Quando si ricercano consigli per investire una parte del proprio patrimonio, nell’idea dell’investitore comune, c’è la consulenza delle reti bancarie. Non tutti sanno che nel 2018 è nato un nuovo Albo, che raccoglie una nuova tipologia di Professionisti. Pagati a parcella, come commercialisti o avvocati, i consulenti finanziari indipendenti si propongono sul mercato come figura totalmente scollegata da altre realtà finanziarie e hanno l’obbligo per legge di imparzialità nelle proprie scelte di investimento. Ho chiesto a Davide Ravera di parlarci di questa nuova figura, dei requisiti e del percorso per diventare Consulente Finanziario Indipendente.

In questo articolo
Chi é Davide Ravera?

Sono Davide Ravera, un consulente finanziario indipendente, iscritto all’albo da Agosto 2021.
Precedentemente nella vita ho lavorato per due istituti bancari in Austria, ricoprendo vari ruoli e vedendo la gestione degli investimenti su vari fronti (analisi di azioni, gestione del portafoglio e gestione del rischio).
Sono anche attivo su YouTube, dove sul mio canale creo contenuti riguardanti mercati finanziari, investimenti, finanza, economia e la consulenza finanziaria indipendente e SeekingAlpha, dove condivido articoli di ricerca riguardanti titoli azionari e mercati finanziari.
In cosa consiste la figura del Consulente Finanziario Indipendente?
Il consulente finanziario indipendente è un professionista che si occupa di seguire la gestione finanziaria a tutto tondo dei propri clienti.
Questo significa partire da una analisi delle necessità, della situazione pregressa, degli obiettivi e dei sogni del cliente e cercare di massimizzare la possibilità di raggiungere questi attraverso degli strumenti finanziari in linea con la situazione, il profilo e gli obiettivi del cliente.
Questa tipologia di consulente lavora unicamente per il proprio cliente.
Questo si differenzia fortemente dai consulenti della rete bancaria che vengono spesso remunerati attraverso bonus commensurati ai prodotti che riescono a piazzare.
L’indipendente, anche chiamato consulente finanziario “fee-only”, ha come unica fonte di guadagno derivante dalle consulenze solamente le parcelle che riceve dai propri clienti.
L’indipendenza è una garanzia di assenza di qualsiasi tipo di conflitto tra i vostri interessi e quelli del consulente. Infatti, con la mancanza dell’indipendenza, il consulente può essere pagato direttamente o avere altri vantaggi indiretti derivanti dalla consulenza.
In parole povere, io, come consulente finanziario indipendente, non posso in nessuna occasione ricevere compensi dalle varie banche, assicurazioni e altri istituti finanziari, e questo garantisce al cliente che le mie raccomandazioni non siano assolutamente condizionate da benefici esterni che potrei avere.
Tutti i consulenti indipendenti sono iscritti nell’albo tenuto dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF).
Questo è consultabile online, sul sito dell’OCF e qui puoi verificare se i consulenti con cui hai a che fare sono effettivamente iscritti all’albo o sono consulenti “abusivi” e se i consulenti sono effettivamente indipendenti o “abilitati all’offerta fuori sede”.
Quali sono i Requisiti per l’Iscrizione all’Albo dei Consulenti Finanziari?
Sul sito OCF sono specificati i requisiti necessari per essere iscritti all’albo come consulenti finanziari indipendenti.
Per conseguire l’iscrizione all’albo unico dei consulenti finanziari – sezione consulenti finanziari autonomi è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
1. Requisiti di onorabilità e assenza di situazioni impeditive o di incompatibilità con l’attività: è necessario essere in possesso dei requisiti di onorabilità dall’art. 4 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 dicembre 2008, n. 206, nonché non versare in una delle situazioni impeditive previste dall’art. 3 del predetto Decreto Ministeriale. È inoltre necessario che il richiedente non versi in una delle situazioni per cui è prevista l’incompatibilità con lo svolgimento dell’attività ai sensi all’art. 163 del Regolamento Intermediari.
2. Requisiti di professionalità: è necessario (a) aver conseguito un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore rilasciato a seguito di un corso di durata quinquennale (ovvero quadriennale con anno integrativo); (b) aver superato la prova valutativa unica indetta dall’Organismo o appartenere ad una delle categorie previste dall’art. 2, comma 3, del Decreto Ministeriale del 24 dicembre 2008, n. 206.
