I titoli di Stato sono obbligazioni emessi da uno Stato.
Sono nella sostanza un prestito fruttifero che un privato o un investitore istituzionale fanno allo Stato, dietro la corresponsione di un rendimento. Tale rendimento può essere dato o da interessi periodici o dal differenziale tra prezzo di emissione e prezzo di rimborso.
Gli interessi variano in base alla rischiosità e alla durata del titolo sottoscritto e riflettono quindi il famoso spread, che appunto misura il differenziale di rendimento tra BTP decennali e Bund decennali (titoli tedeschi).
L’Italia – dall’alto dei suoi due miliardi di debito pubblico – ha sempre sperimentato in fatto di emissioni obbligazionarie ed è quindi un paese con un mercato ampio e differenziato in termini di offerta.
CARATTERISTICHE E TIPOLOGIE TITOLI DI STATO
In particolare si possono distinguere le seguenti tipologie di Titoli di Stato le cui caratteristiche variano in base alla durata, alla distribuzione o meno di cedole e infine al fatto che il rendimento sia fisso o variabile:
Titoli di Stato Zero Coupon che non prevedono la corresponsione di cedole periodiche e la cui remunerazione è rappresentata dal rendimento implicito pari alla differenza tra il valore nominale a rimborso ed il prezzo di emissione.
- i Buoni ordinari del Tesoro (BoT) – scadenza 3,6 e 12 mesi;
- i Certificati del Tesoro Zero-coupon (CTz) – durata 24 mesi;
Titoli di Stato a tasso variabile che prevedono cedole/interessi che possono variare in base a determinati indici.
- i Certificati di credito del Tesoro (CcT) – durata di 7 anni, cedole semestrali date dal rendimento annuale dei Buoni Ordinari del Tesoro a sei mesi registrato nell’asta precedente l’inizio godimento della cedola moltiplicato per 0,5 e dunque aumentato di uno spread di 15 punti base; sulla remunerazione dei titoli incide anche lo scarto d’emissione, dato dalla differenza tra il valore nominale ed il prezzo di emissione;
- i Certificati di Credito del Tesoro (CCTeu) – titoli solitamente di durata di 7 anni e mai di durata inferiore ai cinque anni. Pagano cedole semestrali pari al tasso Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread. Il tasso Euribor è rilevato due giorni lavorativi antecedenti il godimento della cedola. Come per i CCT, sulla remunerazione incide anche lo scarto d’emissione
- i Buoni del Tesoro poliennali indicizzati all’inflazione (BTp€i) – titoli a medio-lungo termine con scadenze a 5, 10, 15 o 30 anni, emessi mensilmente in concomitanza dell’asta di fine mese, che garantiscono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi in Europa. Infatti, sia il capitale rimborsato a scadenza, sia le cedole semestrali di questi titoli sono rivalutati in base all’andamento dell’inflazione europea;
- i BTP Italia – titoli con scadenza a 4 anni che garantiscono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi in Italia. Infatti, sia il capitale sia le cedole sono rivalutati in base all’andamento dell’inflazione italiana.
Titoli di Stato a tasso Fisso che prevedono il pagamento di cedole/interessi predeterminati già in fase di emissione.
- i Buoni del Tesoro poliennali (BTp) – titoli a medio-lungo termine con scadenze a 3, 5, 10 o 15 anni, che pagano cedole semestrali a tasso fisso costante.
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