effetti negativi.
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Io ne ho sicuramente diverse, ma è arrivata l’ora di eliminarne almeno una, iniziando da quella che consideriamo più nociva.
Una cattiva scelta infatti riverbera i propri effetti su tutti i nostri equilibri e comporta, una volta fatti i conti, gravi perdite finanziarie.
Ma innanzitutto cosa possiamo definire come una cattiva abitudine in ambito finanziario?
Io penso che una cattiva abitudine finanziaria sia qualunque cosa che porta ad entrate o uscite inferiori o superiori a quelle attese.
Provate quindi rapidamente ad esaminare le vostre principali voci di entrata e uscita ed elencate alcuni aspetti migliorabili o a cui avete pensato già mille volte e non avete ancora sistemato.
In questo articolo
Entrate
In tale ambito possono ricadere diverse scelte errate che genericamente se corrette potrebbero portare ad un aumento delle proprie entrate.
Per esempio se siete dei liberi professionisti vi dovreste chiedere se fate una reale selezione delle opportunità differenziando compenso in relazione alle diverse tipologie di clientela. In aggiunta dovreste domandarvi se vi fate pagare troppo poco da alcuni o addirittura verificare se vi sono dei casi in cui non vi fate pagare. Ciò che non viene pagato non ha valore e quindi se aggiungete valore non dovete avere alcuna vergogna a chiedere un giusto compenso, eliminando le perdite di tempo.
Tra le scelte errate tipiche del lavoratore dipendente ricadono invece quelle di non chiedere mai un aumento nella speranza che il datore di lavoro sia magnanimo. Non tutti lo sono, anzi è giusto chiedere ovviamente quando i risultati lo permettono. Anche qualora l’aumento non venga concesso, chiedere vi permette di avere un dialogo diverso con il vostro responsabile e capire cosa realmente pensi di voi.
Uscite
Qui ricadono molti errori e possiamo attuare tanti correttivi.
Perché non eliminare o rinegoziare i nostri abbonamenti di telefonia, le sottoscrizioni a Pay-TV che non guardiamo, a riviste che non abbiamo il tempo di leggere?
Come giustificate spese pazze per vestiti o scarpe che poi non mettiamo, Automobili acquistate con finanziamenti che poi non riusciamo a pagare?
Patrimonio
In questo ambito è imperativo verificare sempre come sia investito e quanto renda il proprio patrimonio, perché se non fate nulla siate certi che perderete del denaro e se fate delle scelte errate ugualmente perderete soldi.
Conclusioni
Io ho identificato alcune scelte sbagliate che conosco peraltro da tempo e non ho mai affrontato.
Quella che più mi dà fastidio ed ho deciso di gestire è relativa alla gestione delle mie entrate in cui ho la pessima abitudine di gestire con estrema lentezza talvolta addirittura non facendola la mia nota spese, ossia la richiesta di rimborso delle spese sostenute per conto della mia azienda.
So che può sembrare assurdo ma trovo l’abitudine di dover giustificare le mie spese talmente noiosa che talvolta non chiedo all’azienda per cui lavoro il rimborso.
E’ folle lo so e siccome questa abitudine mi costa parecchi soldi ho deciso di affrontarla drasticamente. Diventerà la prima cosa che faccio in ufficio. Ho impostato un promemoria sul mio telefono e farò diventare questa la prima attività del mattino, ogni giorno e non più in un’unica giornata a fine mese.
Questa è solo la prima abitudine negativa su cui voglio concentrarmi e farò diventare questo un processo continuo di miglioramento.
E tu quale cattiva abitudine hai identificato?
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