In questo articolo scoprirai tutto sul Peer to Peer Lending.
Il P2P Lending o social lending in Italiano anche detto prestito sociale è la moda finanziaria del momento.
Ed è destinato ad esplodere anche in Italia perché, in un periodo di bassi rendimenti, tutti vanno alla ricerca di rendimenti più elevati.
Sono quindi disposti a prendersi qualche rischio in più e a sperimentare nuove soluzioni.
Il Peer to Peer lending è la possibilità offerta a tutti noi di investire in un prestito a un altra persona, ottenendo in cambio un interesse commisurato al grado di rischio del debitore.
Nella categoria del social lending vengono spesso fatti rientrare anche i prestiti alle imprese, per quanto nell’accezione più stretta rientrino solo i prestiti personali.
La rivoluzione di questo strumento sta nel fatto che, grazie alla tecnologia e a degli operatori specializzati, oggi tutti noi possiamo entrare in un campo prima riservato alle Banche e agli istituti finanziari.
Non servono competenze particolarmente raffinate, perché nella gran parte dei casi è la piattaforma a fare gran parte del lavoro.
Serve però capire un concetto di base molto importante.
Se investi nel Peer to Peer Lending non stai investendo i tuoi soldi in uno strumento privo di rischio.
Stai investendo il tuo patrimonio in uno degli strumenti più rischiosi del mercato.
Leggi questo articolo quindi se hai ben inteso che investendo nel peer to peer lending ti espone a perdere in tutto o in parte il capitale investito.
Si comincia!
In questo articolo
Peer to Peer Lending – La mia esperienza
L’altro giorno ero a pranzo con dei colleghi.
Stavamo mangiando il nostro hamburger e confrontandoci sulle nostre scelte finanziarie.
I più erano interessati a comprare casa e investire a breve il proprio patrimonio nell’immobiliare.
Anche perché i rendimenti sono così bassi…
Sinceramente da ragazzi laureati in Economia che nella vita lavorativa sono abituati peraltro a confrontarsi con i numeri non mi sarei aspettato questa affermazione.
Perché è vero che i Titoli di Stato, i conti deposito e simili offrono tassi bassi, ma non è vero che altri mercati offrono rendimenti altrettanto bassi.
Senza polemica mi sono permesso di fare presente che usciamo da anni in cui i mercati azionari sono cresciuti alla grande e in cui bastava comprare un ETF per ottenere ottimi rendimenti, superiori a quelli dell’immobiliare.
Oggi i mercati potrebbero essere anche arrivati all’apice (ma non è detto) e in ogni caso ci sono ulteriori strumenti maturi come il P2P lending per investire.
Inutile dirti che nessuno dei miei colleghi conosceva questo strumento.
Ma sono certo che presto inizieranno anche loro a parlarne, magari quando ci sarà una bolla.
Io invece, magari come te, investo nel P2P dal lontano 2008 quando in Italia arrivò Zopa.
Zopa è stata la prima piattaforma a livello mondiale a permettere alle persone di prestare ad altre persone ed è apparsa nel 2005 in UK.
Dopo l’iniziale successo di Zopa, anche da noi, per anni, non c’è stato nulla.
Questo anche grazie a Banca d’Italia che ha cercato subito di arginare il fenomeno.
Solo recentemente sono cresciute e si stanno affermando nuove piattaforme tra cui le più note sono Prestiamoci, Soisy e Smartika (che nacque proprio dalle ceneri di Zopa).
Io dal 2008 ad oggi ho solo studiato il mercato senza grandi investimenti, ma dal 2018 sono tornato ad operare attivamente.
Da allora incremento mensilmente il mio portafoglio, mantenendo sempre questa forma di investimento in misura marginale rispetto al mio patrimonio complessivo.
Ho iniziato guardando all’estero, dove la cultura, la velocità e la capacità di innovare delle piattaforme è ad altri livelli.
Ad oggi investo in una decina di piattaforme con un capitale medio di 500 Euro per piattaforma e un rendimento compreso tra il 5 e il 15%.
Recensioni delle principali piattaforme di P2P Lending
Scrivo una recensione ogni volta in cui testo una nuova piattaforma e al momento ho investito in:
Prestiti Personali – Consumer Loans
Prestiti alle imprese – Business Loans
Prestiti ad iniziative immobiliari – Real Estate Loans
- Crowdestate – crowdfunding immobiliare
- EstateGuru – Prestito ad iniziative immobiliari
- Housers – crowdfunding immobiliare
- Re-Lender – crowdfunding immobiliare (Italia)
- Trusters – crowdfunding immobiliare (Italia)
Cos’è il Peer to Peer Lending?
