In questo periodo di forte hype sulle Criptovalute, che stanno segnando nuovi record di valore, è normale chiedersi come iniziare a investire in questo nuovo asset. Ma come si fa partendo da zero? In questo articolo, scritto con Amelia Tomasicchio, CEO e Co-founder di The Cryptonomist, scoprirai come inserire le criptovalute tra i tuoi investimenti.

In realtà non è così difficile come potrebbe sembrare, anche perché al momento ci sono davvero poche alternative all’investimento diretto.
Infatti per quanto se ne parli esistono ancora pochissimi strumenti derivati o aziende su cui investire collegate al Mondo delle Criptovalute.
La via più immediata per investire nelle cripto è quindi quella di acquistare direttamente cripto e detenerle nell’attesa di un apprezzamento delle stesse.
In questo articolo
Come acquistare criptovalute?
La prima cosa da fare è quella di comprare Bitcoin o altre cripto cercando di stare alla larga dalle truffe e selezionando attentamente le piattaforme con le quali acquistarle.
Infatti, purtroppo, il mondo cripto è pieno di scam che si nascondono dietro l’angolo.
Sui social, per esempio, è pieno di finti promotori finanziari che promettono lauti guadagni in poco tempo, quindi bisogna stare attenti.
Considerate che nel 99% dei casi si tratta di truffe a volte anche ben poco strutturate.
Anche la selezione della criptovaluta non è banale e oggi esistono, secondo Coinmarketcap, più di 4.150 diverse criptovalute.
Non tutte sono parimenti affidabili e anche questo è uno dei motivi per cui spesso gli acquisti, almeno all’inizio, ricadono su Bitcoin.
Ti consiglio ovviamente di approfondire i vari progetti e di non disdegnare anche alternative a Bitcoin, ma di selezionare valute alternative solo dopo un’attività di studio approfondita e costante.
Ti suggerisco poi di destinare solo una piccola percentuale del tuo patrimonio a questa categoria di investimento, percentuale da scegliere sulla base della tua maggiore o minore avversione al rischio.
In ogni caso l’acquisto oggi delle principali criptovalute è molto facile e ci sono davvero molti Exchange affidabili dove comprare e scambiare criptovalute.
Ovviamente parliamo in molti casi di società con una storia ancora breve e una regolamentazione non del tutto presente, ma esistono comunque alcune piattaforme che più di altre hanno conquistato quote importanti di mercato.
Vedremo tra poco Coinbase, ma altri grandi nomi del settore sono per esempio Binance, Blockchain, Bitfinex, Swissborg e in Italia The Rock Trading, Conio e Young Platform.
Rimane l’alternativa dell’acquisto da privati, possibile ad esempio su Localbitcoins.com, che è più rischioso, spesso più caro, ma anche più anonimo rispetto ad una piattaforma online.
Coinbase la piattaforma per investire in cripto più diffusa
Coinbase è l’Exchange e Wallet più famoso.
E’ piuttosto user friendly, offre un ottimo livello di sicurezza anche se ha commissioni per l’acquisto più alte della media, a meno di non utilizzare la versione Coinbase Pro.
Coinbase è un’azienda americana tra le più importanti del settore e opera dal 2012, quindi ha una lunga storia alle sue spalle che forse presto si completerà con la quotazione in borsa.
In quanto wallet ed exchange è una piattaforma dove si possono comprare e vendere le principali criptovalute come Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Bitcoin Cash e anche custodirle.
L’acquisto è molto semplice e basterà collegare il proprio conto a una carta di credito/debito o a un conto corrente per acquistare criptovaluta.
Per la vendita è possibile anche utilizzare il proprio conto Paypal.
Una volta acquistate le valute saranno disponibili sul proprio conto, potranno essere convertite in altre criptovalute o trasferite.
Come custodire le criptovalute?
Una volta acquistate le criptovalute andranno custodite, ossia tenute in un Wallet in cui siano al sicuro dai malintenzionati.
La scelta del Portafoglio è molto delicata perché la sicurezza è molto importante quando si parla di valute sprovviste di materialità.
Il portafoglio dovrà infatti mantenere le tue chiavi private e darti la possibilità di accedere in sicurezza in qualunque momento ai tuoi fondi.
Le chiavi private sono importanti perché permettono sempre di recuperare i propri bitcoin.
A questo proposito si può distinguere tra Wallet Custodial e Wallet non Custodial.
Se il wallet è di tipo custodial le chiavi private (seed) sono custodite sui server dell’azienda che ti offre il servizio di custodia.
Ecco perché molti preferiscono wallet non custodial in cui le chiavi private restano all’utente.
Tuttavia anche i servizi di custodia offerti dai principali exchange oggi sono molto più sicuri.
Coinbase offre un servizio di custodia di tipo custodial; questo comporta due cose:
- Se perdete qualche dato potete rivolgervi al supporto clienti per esempio per recuperare le password o altro;
- Ma dall’altro lato se i server del wallet venissero attaccati potreste perdere tutte le vostre crypto.
