Tra gli Investimenti Alternativi quello del Vino è sicuramente uno dei più interessanti e con migliori prospettive di crescita. Ecco perché ho deciso di iniziare a includere il settore dell’investimento nel vino nel mio osservatorio. In questa guida introduttiva scoprirai quindi come iniziare a muoverti in questo nuovo mercato.

Mi ha sempre affascinato il mondo del Vino non tanto da bevitore quanto per la Storia che ogni azienda e ogni uva sa trasmettere.
Molte cantine possono raccontare tradizioni e narrative di centinaia di anni e la produzione del vino accompagna l’uomo sin dall’antichità.
Anche il fenomeno del vino da investimento non è un fenomeno recente e i migliori vini francesi della Borgogna o del Bordeaux sono stati oggetto di scambio per secoli sia per piacere che per i Profitti che se ne possono trarre.
Oggi anche altre zone e vini, tra cui alcuni vini italiani, sono entrate nei portafogli degli investitori di questo mercato altamente speculativo.
Si tratta infatti di un Investimento Alternativo in Beni da collezione come quello negli orologi, nelle auto classiche o nei Lego.
Gli investimenti alternativi sono tutti quegli investimenti in beni differenti da Azioni, Obbligazioni o Liquidità e solitamente sono destinati ad un numero più ristretto di persone visto il loro minor grado di liquidità, regolamentazione e rischio.
Quindi prima di addentrarci nel mercato del Vino da Investimento voglio quindi ricordarti che, a dispetto di quanto si possa dire, si tratta di un investimento ad alto rischio e non per tutti.
Può tuttavia essere considerato attentamente in un’ottica di differenziazione del portafoglio e in ragione delle ottime performance registrate negli ultimi anni e della crescita in termini di trasparenza, liquidità ed evoluzione tecnologica.
In questo articolo
Come funziona il mercato dell’investimento in Vino Pregiato?
Il Mercato dell’Investimento in Vino e il suo andamento dei prezzi si fonda sulla legge fondamentale che sta alla base di ogni mercato: la legge della Domanda e della Offerta.
Nel caso del vino considera che solo l’1% di tutta la produzione mondiale è da considerare investment-grade, ossia adatto all’investimento perché possiede determinate caratteristiche quali: qualità, zona d’origine, valutazione da parte dei critici, importanza del produttore, e prezzi storici che possano attrarre collezionisti e investitori.
L’ offerta di questi vini è estremamente ridotta perché soggetta a disciplinari rigidi e con il passare del tempo, visto che una parte del vino viene consumata, tende ulteriormente a scendere.
Inoltre alcuni vini tendono a migliorare nel tempo e anche questo giustifica l’aumento dei prezzi nel corso degli anni.
I vantaggi dell’investimento in Vino?
L’investimento in Vino è interessante per diversi motivi:
- Crescita della domanda e Offerta Limitata: il mercato del vino pregiato sia per i collezionisti che per i consumatori è in forte crescita e questo tendenzialmente dovrebbe portare ad una crescita della domanda e dei prezzi;
- Asset Tangibile: il vino è un asset fisico, ha quindi un rischio legato alla deperibilità, ma non è un bene astratto di difficile valutazione;
- Diversificazione: l’investimento in Vino permette di diversificare il proprio portafoglio e di includere un asset class scarsamente correlata ai mercati finanziari o ad altri asset;
- Investimento Iniziale: teoricamente l’investimento almeno all’inizio può essere anche basso e non sono necessari investimenti enormi per entrare sul mercato;
- Efficienza Fiscale: l’investimento in Vino non è regolamentato e quindi i guadagni non sono soggetti a tassazione come altre forme di investimento.

Oltre a tali aspetti è interessante guardare alle performance storiche di questo investimento.
Per tali analisi ti consiglio di guardare ai report dettagliati che puoi trovare online prodotti sulla base dei database di Liv-ex, una sorta di Borsa del Vino da Investimento.
Comunque puoi considerare che nel medio periodo il vino ha sempre restituito ottime performance, anche superiori al 10% annuale.
Gli svantaggi e i rischi dell’investimento in Vino?
A fronte di alcuni innegabili vantaggi, vi sono anche alcuni rischi insiti in questo tipo di investimento.
Innanzitutto parliamo di un mercato, soggetto a Volatilità e oscillazioni nei prezzi.
I rendimenti passati, in sintesi, non sono garanzia del rendimento futuro.
L’investimento in Vino peraltro è un Investimento a medio termine e quindi nel breve è facile andare in perdita.
In aggiunta, vi è un problema di Liquidità del mercato.
Questo comporta che in caso di necessità di vendere le perdite potrebbero essere anche importanti e la possibilità di smobilizzare quanto investito non immediata.
Un altro aspetto non secondario è la Deperibilità del Vino.
Il vino per invecchiare e maturare senza rovinarsi deve farlo in condizioni ottimali.