Il P2P lending è il prestito tra privati.
In un prestito tradizionale chi ha bisogno di denaro va in banca o presso una finanziaria e chiedi i soldi alla banca.
Nel social lending chi ha bisogno di un prestito va su un sito che incrocia la sua richiesta con la disponibilità a prestare da parte di una serie di prestatori.
La piattaforma effettua l’analisi dei debitori, mantiene su conti dedicati i soldi dei prestatori e in caso di ritardato pagamento attiva le procedure di recupero.
Vi sono differenti modelli e varie piattaforme che si distinguono anche nelle modalità operative.
Vengono fatti rientrare nel Peer to Peer Lending anche i prestiti alle imprese e il crowdfunding immobiliare.
In entrambi i casi si tratta infatti di prestiti erogati a società e a piccole medie imprese per la propria attività o per iniziative nel mercato del real estate.
Per modalità di funzionamento delle piattaforme e tipologia di investimento si tratta quindi di strumenti assimilabili.
I numeri del Peer to Peer Lending
Prima di oggi non avevo mai guardato con attenzione i numeri del Peer to Peer Lending.
Siamo di fronte a una costante crescita e a un’espansione della domanda e dell’offerta.
Il boom è testimoniato dal fatto che ogni giorno nascono nuove piattaforme e alcune piattaforme hanno problemi a soddisfare tutta la domanda.
Tecnicamente si verifica un cash drag, ossia la situazione in cui i tuoi soldi rimangono infruttiferi sulla piattaforma in attesa di essere prestati.
Ovviamente non tutte le piattaforme registrano la stessa situazione.
Bisogna aggiungere peraltro che basta poco per far cambiare la situazione e far correre tutti a ritirare quanto versato.
In ogni caso stando alle statistiche pubblicate mensilmente da P2P – Banking nel mese di Agosto sono stati versati 634 Milioni di Euro in nuovi prestiti sulle principali piattaforme europee.
La piattaforma pan-europea n. 1 è Mintos con 280 Milioni di nuovi prestiti e prestiti complessivamente in piattaforma per più di 3 miliardi di Euro.
Come scegliere la piattaforma?
La scelta della piattaforma su cui investire è molto delicata.
Innanzitutto ti consiglio di differenziare tra piattaforme.
Il bello del peer to peer lending è quello di poter investire a partire da tagli minimi molto bassi.
In alcune piattaforme l’investimento è possibile addirittura a partire da 1 Euro.
Ecco perché, anche se deciderai di investire per iniziare 1.000 Euro, potrai comunque aprire anche 10 conti su cui far confluire 100 Euro per sperimentare e crescere gradualmente.
Non sono troppe?
Si direi di si.
E quindi almeno all’inizio ti consiglierei di concentrarti sulle più note e su quelle che la gran parte degli altri utenti utilizzano.
Cerca di scegliere quelle con:
- una presenza da più anni sul mercato;
- capitale raccolto in crescita;
- recensioni positive nei vari blog dedicati (ma non fidarti troppo) e nei forum specializzati;
- bilanci pubblici e solidi;
- rendimenti alti ma realistici;
- informazioni dettagliate e ricche sui prestiti;
- garanzia di buyback o riacquisto dei prestiti in caso di default;
- presenza di collaterali a garanzia dei prestiti;
- possibilità di vendere le quote di prestito in un mercato secondario.
La garanzia di riacquisto (buyback), per quanto non sia una certezza assoluta, è per me uno dei fattori più importanti in una piattaforma.
Permette infatti di non preoccuparsi troppo dei ritardi nei pagamenti perché sappiamo che se ne farà carico la piattaforma stessa.
In aggiunta penso sia molto importante la presenza di un mercato secondario che consente di vendere le proprie quote nel caso in cui sia necessario rientrare dell’investimento.
Nel caso di prestiti alle imprese o crowdfunding immobiliare, privilegia le piattaforme che offrono informazioni dettagliate e documenti pubblici sulle aziende finanziate.
Ma cosa me ne faccio?
Se vuoi fare l’investitore in questo settore devi essere in grado di Leggere un Bilancio e un Business Plan.
