Chissà quando sarà il momento giusto per rientrare in borsa? Certo fa un po’ impressione vedere certi titoli così in basso e la tentazione di acquistare alta, ma forse la crisi è solo all’inizio e quindi per un po’ dovremo abituarci e investire i nostri soldi in strumenti più sicuri.
Tra gli strumenti che fino a ieri ritenevo sicuri (e forse non lo sono più) e con una imposizione fiscale contenuta rientrano i Pronti contro Termine. Io li ho sempre utilizzati per l’investimento della liquidità tramite il conto Fineco (rendimento netto 3,58% per importi inferiori a Euro 100.000) o
IW BANK (che grazie al servizio di prestito titoli offre redimenti al 4,25% netto per gli investimenti a 6 mesi). In ogni caso anche altri istituti (Mps, Intesa, Unicredit) offrono strumenti analoghi.
Guida ai PcT
Caratteristiche
Nel contratto di pronti contro termine (PcT) una parte vende a un’altra una certa quantità di titoli (operazione a “pronti”) con contemporaneo obbligo di riacquisto della stessa quantità a una data prestabilità (operazione a “termine”) e a determinate condizioni di prezzo. Oggetto della transazione sono di solito titoli di Stato o Bond. La durata del contratto è breve, di solito qualche mese (1,3,6 o 12 mesi). Il venditore “a pronti” e acquirente a “termine” è una banca, mentre l’acquirente “a pronti” e venditore “a termine”è il risparmiatore.
Rendimenti e fiscalitàIl rendimento dell’operazione è dato dalla differenza tra prezzo di riacquisto e di vendita e sconta un’aliquota fiscale del 20% alla fonte. Attualmente il rendimento netto può arrivare fino al 4%.
I controlli
Sono affidati alla Banca d’Italia per quanto attiene agli effetti dei PcT sulla stabililità patrimoniale delle banche. Sulla forma di strumento d’investimento invece non esiste alcun controllo.
I rischi
I PcT non sono soggetti al rischio emittente, in quanto la banca è comunque tenuta a riacquistare a termine il titolo oggetto del contratto al prezzo prefissato anche se l’emittente sia andato in default o in fallimento durante l’operazione. Esiste invece il rischio d’inadempimento della controparte: sul cliente risparmiatore pende il rischio del fallimento della banca, cioè che al termine del contratto l’istituto non sia in grado di riacquistare i titoli oggetto del contratto. In questo caso vi è la possibilità di vendere i titoli che la banca ci ha ceduto direttamente sul mercato. Questo vale solo nel caso in cui i titoli in questione non siano rappresentati da obbligazioni della banca stessa (questo è ahimè proprio il caso di Fineco – Supersave) perchè in tale caso l’operazione si trasforma in un prestito concesso dal correntista alla banca e in caso di fallimento dell’istituto si rischia di perdere tutto. Molto meglio se sottostante dell’operazione sono dei titoli di Stato.
Anch’io – come forse stanno facendo alcuni di voi – mi sto interrogando sull’opportunità di vendere i miei PcT e liquidare tutti gli investimenti; forse non è il caso di farsi prendere da allarmismi, ma è opportuno monitorare molto attentamente la situazione ed essere pronti a ritirare tutto e tenere tutto sul conto corrente che quantomeno è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 Euro.
Ho chiesto alla mia banca (Unicredit) se potevo vendere i miei PcT e rientrare prima della scadenza. Mi hanno risposto che NON è possibile, ma devo attendere OBBLIGATORIAMENTE la data di scadenza. Qualcuno mi sa dire se ciò corrisponde al vero?
Nel caso di Fineco (Gruppo Unicredit) è possibile ritirarli in qualsiasi momento. Ovviamente si perdono gli interessi del mese.
Ciao, leggendo le condizioni che regolano le operazioni di pronti contro termine, noterai che tra le condizioni risolutive vi è “il prodursi di eventi che incidano negativamente sullasituazione patrimoniale, finanziaria ed economica di unaparte in modo tale da porre in evidente pericolo ilsoddisfacimento delle ragioni di credito dell’altra”. Direi che puoi far valere tali ragioni.A questo indirizzo trovi le norme citate:http://www.unicreditbanca.it/dbcommon/file/library/docs/normecheregolanoleoperazionidipronticontrotermine.pdf
Grazie per la risposta. Proverò a chiedere in banca facendo riferimento a quanto mi hai indicato; anche se, alla luce delle ultime dichiarazioni del governo, mi chiedo se vala la pena ritirare tutto o se invece attendere con serenità la scadenza naturale, visto che “GARANISCONO” che NESSUNA banca fallirà…. Che ne pensi al riguardo?