Chiudo il primo trimestre del 2021 con una certa soddisfazione e un sacco di novità che mi hanno dato, a livello personale, davvero tanta energia per cambiare sempre in meglio la mia vita e crescere da tutti i punti di vista.

Sulla mia positività sta influendo tantissimo l’aver ritrovato sia online che offline delle Relazioni Personali che vanno al di là dei contatti lavorativi, sempre meno frequenti e poco diretti.
Sto portando avanti nuovi progetti e questo accresce il mio entusiasmo e la mia voglia di conoscere e sperimentare.
In questo articolo
Una Birretta con – Podcast

Per chi non lo sapesse, da qualche tempo, ho aperto un canale YouTube in cui intervisto i protagonisti del Mondo della Finanza Personale in un Podcast dal titolo Una Birretta con.
Su YouTube trasmetto in Live con la possibilità per tutti di interagire con l’ospite.
Ripubblico poi le interviste su Spotify, Apple Podcast e Google Podcast.
E’ un mondo in cui sono immerso da tanti anni. Ho quindi pensato di condividere la storia di persone che hanno raggiunto dei risultati o stanno cercando di raggiungere obiettivi e traguardi ambiziosi.
A Marzo ho avuto il piacere di chiacchierare con:
- Giorgio (Mr RIP) di Retireinprogress.com con cui avrò anche nel mese di Aprile una chiacchierata bisettimanale. Giorgio è un personaggio pazzesco che condivide, oltre a tanti concetti interessanti, un sacco di stimoli e impulsi ad affrontare il mondo con una prospettiva completamente diversa dalla mia. Ho registrato con Giorgio due episodi del podcast. Nel primo abbiamo divagato tra mille argomenti e ho colto l’occasione per conoscere e presentare Giorgio. Nel secondo ci siamo invece confrontati su cosa fare a 20 anni per crescere finanziariamente. Abbiamo parlato di Università, esperienze all’estero, gestione degli investimenti.
- Gianluca e Jessica di Investitori Ribelli, un podcast di educazione finanziaria davvero curato e ricco di contenuti utili. Insieme abbiamo affrontato il tema delle donne e gli investimenti, della famiglia e della gestione finanziaria, del percorso di carriera spesso slegato dagli studi accademici.
Nel mese di Aprile gli Ospiti saranno altrettanto interessanti.
La programmazione degli episodi (salvo modifiche) sarà la seguente:
- 8 Aprile Karim Mejri
- 13 Aprile Mr Rip di Retireinprogress.com
- 15 Aprile Francesco Narmenni di Smetteredilavorare.it
- 22 Aprile Davide Marciano di Affarimiei.biz
- 27 Aprile Mr Rip di Retireinprogress.com
Per seguirli ti ricordo di iscriverti al canale YouTube e di collegarti alle 20.30 del giorno indicato.
Comediventarericco.com
Il blog continua ad occupare una buona parte del mio tempo.
E’ lo strumento con cui approfondisco e tengo traccia della mia crescita.
Ultimamente sto affrontando seriamente la costruzione di un portafoglio in ETF in autonomia.
Continuerò quindi a scrivere sul tema e mi piacerebbe completare una mini guida.
Sarà questo l’obiettivo di aprile in termini di scrittura di nuovi articoli.
A Marzo ho già scritto un paio di articoli sul tema. Uno dedicato agli ETF azionari che distribuiscono alti dividendi.
L’altro dedicato ad ETF Replay di Fineco, il piano di accumulo in ETF.
Infatti sto ancora scegliendo il broker con cui costruire il mio piano.
Ho inizialmente pensato ad Interactive Brokers, ma probabilmente opterò per Fineco ed ETF Replay, non volendo complicare eccessivamente la gestione delle mie finanze.
Le mie Finanze
E’ arrivato finalmente il momento in cui mettere un po’ di ordine nei miei conti.
Avendo comprato casa nel 2016 la gran parte dei miei soldi è immobilizzata nella mia abitazione.
Sono stato fortunato nel comprare relativamente bene e se guardo ai prezzi di oggi sicuramente ho fatto un buon affare.
Tuttavia non monitoro il patrimonio investito nella casa; non avrebbe un gran senso misurare qualcosa che non intendo rivendere.