Altrimenti limitati ai prestiti personali, ma non dimenticare di guardare in ogni caso a chi stai prestando i soldi e non dimenticare di inserire impostazioni coerenti con il tuo profilo di rischio.
Non ho inserito tra i criteri di scelta la presenza di promozioni e bonus per l’investimento che, a mio avviso, non devono essere un criterio di scelta, ma possono aiutare ovviamente ad aumentare il rendimento anche dell’1%.
Come automatizzare l’investimento nel P2P Lending?
Come sai sono un grande sostenitore dell’investimento automatico e dell’interesse composto.
Per investimento automatico, nel caso del peer to peer lending, intendo la possibilità di non dover intervenire manualmente sulle piattaforme continuamente per aderire ad offerte e scegliere i prestiti.
La gran parte delle piattaforme offre la modalità Auto-Invest, ossia la possibilità di preimpostare dei criteri sulla base dei quali selezionare i prestiti in cui investire.
Parlando di investimento automatico vi è anche la possibilità di spostare sul proprio conto ogni mese una cifra fissa.
Potrai impostare un bonifico ricorrente dal tuo conto al conto della piattaforma in modo tale da crescere gradualmente.
In alcuni casi è possibile anche impostare l’alimentazione automatica direttamente dalla piattaforma.
Automatizzare l’investimento ti permetterà anche, se lo vorrai, di reinvestire gli interessi maturati e il capitale a scadenza, sfruttando la leva dell’interesse composto.
Automatizzare ovviamente non significa dimenticarsi dei propri soldi.
Come gestire i propri investimenti?
Ti consiglio, almeno mensilmente, di verificare lo stato e l’avanzamento dei tuoi conti tenendo traccia in un semplice riepilogo.
Io ne ho costruito uno molto semplice in excel in cui riporto la consistenza alla fine di ogni mese dei miei investimenti.
Per differenza sono in grado di misurare, al netto dei nuovi investimenti, quanto ho ricevuti in termini di interessi.
Ovviamente devi verificare anche:
- l’ammontare dei crediti incagliati e
- quanto gli interessi reali si discostano da quelli attesi.
Le sofferenze infatti sono l’aspetto più importante da monitorare soprattutto per quelle piattaforme che non offrono una garanzia di buyback.
Come uscire dall’investimento?
L’investimento in P2P Lending è un investimento di medio termine.
In ogni caso ha un certo grado di liquidità, che varia in funzione della piattaforma.
In alcuni casi, come per Bondora nella modalità Go & Grow, il tuo investimento è prontamente liquidabile in qualsiasi momento.
Negli altri casi l’investimento può essere liquidato a scadenza, oppure prima, in ogni momento dopo l’acquisto, sul mercato secondario.
Il mercato secondario è un mercato dei prestiti, presente su quasi tutte le piattaforme, su cui è possibile vendere i propri prestiti.
Può anche essere un’occasione per acquistare prestiti da chi se ne deve sbarazzare perché ha bisogno di liquidare le proprie posizioni.
Come pagare le tasse sul Social Lending?
Il P2P Lending è soggetto a tassazione.
Per quanto riguarda le piattaforme italiane, la tassazione è fissa nella misura del 26%.
L’imposta viene trattenuta alla fonte direttamente dalla piattaforma.
Quindi è molto semplice e non avrai bisogno di particolari aiuto a riguardo.
Per quanto riguarda le piattaforme estere, la tassazione non avviene alla fonte.
Dovrai quindi dichiarare i tuoi proventi in sede di dichiarazione annuale dei redditi.
Tutte le piattaforme ti permetteranno di crearti un Tax Teport ossia un documento da utilizzare ai fini della dichiarazione.
Sull’aliquota applicabile e sulle modalità di dichiarazione ti consiglio di confrontarti con il tuo commercialista.
Se volessi approfondire trovi qui il mi articolo sulla tassazione applicabile alle piattaforme di P2P Lending.
Quanto rende il P2P Lending?
Il P2P Lending rende dal 5 al 20% su base lorda annuale, a secondo della piattaforma.
In questo momento è abbastanza facile raggiungere rendimenti alti e non sono richieste particolari abilità per conseguire rendimenti a 2 cifre sulle piattaforme estere.
Questo discorso non vale per le piattaforme italiane.
