Cosa distingue un blog amatoriale da un business?
La risposta è molto semplice.
Un blog amatoriale è un progetto contraddistinto dall’occasionalità e dalla generazione di un reddito contenuto con ricavi spesso sufficienti solo a ripagare le spese dell’hosting e del dominio.
Un business invece genera profitti nel tempo ed è contraddistinto da ricavi, costi, investimenti.
Non ho statistiche aggiornate ma sono certo che Internet, ancora oggi, abbia una netta predominanza di contenuti creati da appassionati.
Le ragioni sono molteplici, ma fondamentalmente per molti scrivere è una passione.
Molti divulgatori quindi, quando creano un blog, non pensano a creare qualcosa di strutturato come business.
Vogliono solo aiutare gli altri e sono contenti della dimensione in cui operano.
Non cercano la fama.
Se ci aggiungi che oggi gestire i vari aspetti di un blog è molto complesso e difficile per un singolo soggetto, capisci perché molti prima o poi desistono mentre altri restano sempre in un ambito amatoriale dove possono continuare a lavorare da soli.
E se da un lato, lavorando da soli, non bisogna condividere nulla con nessuno, dall’altra diventa davvero difficile fare il salto in avanti e uscire dalla situazione in cui si è.
Creare contenuti significa oggi documentarsi, scrivere, promuoversi, investire in pubblicità, comunicare sui social…
Non è proprio facile che una persona abbia tutte queste competenze.
Insomma non è affatto banale e la competizione professionale di team o società strutturate è sempre in agguato.
E’ un po’ la mia storia.
Oggi Comediventarericco.com è poco di più di un sito amatoriale e anche se genera qualche ricavo, sicuramente non può considerarsi un progetto di business.
Produco in autonomia contenuti per il web dal 2008, ma non lo faccio professionalmente e in un’ottica imprenditoriale.
Certo cerco sempre nuove forme di monetizzazione, ma solo da poco tempo ho creato un mio piano editoriale, ho rifocalizzato il sito su temi chiari e lavoro per farlo conoscere.
Ho visto “concorrenti” che in molto meno tempo si sono proposti ai propri lettori e hanno iniziato a guadagnare e sfornare contenuti di altissimo livello, lavorando per ampliare la propria base di lettori.
In meno di 12 mesi si può passare dall’avere un sito di nicchia a lavorare seriamente nel web…
Vediamo cosa serve?
In questo articolo
#1 – Produrre contenuti di qualità
Il primo aspetto su cui concentrarsi è la produzione di contenuti di qualità.
Cosa significa?
Per me vuol dire condividere conoscenza con i lettori, fargli scoprire qualcosa di nuovo, permettergli di risparmiare, guadagnare e investire in maniera redditizia e prudente.
Produrre contenuti di valore permette di riuscire a crearsi un pubblico di persone che ti è riconoscente per quello che fai.
Sai che, come dice Kevin Kelly, bastano 1.000 veri lettori fan per riuscire a trasformare un blog in un business redditizio?
Un lettore fan è colui che è disposto a condividere ogni articolo che fai, a metterti un like, a comprare un tuo libro e magari anche un tuo corso.
Basta riuscire a garantirsi un reddito di 5 Euro al mese da ogni lettore e boom… 5.000 euro al mese.
Uno stipendio discreto no?
Produrre contenuti di qualità significa anche:
- scrivere post di almeno 1.000 parole, ma che spesso arrivano a 2.000;
- approfondire i concetti anche con link a risorse esterne;
- non essere scontati e non scopiazzare in giro, ma produrre contenuti originali;
- confrontarsi con altri autori con cui condividere progetti e idee.
Significa dare contenuti ai propri lettori ed entrare nelle loro vite e nei loro discorsi con gli amici.
#2 – Essere costante
Costanza significa avere un piano editoriale.
In pratica devi comunicare ai tuoi lettori quali argomenti affronterai, con quale frequenza e con quale livello di accuratezza e approfondimento.
Significa non lasciare i tuoi lettori nell’attesa per settimane, nemmeno a Natale.
Comporta l’apertura di un dialogo in tutti i mezzi che loro frequentano: Facebook, Youtube Twitter, Instagram, Medium…
Presenza e costanza sono le chiavi, ovviamente senza dimenticare la qualità di quanto condiviso.
#3 – Conoscere il tuo pubblico
Tutti i siti di successo hanno una cosa in comune: conoscono molto bene il loro pubblico e hanno con i propri lettori un dialogo aperto.