3. Requisiti di indipendenza: è necessario possedere i requisiti di indipendenza e pertanto non intrattenere, direttamente, indirettamente o per conto di terzi, rapporti di natura patrimoniale o professionale o di altra natura, compresa quella familiare con: emittenti e intermediari, società loro controllate, controllanti o sottoposte a comune controllo, azionista o il gruppo di azionisti che controllano tali società, amministratori o dirigenti di tali società se tali rapporti possono condizionare l’indipendenza di giudizio nella prestazione della consulenza in materia di investimenti.
4. Requisiti patrimoniali: il consulente finanziario che operi in proprio deve sottoscrivere un’assicurazione a copertura della responsabilità civile per i danni derivanti da negligenza professionale, che operi per tutto il periodo dell’iscrizione e che assicuri una copertura di almeno 1.000.000 di euro per ciascuna richiesta di indennizzo e di 1.500.000 di euro all’anno per l’importo totale delle richieste di indennizzo.
5. Requisiti organizzativi: il consulente finanziario che operi in proprio deve fornire un programma di attività specificando i contenuti del servizio di consulenza prestato e la struttura organizzativa e le procedure adottate per l’adempimento degli obblighi normativi previsti in materia.
Ai soggetti che intendono svolgere l’attività unicamente per conto di società di consulenza finanziaria non si applicano i requisiti patrimoniali e il possesso dei requisiti organizzativi si intende assolto con la dichiarazione autentica resa dal legale rappresentante della società di consulenza finanziaria attestante la conclusione di un contratto di collaborazione il soggetto richiedente l’iscrizione (la cui efficacia è condizionata all’iscrizione all’albo del soggetto stesso).
Il percorso per l’iscrizione all’Albo e l’esame d’abilitazione
Ma ora che abbiamo delineato la figura del consulente finanziario, e in particolare quella dell’indipendente, penso sia interessante capire quali sono stati i miei passi per arrivare all’iscrizione all’albo e per ognuno di questi cercherò di dare una serie di consigli, dopo aver vissuto personalmente il processo completo di iscrizione.
Il primo passo è il superamento dell’esame abilitativo alla professione di consulente finanziario.
L’iscrizione a questo esame avviene tramite il portale organismocf.it. Qui potete iscrivervi alla sessione di esame più comoda per voi. Il primo consiglio che posso darvi è di tenere d’occhio le date d’esame, perché la richiesta è molto elevata e spesso le date terminano, il che potrebbe costringervi ad attendere per mesi la disponibilità delle nuove sessioni.
L’esame è composto da 80 quesiti, selezionati tra 5.000 a disposizione. Tutti i quesiti riguardano 5 materie e sono così divisi:
- Diritto mercato finanziario (2000 quesiti)
- Diritto previdenziale e assicurativo (500 quesiti)
- Diritto privato e commerciale (400 quesiti)
- Diritto tributario (500 quesiti)
- Matematica ed economia finanziaria (1600 quesiti)
La difficoltà dell’esame è media, ma consiglio di non sottovalutarlo. Ad esempio nel 2020 solo il 64.1% dei partecipanti è risultato idoneo.
Sono disponibili vari manuali per passare l’esame, ma non penso siano necessari, visto che una volta iscritti avrete l’accesso a tutti i materiali necessari all’interno della piattaforma di apprendimento ufficiale dell’OCF. Sconsiglio comunque l’utilizzo se il vostro unico obiettivo è passare l’esame. Spesso la piattaforma e i manuali contengono informazioni superflue e non sono focalizzati al passaggio dell’esame.
Come studiare per l’Esame da Consulente Finanziario Indipendente?
Il modo più pragmatico per passare l’esame è studiare sui quiz dell’esame.
Se conoscete gli argomenti e le risposte della maggior parte dei 5.000 quiz su cui potrete essere testati, avete buonissime possibilità di passare l’esame. Anche qui attenzione all’utilizzo dei quiz OCF. Non ho una prova effettiva, ma sentendo varie testimonianze sembra che i quiz che vengono proposti in piattaforma OCF tendano a essere piuttosto ripetitivi. Così rischiate di imparare a memoria pochi quiz, sentirvi preparati per l’esame, ma in realtà non esserlo. Molto meglio imparare i vari concetti necessari a passare l’esame attraverso l’uso dei quiz con l’utilizzo di piattaforme esterne.
