Ieri guardavo un video su Youtube che mi è continuato a ronzare nella testa…
Uno Youtuber molto giovane (ma abbastanza famoso) che spiega i suoi investimenti e i criteri sulla base dei quali ha costruito il suo portafoglio di investimenti.
Le motivazioni illustrate in maniera molto suggestiva sono molto simili a quelle del tifoso di calcio.
Credo in Jeff Bezos, Mark Zuckerberg è un genio, Apple non si discute”
Probabilmente sono motivazioni che hanno spinto molti a investire in queste aziende.
In parte possono essere anche valide.
E devo dire che queste aziende hanno restituito rendimenti stellari.
Tuttavia la valutazione di un investimento è un esercizio che richiede qualche ragionamento in più.
Qualunque tipo di investimento non può essere valutato solo con il fiuto…
E’ quindi fondamentale ragionare come un investitore.
Non voglio obbligarti a leggere i bilanci ma i numeri sono TUTTO.
E oggi è molto facile avere un supporto informativo completo prima di effettuare un qualsiasi investimento.
Ed è anche sempre più facile investire in progetti prima riservati ai grandi capitali.
Oggi non c’è più solo la borsa, ma c’è ad esempio il Crowdfunding che ti permette di diventare (quasi) un’azionista.
Non voglio però farti una lezione sui metodi di valutazione.
Ma dirti quali sono gli aspetti importanti da considerare quando valuti un nuovo investimento.
Ecco quali sono gli aspetti fondamentali per valutare un investimento.
In questo articolo
#1 – Investimento iniziale (e non) richiesto
C’è (quasi) sempre un vincolo quando si effettua un investimento.
Esiste un capitale minimo richiesto per l’investimento.
E non è detto che tu abbia risorse illimitate.
Devi quindi verificare se hai i soldi richiesti per l’investimento.
Attenzione!
Non è necessario considerare solo i soldi richiesti in fase iniziale.
Infatti devi tener conto anche di aumenti di capitale o versamenti ulteriori di denaro richiesti in futuro.
Le start up bruciano cassa velocemente e gli azionisti potrebbero essere chiamati a immettere risorse fresche.
Potresti trovarti a non avere i soldi necessari proprio quando l’investimento entra nel vivo e gli altri investitori potrebbero farti fuori…
E tu ritrovarti senza soldi a mangiarti le mani per l’opportunità sfumata.
Vuoi correre questo rischio?
Allora ricordati sempre di valutare se saranno necessari investimenti successivi a quello iniziale.
Non investire tutti i tuoi soldi e riservarti sempre una quota per le future esigenze.
#2 – Tempi dell’investimento
Ogni investimento ha un orizzonte temporale.
Significa che oggi investi e nel tempo raccogli i frutti.
Ovviamente è molto importante valutare i flussi di cassa generati dall’investimento e la loro dinamica temporale.
Un euro oggi vale molto di più di un euro domani.
Quindi quando guardi ad un investimento devi guardare con attenzione quali sono i tempi da considerare.
Più un investimento è lungo, più è rischioso.
A maggior rischio deve corrispondere un maggior rendimento.
Devi sempre capire se i soldi investiti ti servono o no.
Se ne puoi fare a meno puoi anche porti un orizzonte temporale di lungo periodo.
Altrimenti ti consiglio di investire a breve termine.
In termini temporali devi guardare con molta attenzione il cosiddetto tempo di ritorno anche detto PAYBACK PERIOD.
E’ il tempo necessario per recuperare l’investimento iniziale.
Semplificando se investi 100 e ogni anno a fine anno incassi 10 Euro saranno necessari 10 anni per recuperare il tuo investimento e generare ulteriori flussi.
Più è breve il Payback Period meglio è.
Del resto, una volta rientrato dell’investimento iniziale, la strada è ovviamente in discesa.
Che bella sensazione incassare una volta ripagato l’investimento iniziale. Vero?
#3 – Flussi generati dall’investimento
Ogni investimento si valuta sulla base dei flussi di cassa che genera.
Significa che ogni investimento genera entrate ed uscite e per differenza (auspicabilmente) un flusso positivo.
Più è alta la somma di flussi negativi e positivi, più l’investimento è redditizio.
Guardando agli investimenti come somma di entrate e uscite scegli solo quelli che generano una differenza positiva.
Ovviamente se puoi scegliere seleziona quelli per cui la differenza è più alta.
Scarta quelli in cui le uscite superano le entrate per periodi troppo lunghi.
O meglio se decidi di accettare il rischio fallo solo nel caso vi siano prospettive di crescita pazzesche.
#4 – Numeri
Hai mai sentito parlare di ROI, ROE, ROS….?
Ci sono milioni di indici e aggregati contabili che un investitore può considerare.
I numeri sono fondamentali e la loro lettura attraverso dei parametri standard può permettere il confronto tra progetti alternativi.
Quelli “indispensabili” li possiamo contare (per me) sulle dita di una mano.
- FATTURATO e sua crescita – Le vendite sono l’indicatore della abilità commerciale di un’impresa. La crescita del fatturato è un’indicatore di salute dell’impresa e della sua abilità di aggredire nuovi mercati, nuovi clienti.
- MARGINE anche espresso come EBITDA o Margine operativo Lordo – Ovviamente sono bravi tutti a vendere sottocosto. Ecco perché bisogna guardare anche ai margini. L’EBITDA è fondamentale per capire se l’impresa riesce a generare una differenza positiva tra ricavi e costi monetari. Se questo aggregato è positivo e in crescita molto bene. E’ addirittura più importante dell’utile di bilancio che dipende dalle politiche finanziarie e di ammortamento dell’impresa.
- Return on Equity (ROI) – il ROI è l’indice più importante di qualunque investimento. Esprime il suo rendimento. Se investi 100 e guadagni 10 il tuo ROI è del 10%. Se dovete analizzare un bilancio dovrete rapportare il reddito operativo al capitale investito.
- Tasso di Indebitamento – espresso come rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri. E’ importante non dipendere in maniera eccessiva da capitali di banche e soggetti finanziatori vincolati per troppo breve termine al vostro progetto. Non c’è mai una misura corretta, ma come sempre se un progetto è valido perché farlo finanziare ad una banca a breve termine e non a capitale paziente?
- Tasso di Interesse – il costo dell’indebitamento è altrettanto importante perché esprime il costo dei finanziamenti accesi e ci dà una valutazione di come le banche e i soggetti finanziari (che scemi non sono) valutano il progetto.
#5 – Team
Solo da ultimo ti direi di guardare anche ai promotori dell’investimento e del progetto.
Un progetto che non ha i numeri non decollerà mai nemmeno se a farsene carico sono persone caparbie, oneste e intelligenti.
Anche i top player spesso falliscono.
Anzi a volte è causa di insuccesso.
Quindi attenzione ad infatuarvi nel leggere i CV dei promotori di certi progetti.
Il successo passato non è garanzia di successi futuri.
Gli studi e i master anche meno…
Conclusioni
Valutare un investimento è un esercizio complesso e lungo che non può prescindere dai NUMERI.
L’investitore non è un mago, non può basarsi sul fiuto.
Sicuramente fa delle stime e nelle stime sugli andamenti futuri deve metterci l’esperienza.
Ma la base è quantitativa e non può basarsi sui “Secondo me”.
Ecco perché tutte le volte in cui guardi ad un progetto e ad un’azienda divora prospetti, bilanci, relazioni…
Solo così potrai diventare un investitore di successo.
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