Una Crisi Economica comporta una fase di Cambiamento e mette a rischio la situazione esistente. Per molti è associata ad un’opportunità, ma mentre la si vive, è facile vedere solo gli aspetti negativi. In questo articolo voglio fare il punto sul P2P Lending e sulle possibili conseguenze della crisi che seguirà allo stop innescato dal Corona Virus.

Come sai, se leggi questo blog, sono un investitore del P2P Lending della prima ora.
I miei primi investimenti in Smartika (già Zopa) risalgono al 2008 e investo in Bondora dal 2014.
Ma è solo negli ultimi 2 anni che ho investito in maniera seria in questa asset class.
Il mio portafoglio è cresciuto costantemente sino a toccare quasi 20.000 Euro e ho aperto più di 10 conti in piattaforme baltiche e non solo che offrono prestiti a imprese, privati e operatori del real estate.
Ho scritto una delle guide al P2P Lending in Italiano più complete ed esaustive.
Fino a fine 2019 ho lavorato molto e sono stato forse anche un po’ troppo entusiasta del settore.
Poi il Mercato dei Prestiti Partecipativi è entrato un po’ in crisi.
Ad inizio anno sono saltate alcune piattaforme e l’industria è stata messa a duro repentaglio.
Ha avuto una prima crisi di trasparenza e credibilità.
Sono emerse molte pecche e in definitiva l’assenza di regolamentazione e di professionalità nella gran parte delle piattaforme.
Oggi più che mai l’investimento nel P2P Lending è da considerarsi rischioso e attuabile solo previa una selezione degli operatori.
Come se non bastasse su questo processo già in atto si è innestata la probabile Crisi Economica che conseguirà alla pandemia di Corona Virus.
In questo articolo
Perché ci sarà una Crisi Economica?
Il Corona Virus sta comportando incertezza e riducendo forzatamente i consumi mondiali.
Alcuni settori ne pagheranno il conto maggiore ed è facile prevedere che molte imprese, se non aiutate, non saranno più in grado di riprendersi.
Per molte piccole realtà anche un solo mese di stop può significare non essere in grado di pagare stipendi, bollette e costi fissi in genere.
Il turismo, i viaggi, la ristorazione ma anche i trasporti, l’edilizia, l’immobiliare e l’automotive sicuramente avranno delle ripercussioni da questo periodo di interruzione.
Altri settori invece (e.g. farma, biotecnologie, e-commerce) si avvantaggeranno della situazione e la transizione verso i servizi online sarà accelerata dalla crisi.
Cosa comporterà questa Crisi?
Non è facile immaginare quali saranno gli esatti effetti della Crisi Economica che ci apprestiamo a vivere.
Sopratutto non è semplice determinare quanto durerà questa crisi e se si risolverà velocemente o in un periodo lungo.
Sicuramente molte persone perderanno il lavoro, alcune imprese falliranno.
Vi è un severo rischio per i soliti Paesi altamente indebitati e per le economie più fragili.
Quali saranno le conseguenze prevedibili sul mercato del P2P Lending?
Il mercato del P2P Lending è un mercato giovane fatto di piattaforme medio piccole.
Ad eccezione di Mintos, che in ogni caso resta un piccolo operatore finanziario se paragonato ad altre istituzioni finanziarie, la gran parte degli operatori sono medio piccoli e in fase di start up.
La crisi comporterà alcune conseguenze:
- un forte deflusso di capitali dalle piattaforme, da parte di investitori spaventati e in cerca di strumenti più sicuri;
- un aumento dei tassi dei prestiti e delle promozioni da parte delle piattaforme per contrastare questo fenomeno;
- un aumento dei default e dei ritardi nel pagamento di capitale e interessi;
- la diminuzione dei progetti.
Ci potrà essere anche il fallimento di alcune piattaforme minori o poco trasparenti, dovuto anche al venir meno di finanziatori e prospettive di reddito nel settore.