Sino ad oggi non avevo un capitale liquido o liquidabile che mi permettesse di fare grandi scelte e ho preferito concentrarmi sul risparmio più che sull’investimento.
Continuo ad avere un patrimonio contenuto, ma vedo che comincia a crescere e, grazie anche alla relativa fortuna avuto con le crypto, mi sono posto l’obiettivo di raggiungere 100K di patrimonio liquido (incluso il 30% del fondo pensione) nel breve.
Idealmente mi piacerebbe arrivarci entro la fine del Q1 del 2022.
Ad oggi sono a circa Euro 85.000.
Vediamo in sintesi come è composto.
Investimenti e rendimenti
Portafoglio Bilanciato in ETF su Moneyfarm
Quando inizi ad investire, la migliore scelta è quella di costruirti un Portafoglio Azionario e Obbligazionario, bilanciato sulla base della minore o maggiore propensione al rischio.
Per farlo in maniera passiva, semplice ed efficiente puoi comprare ETF indice, ossia fondi che replicano passivamente l’andamento di determinati indici.
Puoi farlo direttamente sulla tua banca, magari utilizzando JustETF per selezionare i migliori ETF o utilizzare un servizio di gestione patrimoniale a basso costo come Moneyfarm, Euclidea o Tinaba.
Moneyfarm è un servizio di Gestione Patrimoniale che sfrutta concetti molto semplici molto in voga: da una parte l’automazione e dall’altra l’investimento in strumenti a basso costo che replicano l’andamento del mercato come per l’appunto gli ETF.

Moneyfarm per me è stato il modo di iniziare a investire in maniera bilanciata e penso che la manterrò sempre per una parte del mio portafoglio.
Mi sono dato l’obiettivo a breve di raggiungere 50.000 Euro.
Penso che sia un cuscinetto di base che continuerò sempre ad alimentare in maniera automatica, ma a cui potrò anche affiancare l’acquisto diretto di ETF e single azioni.
Moneyfarm ha infatti alcuni lati negativi.
Ha dei costi che incidono sul rendimento finale.
Per quanto basso il costo di gestione di Moneyfarm è nel mio caso pari allo 0,75% (a cui va aggiunta l’IVA). Su un capitale di 50.000 significa comunque un costo annuale di pura gestione di 457 Euro.
Non è affatto detto che la gestione che fa Moneyfarm e i suoi ribilanciamenti portino a un rendimento superiore a quello di una gestione puramente passiva consistente nell’acquisto di qualche ETF Indice.
Oggi esistono anche degli ETF multi-asset, tra cui gli ETF Lifestrategy di Vanguard che possono svolgere la stessa funzione e che quindi vale la pena studiare.
Apprezzo Moneyfarm perché mi ha consentito di rendere automatici i miei investimenti e raggiungere un piccolo capitale investito anche se in termini di rendimenti non mi ha portato a risultati strabilianti.
Per il mio PAC ho scelto un profilo di rischio medio (livello di rischio 4 su 7) e accantono 300 Euro al mese.
A Gennaio ho creato un portafoglio con rischio 7 su 7, 15.000 Euro, investendo gran parte della liquidità accumulata.
A Febbraio ho aggiunto 1.300 Euro a questo portafoglio.
Nel mese di Marzo ho trasferito 5.000 Euro che investirò sempre su questo piano.
Mi rimangono 5.000 Euro di liquidità che investirò in caso di ribassi del mercato superiori al 20% su base annuale.
Capitale investito su Moneyfarm – Euro 40.500,00 (di cui 5.000 liquidi)
Valore – circa Euro 42.253,14
Accantonamento automatico – 300 Euro al mese
Portafoglio costruito in autonomia con ETF Replay
Vedendo ormai vicino l’obiettivo dei 50.000 investiti in automatico su Moneyfarm, ho deciso di iniziare un piano di accumulo in ETF gestito in autonomia.
Non avevo onestamente voglia di complicarmi la vita e aprire un nuovo conto.
Ho quindi pensato di utilizzare il mio conto Fineco e la funzionalità ETF Replay che consente di costruire un piano a costi fissi.