Infatti le piattaforme italiane con difficoltà arrivano al 5%, mentre quelle estere e/o che permettono di investire sul mercato globale arrivano tranquillamente al 12 con punte sino al 20%.
Come calcolare il rendimento?
Il rendimento ottenuto può essere calcolato rapportando su base annuale gli interessi maturati sul capitale investito.
Questa operazione diventa un po’ più difficile quando effettuate versamenti ripetuti in corso d’anno oppure prelevate del denaro.
Ci viene per fortuna incontro excel/google sheet con una formula molto utile che è lo XIRR, ossia il tasso interno di rendimento di un investimento basato su una serie di flussi potenzialmente non regolari.
Dovrai solo riportare sul tuo foglio di calcolo i flussi negativi (investimento) e positivi (restituzione capitale e interessi) e le rispettive date in cui maturano i flussi e il foglio di calcolo determinerà il tuo rendimento.
In questo modo riuscirai a comparare i diversi investimenti e i tuoi rendimenti.
Quali sono le migliori piattaforme di P2P Lending?
Ho creato una tabella con il mio rating delle varie piattaforme estere.
Piattaforma | Paese | Tipologia | Rendimento medio | Protezione | Attiva dal | Il mio Rating (1-5) | Bonus |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Mintos | Lettonia | Prestiti personali | 6-18% | Buyback guarantee | 2015 | 3/4 | 1% |
Bondora | Estonia | Prestiti Personali | Go & Grow 6,75% | Opzionale | 2009 | 3/4 | 5 Euro |
Crowdestate | Estonia | Immobiliare | >15% | Collaterale | 2014 | 4 | No |
Crowdestor | Lettonia | Aziende e Immobiliare | >15% | Buyback Fund | 2018 | 1/2 | No |
Housers | Spagna | Immobiliare | 8/9% | Collaterale | 2015 | 1/2 | 50 Euro |
October | Francia | Aziende | >5% | Su alcuni progetti | 2014 | 3/4 | 20 Euro |
Estateguru | Estonia | Immobiliare | 9-12% | Collaterale | 2013 | 4/5 | 0,5% |
E’ rischioso il P2P Lending?
Anche tu sei attratto dai rendimenti a due cifre di questa forma di investimento?
Considera che è tutto vero e potrai anche ottenere rendimenti molto interessanti, ma a una condizione.
Devi anche essere disposto a perdere tutto e non pensare che sia tutto oro quello che luccica.
Non si tratta di investimenti che ti renderanno ricco né milionario.
Non ti consiglio affatto di entrare su questo mercato se non hai già un bel Fondo d’emergenza e un bel patrimonio già investito in asset più sicuri.
Se vuoi differenziare va benissimo, ma ti raccomando non dimenticarti mai di studiare come funzionano le piattaforme e di testarle prima di investire cifre importanti.
Potresti perdere tutto e non ci saranno garanzie governative a salvarci.
Soprattutto in caso di default di un Paese o di crisi generalizzata non sappiamo come potrebbe comportarsi questo mercato.
Conclusioni
Termino qui questa guida! Spero di averti informato e aperto gli occhi su questa nuova possibilità di investimento.
Il mercato del P2P Lending è in forte crescita.
Anche in Italia ogni giorno aprono nuovi blog o thread nei forum per parlarne.
In Europa ogni settimana nasce una nuova piattaforma.
Certamente sarà uno dei fenomeni finanziari più in evidenza nel prossimo futuro.
Io resto molto interessato all’argomento e sono tornato ad investire soprattutto nelle piattaforme del nord Europa a più alto tasso di crescita.
Sono entusiasta perché ritengo che sia positiva la possibilità di accedere ad uno strumento prima riservato ai soli investitori istituzionali.
Al tempo stesso sono molto prudente perché sono certo che non tutte le piattaforme funzioneranno bene e garantiranno quanto promesso agli investitori.
Ti invito a fare lo tesso e a investire solo se hai preso coscienza di quello che rischi.
Il rischio non è infatti limitato all’insolvenza del soggetto a cui prestate ma anche alla possibilità che fallisca la società che gestisce il marketplace in cui vengono scambiati i prestiti.
Si tratta di fenomeni abbastanza naturali nei mercati finanziari e sarebbe meglio non rimetterci i nostri soldi.
Sicuramente interverrà il regolatore e il mercato continuerà ad evolversi e starà a noi agire con prudenza e intelligenza per guadagnare.
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