Cosa fare per gestire al meglio il proprio patrimonio investito nel P2P Lending in tempi di crisi?
La prima conseguenza della Crisi Economica all’orizzonte è l’importanza di tornare ad una Gestione Attiva del proprio portafoglio di Peer to Peer Lending.
Fino ad oggi uno dei vantaggi di questo strumento era l’Auto Invest.
Bastava impostare alcuni parametri e iniziare a vedere giornalmente gli interessi confluire sul proprio conto.
Oggi vanno monitorati attentamente i Loan Originator, i Progetti e non è conveniente una gestione passiva.
Oggi più che mai i progetti e le varie opportunità di investimento vanno analizzate con attenzione.
Addirittura ci potrebbero essere delle ottime possibilità di investimento sfruttando il mercato secondario su cui comprare quote di prestito a sconto.
In secondo luogo, è importante monitorare la quota del proprio patrimonio destinata a questa categoria di investimento.
Io consiglio sempre di limitare al minimo gli investimenti nel P2P lending e di destinare a questa categoria di investimento una piccola quota di capitale (inferiore al 5%) che sei disposto a perdere.
Sei fortemente esposto al P2P? Io ti consiglio di vendere senza necessariamente farlo di corsa e perdere il capitale.
Inoltre è importante Differenziare e Diversificare.
Peer to Peer Lending può significare prestiti alle imprese, ai privati o al real estate.
Io ti consiglio di investire in tutte e tre queste categorie di investimento per diversificare al massimo, ma in questo momento di limitare al minimo i prestiti collegati al real estate e di selezionare attentamente quelli destinati alle imprese.
A mio avviso infatti sono questi i settori più facilmente toccati dalla crisi e che daranno maggiori default.
In questo ambito vedo peraltro anche a rischio alcune piattaforme, da cui sto uscendo abbastanza serenamente.
Quale opportunità si avranno nel P2P con la crisi economica?
Il Mercato del Peer to Peer Lending è un mercato acerbo e immaturo, ma molto frizzante.
Nell’ultimo anno sono nate piattaforme come funghi e molte hanno avuto anche una crescita dirompente.
Alcune sono già saltate e altre sono fortemente a rischio.
Altre invece stanno affrontando con prontezza e serietà la situazione contingente.
Penso che la crisi porterà ad un’ulteriore concentrazione tra le piattaforme e all’eliminazione dei soggetti meno solidi.
Eliminerà anche l’illusione di guadagnare alti rendimenti senza rischi.
Il tasso di default aumenterà molto anche sulle piattaforme valide e alcuni promotori/loan originator chiuderanno i battenti.
Ci attende quindi un mercato spumeggiante e anche qualche dolore.
Un mercato spumeggiante perché aumenteranno anche molto i rendimenti e i bonus per investire, i dolori perché i default saranno all’ordine del giorno.
Io sto riducendo la mia esposizione, ho disabilitato gli Auto Invest e sto ritirando da molte piattaforme.
Non ho tempo per seguire giornalmente i miei investimenti e preferisco guardare alle opportunità che si stanno aprendo nel mercato azionario e restare alla finestra sul P2P Lending.
Penso quindi che manterrò delle quote investite, ma tornerò ad accumulare un po’ di liquidità, senza perdere la calma e agendo in maniera ragionata.
La crisi ci farà selezionare meglio le piattaforme e ci farà capire quali sono i reali rischi di questo investimento.
Una volta terminata la Crisi Economica potremo investire con maggiore consapevolezza e meglio ponderare i rischi.
In ogni caso la situazione è molto fluida e potrà evolversi nei prossimi mesi (positivamente mi auguro) quindi sicuramente aggiornerò questo articolo.
Nel frattempo fammi sapere come ti stai comportando e cosa stai facendo tu per gestire questa crisi economica all’orizzonte.
Ti chiedo infine una cortesia. Seguimi sulle piattaforme social e condividi questo articolo se lo trovi utile.
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