Ho scelto un ETF classico, ossia l’ iShares Core MSCI World UCITS ETF USD (ISIN IE00B4L5Y983) e ho deciso di iniziare ad accumulare 500 Euro al mese.
Il 15 di aprile vedrò investiti i primi 500 Euro. Sto comunque approfondendo il tema e ti aggiornerò.
Conti deposito vari – Conti d’emergenza e opportunità
Ho una parte del mio patrimonio liquida. Questo per far fronte a impegni improvvisi (conto d’emergenza) e per approfittare delle future occasioni di investimento (conto opportunità).
A prescindere dal rendimento nullo o quasi, ho sempre un conto deposito su Che Banca!, che alimento costantemente.
Ho un ulteriore conto deposito destinato alle spese d’emergenza che è gestito da mia madre.
Questo conto è un retaggio di quando ero giovane, ma il fatto di non poterlo praticamente movimentare mi aiuta a conservarne il senso di conto d’emergenza.
La misura ideale del conto d’emergenza per me è pari ad almeno 10.000 Euro, e anche se ad oggi ho una cifra inferiore non mi preoccupo vista la liquidità su Moneyfarm a cui potrei accedere in caso di emergenza.
Conti d’emergenza e opportunità – Euro 5.205,00
Accantonamento mensile – Euro 50,00
TFR e Piano Pensione
Ritengo importante pianificare nel modo corretto l’eventuale Pensione.
Per quanto sia lontana, considero comunque fondamentale pianificare il momento in cui dovremo lasciare il mondo del lavoro.
E farlo fino a quando si è giovani è sicuramente più facile perché permette di guadagnare degli interessi su quanto accantonato, per quanto abbia scelto per questa parte del mio capitale un rischio e quindi anche un rendimento molto contenuto.
La parte principale del mio Fondo Pensione confluisce nel Fondo Fonte (fondo categoria del commercio.
In aggiunta al Fondo costituito grazie al TFR maturato, ho stipulato un Piano Pensione Assicurativo AXA che ho creato con un piccolo accantonamento mensile di 100 Euro al mese.
Questa forma pensionistica ha soprattutto un vantaggio fiscale che la rende molto competitiva, ma ha dei costi troppo alti.
A Giugno 2020 ho aperto un nuovo Fondo Pensione con Moneyfarm su cui verso 100 Euro al mese e che ha costi trasparenti e nettamente inferiori.
Anche per questo Piano vi è il vantaggio fiscale che in sintesi permette di portare in deduzione dalle imposte quanto versato fino ad un massimo di Euro 5.164,57.
Pagando un’aliquota IRPEF del 41%, ovviamente si tratta di un vantaggio davvero importante.
Ovviamente anche il PIP di AXA ha questo vantaggio, ma il rendimento e i costi in parte ne erodono il vantaggio.
Sto compilando i moduli per trasferire il mio fondo pensione AXA in Moneyfarm.
Ad oggi ho accantonato Euro 55.871,69
Accantonamento mensile – Euro 200 + accantonamento TFR a fondo di categoria.
Investimenti Alternativi
Crypto
Il mercato Crypto è ancora in una fase di grande euforia, conseguente all’entrata di nuovi investitori istituzionali in questo mondo.
C’è fermento e molta aspettativa, che si traduce in una salita del prezzo delle monete virtuali.
Oltre alle istituzioni finanziarie, oggi stanno investendo nel mondo crypto anche le Aziende.
Vista l’esiguità del mio patrimonio liquido avrei forse dovuto vendere le mie crypto, ma avendo una certa serenità finanziaria non mi preoccupa l’eventuale azzeramento di quanto investito.
Detengo infatti, da molto tempo, qualche briciola di Bitcoin (0,28 BTC) e qualche Ether (4,50), oltre a Chainlink, BAT, e altre crypto minori, che al cambio attuale valgono circa 22.000 Euro.
Li tengo in buon parte su BlockFi.
BlockFi offre un conto deposito per Bitcoin, Litecoin ed Ether che garantisce un interesse per i Bitcoin pari a circa il 6% con accredito mensile degli interessi e la possibilità di ricevere gli interessi in altre valute.
Ai prezzi attuali guadagno circa 100 Dollari mensili che reinvesto.