Per capire le caratteristiche demografiche dei tuoi lettori potrai semplicemente verificare i dati di google analytics e conoscerne età, sesso, interessi, nazione, città,…
Ma se vuoi davvero conoscere il tuo pubblico, dovrai parlarci, dialogarci, rispondere alle email, ai commenti,…
Dovrai stimolare il dibattito e magari incontrare anche qualche lettore per approfondire i suoi temi di interesse.
#4 – Ragionare in un’ottica di business
Fare business significa ragionare in termini di costi e ricavi.
Molti pensano che trasformare il proprio blog in un conto economico sia svilente o sbagliato.
Sono certo che il tuo lavoro è qualcosa di molto più importante di un numero e che alla fine il contenuto è l’aspetto principale del tuo business.
Tuttavia sono certo che lavorare su internet significa guardare il conto economico della tua attività.
Reinvestire gli utili, tenere sott’occhio i costi, cercare collaboratori è la base di ogni business e se vuoi creare contenuti non puoi fare a meno di farlo anche tu.
La crescita deve essere il tuo obiettivo.
La delega delle attività che non sai fare o non vuoi fare deve essere lo strumento che ti permette di crescere.
Non puoi sfuggire dalle logiche economiche.
Business is business.
# 5 – Monetizzare
Ho scritto vari argomenti sul tema monetizzazione e anche sui singoli strumenti che possono aiutarti a portare ricavi grazie al traffico sul sito.
A partire da Adsense, che è lo strumento più facile per iniziare e inserire della pubblicità nelle proprie pagine, passando dai programmi di affiliazione.
Monetizzare da professionista significa decuplicare le fonti di entrate e cercarne sempre di nuove.
Non puoi fare affidamento su una singola fonte.
In ogni momento potrebbe venire meno la tua principale fonte di reddito.
Ecco perché devi essere pronto a sostituirla e devi cercarne sempre una migliore di quelle che hai.
Io non uso Adsense, perché non mi dà il controllo su quanto pubblicato e mi preclude tante altre possibilità di promuovere servizi in cui credo.
Monetizzare da pro significa però creare corsi, contenuti a pagamento, podcast, ottenere consulenze, fare discorsi, tenere conferenze e corsi.
# 6 – Pubblicizzare e posizionarsi sui motori
Trasformare un blog da passione a business comporta espandere la propria base di lettori e per farlo in tempi rapidi non puoi esimerti dal farlo anche con la pubblicità e un buon posizionamento sui motori.
Pubblicità significa Adsense, Facebook Ads.
Può anche significare pubblicare guest post, ossia articoli su blog simili al tuo, chiedere ai propri 1000 fan di condividere il proprio post o di compiere azioni specifiche per diffondere i tuoi contenuti.
Come in tutti i business è infatti il passaparola la migliore pubblicità ad un sito.
La pubblicità su internet ti permette una profilazione massima dei tuoi lettori potenziali e solitamente dà ottimi risultati da misurare in termini di costo/rendimento.
Il posizionamento sui motori e la Search Engine Optimisation (SEO) sono un altro modo per farsi trovare e conoscere, in generale gratuito.
Conclusioni
Quando leggo i consigli di altri blogger su come trasformare il proprio blog da un progetto amatoriale ad un progetto imprenditoriale di successo apprendo di servizi di hosting miracolosi che garantiscono massima velocità e l’aumento vertiginoso delle visite.
Solitamente l’hosting consigliato è Siteground, la piattaforma WordPress e i temi consigliati variano, ma sono caldeggiati perché garanzia di posizionamento per i propri articoli in ottica SEO.
Ecco io in questo post ho lasciato volontariamente fuori questi temi.
Io leggo blog di professionisti come JohnnyFD o di Francesco Narmenni che usano Blogspot e hosting economici.
Anche se sono temi su cui concentrarsi, per iniziare a costruire un business, è molto più importante scegliere una nicchia in cui non si ha una concorrenza agguerrita e in cui riesci a dare un valore ai tuoi lettori.
Conta molto più la mentalità che gli strumenti.
Non voglio dire che la SEO, la grafica, la velocità del sito non siano argomenti importanti, ma alla fine sono i contenuti che fanno la differenza.
Un lettore intelligente vuole leggere soprattutto qualcosa che gli serva.
Se tu vuoi costruire un business attorno a quello che sai fare devi conoscere il tuo pubblico, attirarlo sulle tue pagine, fidelizzarlo, coccolarlo e monetizzarlo prima ancora di avere un sito bello e performante.
Solo se conquisterai i tuoi primi 1000 veri fans passerai dall’essere un principiante appassionato all’essere un imprenditore del web.
Buona fortuna!
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