Ciò che distingue i ricchi dai poveri è il patrimonio e la capacità di mantenerlo o accrescerlo. Le classifiche dei billionaire prendono proprio il patrimonio quale parametro di riferimento per determinare una scala della ricchezza e ne misurano la variazione nel corso degli anni.
Il reddito non viene invece preso in considerazione perché il reddito non è costante nell’arco della vita e viene peraltro speso, nella maggior parte dei casi, per far fronte alle proprie esigenze e bisogni.
Nell’immaginario comune siamo invece portati spesso a chiamare ricchi coloro che spendono molto anche a scapito di dilapidare il proprio patrimonio, ma ovviamente non dobbiamo cadere in equivoci perché la ricchezza per essere tale deve durare.
A tal proposito è innegabile che ricchi e poveri tendono a rimanere due categorie ben distinte di persone e i dati dimostrano che, anche nelle economie occidentali, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, il divario tra ricchi e poveri tende a crescere e il passaggio tra categorie tende ad essere molto difficile, laddove i ricchi tendono a rimanere ricchi e i poveri sempre più poveri.
Ma cosa fanno i ricchi di diverso dai poveri?
La risposta è abbastanza semplice e l’aspetto principale è proprio quello che i ricchi riescono a creare un patrimonio, a mantenerlo e a vivere dello stesso impiegando anche il reddito per accrescere lo stesso.
Ovviamente hanno uno stile di vita più agevole di quelli che chiamiamo poveri o di noi, ma questo è perché hanno un patrimonio che mettono a reddito e che preservano.
Solo in questo modo possono mantenere il proprio stile di vita.
Cosa possiamo fare per avvicinarci ai ricchi?
Sostanzialmente fare un salto mentale e concentraci su tre semplici passi:
- creare un patrimonio attraverso il risparmio sistematico e automatico;
- investire lo stesso e verificare costantemente il rendimento;
- accrescerlo attraverso nuove fonti di reddito e il reinvestimento di quanto guadagnato, attraverso il meccanismo dell’interesse composto.
Se ci fate caso i veri ricchi, non i nuovi ricchi, non hanno un tenore di spese folli anche perché, in molti casi, hanno già tutto. Lo sanno molto bene i produttori di beni di lusso che infatti puntano proprio sui nuovi ricchi che oltre a dover acquistare tutto hanno anche la necessità di dover dimostrare agli altri la propria ricchezza.
I ricchi sanno poi come investire il proprio patrimonio e sempre differenziano per mediare rischi e rendimenti certi con rendimenti speculativi.
Ovviamente anche i ricchi cercano nuovi redditi, mentre noi spesso per necessità ci concentriamo su ciò che abbiamo.
Questo ovviamente ci renderà più ricchi e ci permetterà di distinguerci, almeno nell’approccio mentale, a chi ha un patrimonio importante. Se trasferiremo tale approccio anche ai nostri figli lentamente diventeremo ricchi e raggiungeremo un punto in cui sarà il denaro a lavorare per noi e a produrre reddito e patrimonio a nostro beneficio.
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