E’ quindi preferibile, anche per dare garanzia al futuro acquirente, conservarlo in magazzini specifici dotati anche di buone polizze assicurative che proteggano il nostro investimento in caso di eventi catastrofali.
Infine si tratta di un Mercato Specialistico con regole precise e in cui serve studiare per comprenderne le dinamiche e il funzionamento.
La competenza è anche fondamentale per evitare le truffe che sono all’ordine del giorno, in un mercato non regolamentato e che spesso sono difficili da scovare anche per i più esperti.
A tal proposito se hai Netflix ti consiglio un bellissimo documentario dal titolo Vino Amaro.
Questo docufilm racconta l’ascesa e la caduta di Rudy Kurniawan, ragazzo americano di origini indonesiane, che è riuscito a piazzare, anche in aste prestigiose e a gente del settore, diverse bottiglie con false etichette e vino alterato di grandi marchi francesi.
Ma chi determina il prezzo del Vino?
Come abbiamo detto è la legge della Domanda e dell’Offerta a determinare il prezzo del Vino, ma come è possibile determinare il prezzo del vino in qualunque momento?
La tecnologia ci aiuta e ci permette di avere in ogni momento una rapida fotografia del mercato.
In particolare, alla liquidità e alla trasparenza del mercato contribuisce Liv-ex, un marketplace globale destinato ai mercanti del vino che offre anche un database attendibile e aggiornato dei prezzi.
Liv-ex è destinato ad un pubblico di professionisti mentre altri servizi come ad esempio Wine-Searcher o Cellar Watch permettono, anche gratuitamente, di ottenere delle informazioni utili sul mercato e sui vini da investimento.
Vi sono poi una serie di servizi di consulenza nel settore a cui potrete rivolgervi solo dopo aver verificato attentamente i risultati e il funzionamento.
Come iniziare ad investire in Vino?
L’ investimento in Vino è possibile secondo varie modalità.
E’ possibile investire direttamente nelle Vigne ed esistono addirittura un paio di società francesi dedicate al crowdfunding in tale ambito.
Esistono poi i Fondi dedicati al Vino, che sono tuttavia difficilmente accessibili per l’investitore privato e prevedono solitamente delle soglie d’accesso di un certo livello.
E’ poi possibile entrare nel mondo dell’Investimento nei Fine Wine iniziando ad acquistare qualche bottiglia.
Lo potrai fare autonomamente o rivolgendoti ad un intermediario, un wine broker.
Almeno all’inizio, ti consiglio di non muoverti in autonomia prima di aver compreso come funzionano davvero i mercati e quali bottiglie sono adatte all’investimento e alla crescita del prezzo nel tempo.
Ecco perché potrai selezionare e rivolgerti ad uno dei soggetti che esistono sul mercato e che offrono svariati servizi che vanno dalla selezione, allo stoccaggio sino alla rivendita del vino acquistato.
Per quanto ti riguarda oltre alla selezione del broker dovrai anche decidere quanto allocare a questa asset class.
Non ci sono ovviamente cifre minime, ma ti consiglio comunque di partire con almeno 5.000 Euro.
Ti consiglio comunque di studiare e di documentarti sul mercato e sulle sue dinamiche studiando il tuo portafoglio e tutte le pubblicazioni che riceverai.
Per investire in vino non devi necessariamente intendertene di vino e di degustazione, ma devi riuscire a capirne le dinamiche e i numeri sottostanti.
Ti consiglio inoltre di avere molta pazienza.
L’investimento in vino infatti potrebbe avere necessità di qualche anno per diventare redditizio e in tal senso dovrai attendere per vedere i frutti del tuo investimento.
Conclusioni
Investire nel Vino è sicuramente una classe d’investimento alternativa, prima riservata a Investitori affluenti o a super appassionati.
Oggi con la tecnologia, la velocità delle transazioni e la crescita della domanda di vini pregiati, questo investimento è invece alla portata di molti.
Il mondo del Vino resta ancorato a radici antiche, ma la finanziarizzazione anche di questo prodotto porterà sempre di più gli investitori a scommetterci.
Oggi è possibile, anche senza muovere alcuna bottiglia, finanziarie cantine o acquistare produzioni future dei migliori vini mondiali.
L’investimento in vino quindi entrerà sempre di più nei portafogli degli investitori che non disdegnano investimenti alternativi.
Ecco perché ho deciso di parlarti di questa opportunità e perché sto guardando con attenzione il mercato.
Ti aggiornerò qualora decidessi di entrare con un investimento diretto nel settore.
Nel frattempo, se hai delle domande o vuoi raccontare la tua esperienza, scrivimi una mail o lascia un commento.
Non ti dimenticare di farmi sapere cosa ne pensi e di iscriverti al mio canale Youtube.
A te non costa nulla per me è molto importante.
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