Personalmente, mi sono avvalso di due piattaforme:
- Mininterno (gratuita)
- Concorsando (premium, costo 15€ per un anno)
La mia strategia è stata abbastanza sistematica:
- Ho iniziato testando tutte le materie per cercare di capire dove fossi già più o meno preparato. Così riuscivo a capire su quale materia mi convenisse focalizzarmi per migliorare più velocemente.
- A questo punto mi focalizzavo sempre nella materia dove avevo i peggiori risultati, fino al momento in cui non ritenevo che questa non fosse più la materia su cui ero meno preparato, ma anzi una delle migliori, e quindi passavo nuovamente alla materia dove avevo la preparazione più carente.
Anche lo studio delle singole materie era piuttosto semplice e sistematico:
- Iniziavo i tester di mininterno nella materia selezionata
- Ogni volta che facevo un errore mi muovevo su Concorsando
- Su Concorsando selezionavo le domande per parola chiave (questa è la funzionalità per cui ho deciso di prendere il premium di questo servizio), in questo modo riuscivo a vedere tutte le domande che riguardavano un particolare argomento e apprendevo in un modo abbastanza strutturato. Infatti, così facendo, capivo tutto quello che dovevo conoscere su un particolare argomento. A questo punto serviva solo ripetere queste domande fino alla conoscenza approfondita dell’argomento.
- Una volta appreso l’argomento, tornavo ai quiz random di Mininterno per scovare il prossimo argomento su cui avevo bisogno di una migliore preparazione.
Considerando che l’esame è composto da 60 quesiti, 40 da 2 punti e 20 da 1 punto, e sono necessari 80 punti per passare l’esame, nel peggiore dei casi avrete bisogno di almeno 50 risposte corrette (20 da 1 punto e 30 da 2 punti). Per avere una buona tranquillità andando all’esame, vi consiglierei quindi di avere una certa consistenza di risposte corrette ai tester di Mininterno superiore all’83% (50 su 60) su ogni materia.
Come iscriversi all’Albo come Consulente Finanziario Indipendente
Una volta passato l’esame dovrete presentare la domanda di iscrizione come consulente finanziario autonomo. Questa è composta da quattro parti:
- Domanda di iscrizione da compilare online, costo di 500€
- Ricevuta di pagamento del bollettino postale da 168€ per la tassa d’iscrizione
- Contratto della polizza assicurativa, che copra il consulente per l’ammontare richiesto per i requisiti patrimoniali
- Relazione di attività: un documento di 50+ pagine che presenti l’organizzazione dell’attività con la tipologia di consulenze che il professionista andrà a eseguire, insieme alle procedure degli obblighi normativi da adempiere come professionista iscritto all’albo.
I primi due punti della domanda sono abbastanza immediati e auto-esplicativi.
La polizza assicurativa è necessaria per avere una copertura della responsabilità civile per i danni derivanti da negligenza professionale, ed essere assicurati per almeno 1.000.000€, come richiesto per iscriversi all’albo. Troverete varie offerte online e potete selezionare quella che vi convince maggiormente e che vi dà i migliori vantaggi. Il costo è intorno ai 500€ per un anno di assicurazione.
La parte di relazione di attività è invece molto più complessa. Molto probabilmente, se non conoscete qualcuno nel settore disposto ad aiutarvi nella scrittura di questa, dovrete cercare una società a cui riferirvi per la formulazione della relazione. Anche in questo caso il costo varia a seconda della soluzione che sceglierete.
Una volta iscritti all’albo poi, avrete bisogno di un software per catalogare i vostri clienti, conservare le vostre raccomandazioni, costruire i vari portafogli, in modo OCF e MIFID-compliant, quindi rispettando tutti gli adempimenti normativi obbligatori.
Anche qui i costi possono essere molto diversi, a seconda della alternativa a cui deciderete di appoggiarvi e feature della piattaforma che richiederete.
Conclusioni e contatti
Spero che l’articolo abbia colto nel segno:
- Spiegando effettivamente chi è un consulente finanziario e le differenze tra un consulente finanziario autonomo e gli altri consulenti iscritti all’albo OCF;
- Raccontandovi il processo di iscrizione all’albo per tutti quelli che stanno cercando di iscriversi, con alcuni consigli personali che penso possano facilitare tutto il processo.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento resto a disposizione.
Potete contattarmi in privato, via direct su instagram (@davideravera.l) o mail (info@davideravera.it).
Complimenti a Davide, gli auguro le migliori cose perchè mi sembra un ragazzo bravo, preparato e onesto.