Alcuni di voi hanno esperienza come blogger e sanno già che la monetizzazione di un blog è difficile e a volte sembra impossibile. Altri avranno pensato più volte a come trasformarsi in personaggi influenti della rete con la speranza di guadagnare in via immediata e con facilità.
Io penso che con un blog si possa guadagnare, ma che il percorso per arrivare a generare reddito sia difficile e che soprattutto sia sempre in continuo cambiamento.
Penso che ciò che porti la maggior parte dei progetti al fallimento sia la pretesa di guadagnare online cifre importanti e l’illusione che questo sia semplice e immediato e che quindi bastino dei buoni post scritti bene e con notizie utili per guadagnare, magari utilizzando la sola pubblicità di Adsense.
Qualche tempo fa ho scritto su questo sistema di monetizzazione e sul mio account Google+ sono stato subito spiazzato dai commenti di chi ha subito obiettato che con Adsense non si guadagna nulla e che soprattutto, dopo un iniziale guadagno, si abbassano i guadagni.
Devo dire che non ho prove di questo, ma ho sentito spesso e letto spesso nei forum questo tipo di affermazioni che sono sicuramente generiche ma testimoniano la delusione di chi pensa che per trasformarsi nel Salvatore Aranzulla di qualunque argomento bastino un paio di post eccellenti. La verità è che nessuno regala soldi e che anche online serve costruire passo per passo una professionalità prima di poter vendere e offrire qualcosa a cui i nostri utenti riconoscono un valore.
Vi sono diversi motivi per cui il tuo blog non guadagna. Iniziamo dal più semplice.
1. Il tuo blog non ha abbastanza visite
In questo caso la risposta può sembrare semplice, ma prima di giungere a questa conclusione prova pure a dividere i vostri ricavi per il numero di utenti e/o visualizzazioni e otterrai un dato importante ossia i ricavi per utente. Più alto è questo dato, più hai la possibilità aumentando le visite di generare ricavi importanti.
Ovviamente se il tuo sito genera già abbastanza ricavi per utente significa che hai già identificato dei buoni metodi per fare soldi ma non hai abbastanza utenti: è quindi molto importante aumentare il numero degli utenti.
Una volta questa fase era abbastanza semplice, bastava scrivere più articoli, scambiare il link con altri e postare il link su facebook, twitter o siti di condivisione per aumentare rapidamente la propria visibilità e il proprio ranking su google.
Oggi la navigazione su internet è cambiata molto, non parte più solo da google e, almeno per quanto mi riguarda, si è ristretta ad un numero ristretto di siti che visito con regolarità giornaliera.
Ecco perché è sempre più importante non solo attrarre, ma trattenere visitatori generando visite ricorrenti e una sorta di senso di appartenenza da parte dei lettori. Ecco perché oggi in un sito non può mancare una newsletter curata e continua e una pagina sui principali social in cui vi deve però essere interazione e non una comunicazione monodirezionale dal blogger ai lettori.
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2. Non usi strumenti di monetizzazione
Se il problema non sono le visite, l’assenza di guadagni potrebbe dipendere dal fatto che non ti sei impegnato abbastanza nel trovare prodotti o servizi di cui i tuoi lettori hanno bisogno.
Anche in questo caso non puoi lamentarti, ma puoi subito correre ai ripari generando ricavi con Adsense o con l’iscrizione a programmi di affiliazione.
Molti suggeriscono di evitare Adsense perché in fondo genera pochi ricavi ed è adatto solo a siti che generano tante visite. Io penso invece che possa essere comunque un buono strumento ma che vada necessariamente accompagnato da pubblicità e proposte più mirate ai vostri utenti. I programmi di affiliazione sono per l’appunto il modo di generare ricavi vendendo prodotti e servizi. Devo dire che per alcuni settori le possibilità sono davvero molte, mentre per altri è più difficile trovare prodotti e servizi immediatamente. Anche l’affiliazione ad Amazon è sicuramente un buon programma per iniziare a monetizzare i tuoi sforzi.
Questo blog per esempio ha generato i maggiori guadagni grazie a una sola pagina dedicata ai conti deposito. La stessa è stata per molto tempo in cima alle classifiche di GOOGLE per la chiave di ricerca “miglior conto deposito” e ai tempi in cui il conto deposito rappresentava davvero uno strumento conveniente ha generato tantissime aperture di nuovi conti e quindi guadagni da affiliato.
In questo momento non è più così, ma il mio obiettivo nei prossimi mesi è quello di costruire una vera e propria community di persone interessate ad argomenti legati alla gestione del denaro, su cui monetizzare in un secondo momento in maniera seria e mirata magari grazie ad accordi ad hoc con operatori finanziari.
E’ sempre importante a tal proposito non ingannare il tuo lettore, che si accorge sempre della autenticità di quanto viene scritto e quindi penalizza giustamente i tentativi di vendere a tutti i costi prodotti o servizi.
3. Il tuo sito non è monetizzabile
Potenzialmente tutte le idee sono monetizzabili, anche se ovviamente in misura maggiore o minore perché alcuni settori si prestano maggiormente alla pronta trasformazione in cash.
Ovviamente se il tuo sito parla di viaggi non è difficile trovare delle idee di pronta monetizzazione. Magari è più difficile se parla di gossip o filosofia, ma non è escluso che tu possa trovare, anche in ambiti non prontamente monetizzabili, delle nicchie estremamente profittevoli.
Ciò è che più difficile è invece la selezione tra idee che possono rendere e prodotti che invece possono farti perdere soldi e utenti poiché la tentazione almeno immediata quando si apre un blog o un sito è quella di monetizzare in via immediata.
Questo è controindicato perché non devi mai dimenticare che quando un utente clicca su un link esterno al tuo sito, banalmente l’utente abbandona il tuo sito senza talvolta tornarci mai più. Solo se ragionate in questo modo riuscirete a comprendere come la monetizzazione non debba perdere di vista l’importanza di mantenere un rapporto con i nostri utenti saldo e duraturo. Insomma meglio una iscrizione alla nostra newsletter che un click sulla pubblicità di Adsense.
Cosa ne pensi? In che fase sei dello sviluppo del tuo blog?
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