Oggi, così come venerdì, l’Europa e l’Italia sono state colpite da un’ondata di ribassi.
L’Italia non cresce, ha una quantità ingente di debito pubblico, ma fortunatamente ha un’importante ricchezza privata ed è solo marginalmente toccata dalle crisi degli altri paesi europei. Ha inoltre l’opportunità di eliminare molti sprechi e ridurre la spesa pubblica, prima di introdurre manovre drastiche e dolorose come quella greca.
Non credo quindi alla estrema gravità della situazione italiana, ma penso tuttavia che in queste occasioni sia molto importante considerare e gestire le proprie scelte finanziarie, senza ovviamente reagire con panico. Ciò anche in ragione della situazione critica di altri paesi, senza escludere gli Stati Uniti, che porta a non escludere ulteriori giornate governate dall’apparente irrazionalità e da importanti ribassi.
Da una parte quindi ritengo vi sia l’opportunità di acquistare a prezzi stracciati asset non così tossici. Fino a pochi mesi fa non avremmo immaginato di avere un rendimento netto superiore al 5% su Titoli di Stato Italiani, oggi il rendimento di un BTP con scadenza al 2037 è pari al 5,30% e forse potrebbe anche aumentare.
Ovviamente è problematica invece la situazione di chi ha invece del capitale investito in azioni, obbligazioni o titoli di Stato a medio/lungo, se tale capitale è necessario nel breve termine. Meglio disinvestire al primo rialzo utile e scegliere investimenti correlati con l’orizzonte d’investimento e quindi a breve scegliendo ad esempio conti deposito, BOT (Titoli di Stato con durata 12 mesi), Pronti contro Termine.
Bisogna infatti aspettarsi che situazioni di panic selling, (“vendita in presa al panico”) o speculazione si ripeteranno e assisteremo a nuovi venerdì o lunedì neri.
Voi cosa ne pensate?
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