D’altra parte, su wallet non custodial, come Metamask, Eidoo, Blockchain.com dove nessun supporto clienti potrebbe ripristinare le vostre password o fornirvi le vostre chiavi private, la perdita potrebbe essere uguale in caso di perdita delle informazioni di accesso.
Nell’ambito dei wallet non custodial rientrano anche le soluzioni ritenute più sicure di tutte ossia i cold storage effettuati tramite la detenzione delle chiavi provate su hardware wallet, simili a delle chiavette USB, come Ledger e Trezor.
In questo modo le chiavi private vengono tenute al di fuori di Internet e quindi sono in vostro possesso esclusivo.
Come guadagnare con le criptovalute?
Storicamente il prezzo di Bitcoin ogni anno ha segnato nuovi rialzi, come si può ben capire dal grafico di Wikipedia: prendendo infatti come riferimento lo stesso periodo di ogni anno, il prezzo di Bitcoin è quasi sempre salito.
Nel 2020 ad esempio è passato da 7.200 USD a quasi 30.000 USD.
Ci sono peraltro criptovalute che hanno segnato rialzi anche superiori facendo la ricchezza di chi ci ha investito.
Ecco che la modalità numero uno per guadagnare con Bitcoin e le altre cripto è attendere la loro rivalutazione.
Ovviamente la parola d’ordine è fare attenzione a questi investimenti in cripto per vari ordini di motivi:
- Potrebbero esserci degli sviluppi regolamentari o dei nuovi scandali che potrebbero minare la sicurezza o la credibilità di alcuni progetti;
- La volatilità dei prezzi e la speculazione potrebbe portare a delle rapide discese;
- L’evoluzione tecnologica potrebbe portare allo sviluppo di nuovi sistemi monetari alternativi o alla scomparsa di alcune criptovalute.
Io penso che le criptovalute come categoria oggi siano qui per rimanere e che quindi valga la pena quantomeno approfondire il tema e mantenere un’attenzione costante verso questo fenomeno.
Cosa fare con le criptovalute?
L’apprezzamento del prezzo delle cripto non è l’unico modo per guadagnare.
Infatti, una volta acquistate, le criptovalute potranno essere depositate su conti interessi come Blockfi, Celsius Network, Nexo o wallet come Binance per accumulare interessi.
Gli interessi oggi sono molto interessanti, ad esempio Blockfi offre un interesse del 6% su Bitcoin.
Possono quindi davvero permettere di ottenere una rendita passiva.
Come sono tassate le criptovalute?
Sul tema della tassazione delle criptovalute non c’è ancora totale chiarezza.
E’ tuttavia evidente che lo stato stia iniziando ad occuparsi di questa materia e che l’agenzia delle Entrate voglia sottoporre a tassazione questo investimento, almeno sopra certe soglie.
Premetto poi che non sono un fiscalista, ma l’interpretazione prevalente in tema di tassazione è quella di parificare le criptovalute a valute estere.
Da ciò ne deriva l’obbligo per chi detiene criptovalute di dichiarare nel quadro RW della dichiarazione dei redditi quanto detenuto su exchange esteri, indipendentemente dalla cifra detenuta.
Sono poi soggette a tassazione con l’aliquota del 26% le plusvalenze realizzate solo nel caso in cui la giacenza media dei wallet detenuti dal contribuente supera l’importo di 51.645,69 euro, per una durata di almeno 7 giorni lavorativi continuativi nell’anno d’imposta in esame.
Sono altresì soggetti a tassazione anche gli interessi ottenuti grazie alla detenzione delle criptovalute, cosiddetto staking, come redditi da capitale e quindi sempre soggetti al 26%.
Conclusioni
Per quanto rischiose le criptovalute possono davvero rappresentare un asset interessante da detenere in ottica di rivalutazione e non solo.
Potrebbero essere infatti un valido investimento in un’ottica di portafoglio e inserite tra gli investimenti alternativi in un’ottica di diversificazione, anche se non è ancora chiara la sua correlazione con le altre categorie di investimento.
Ovviamente nessuno sa quale davvero sarà il pezzo in futuro delle varie valute, quindi ti raccomando lasciati guidare sempre dalla prudenza e non credere mai ai fuffaguru che hanno certezze in tal senso.
Non farti prendere nemmeno dalla paura di perdere l’occasione della vita ed entra in questo mercato solo se ne hai capito la logica, il funzionamento e le potenzialità.

Questo articolo è stato scritto con Amelia Tomasicchio.
Amelia è la co-founder e direttrice di The Cryptonomist che raccoglie ogni giorno le notizie più esclusive su Bitcoin e criptovalute, trading, fintech e blockchain.
Ho inviato chsinlink a blockfi utilizzando la binance smart chain e li ho persi praticamente sono rimasti bloccati a quell indirizzo blockfi senza aver modo di ritirarli ho contattato sua binance che blockfi ma senza successo collegando anche un metamask alla binance smartchain non ho avuto soluzioni qualcuno può aiutarmi?
Ciao Michele, non saprei cosa dirti. Cosa dicono le rispettive assistenze?