A Luglio 2020 ho aperto un nuovo conto su Celsius Network su cui oggi ho varie crypto minori per circa 3.500 USD.
Celsius Network è simile a BlockFi, ma offre la possibilità di mettere a reddito molte più monete.
Qui il rendimento è più basso per me visti i capitali investiti, ma viene pagato settimanalmente.
Mensilmente arrivo a 10 USD che oggi riscuoto nei singoli Token che ho depositato.
Nel mese di Novembre 2020 ho aperto un conto su Nexo, dove ho versato l’equivalente di 100 USD in Ether (oggi valgono +300) e ricevo gli interessi giornalmente in NEXO.
Probabilmente non investirò su Nexo grandi cifre, ma sono ancora in una fase di sperimentazione.
Ho anche un conto su SwissBorg che da poco dà la possibilità di ottenere interessi sugli Ether (circa 6%).
Su questo conto ho davvero pochissimi soldi (l’equivalente di circa 100 Euro) depositati.
L’ho aperto più che altro per aderire alla promozione di benvenuto che ti dà la possibilità di guadagnare fino a 100 Euro in CHSB aprendo un conto e depositando un minimo di 50 Euro.
Valore delle mie Crypto a fine Febbraio – Euro 16.500
Valore Crypto a fine Marzo – Euro 22.216
Investimento mensile – 110 USD (reinvestimento profitti)
P2P Lending
Il P2P Lending rientra tra gli investimenti alternativi e permette di investire in progetti immobiliari, in prestiti a persone e imprese.
Continuo a guardare da lontano il mondo del P2P lending e ho ridotto al minimo i miei investimenti in questa categoria.
Vorrei uscire da un paio di piattaforme e in particolare da Housers e anche da Crowdestor.
Crowdestor in particolare viene qualificata a rischio dagli investitori più attenti mentre Housers ha una lunga serie di progetti incagliati e ormai rappresenta per me solo un capitale immobilizzato in progetti molto critici.
E’ evidente che la difficile situazione farà emergere prima o poi tutte le piattaforme poco serie.
Emergeranno anche le piattaforme più affidabili tra cui dovrebbero rientrare EstateGuru e Mintos, da cui comunque ho ritirato 600 Euro nel mese di Marzo.
Ovviamente tra le piattaforme di P2P ci sono anche quelle italiane, che godono di vigilanza e trasparenza molto superiore rispetto a quelle estere.
Tra le piattaforme italiane mi sono occupato in passato di October, Re-lender, Walliance oltre che Smartika, su cui non ho più capitali depositati.
Mi sono ripromesso da tempo di provare Soisy e forse prima o poi mi deciderò a farlo.
Tutti parlano anche di Criptalia, ma io non ho ancora avuto modo di investirci. Potrei farlo ad Aprile, nonostante reputi tutto il settore a rischio.
Capitale Finale Marzo 2020 – Euro 4.090,62
Capitale Finale Febbraio 2020 – Euro 4.612,04
Crowdfunding
Da sempre mi piace invece il mondo delle start-up, anche se reputo troppo rischioso e poco conveniente l’investimento per un privato.
E’ comunque un gioco divertente e in tal senso va interpretato.
Ho quindi delle micro quote di alcune start-up Fintech comprate su Crowdcube tra cui ci sono Housers, Oval, Curve e Mintos.
Continuerò a farne in futuro e spero prima o poi di riuscire a monetizzare qualche investimento con un exit.
Vino, Royalty Musicali, Arte (?)
Da qualche tempo ho scoperto due nuovi mondi molto interessanti in cui ho iniziato ad investire.
- Il mondo del Vino;
- Le Royalty musicali.
In particolare ho investito 2.000 Euro circa in Vini pregiati, perché sono affascinato dal mondo del Vino e dai potenziali ritorni.
Conto di investire in questo settore almeno 10.000 Euro nei prossimi 2 anni (probabilmente nel 2022) con un orizzonte temporale dell’investimento pari a 5 anni.
Ti aggiornerò sull’andamento e sulle potenzialità di questo mercato.
Ho introdotto questo tipo di investimenti in questa breve guida.
Per quanto riguarda invece la Musica, ho investito 100 Euro su ANote Music.
Si tratta di una piattaforma molto interessante che permette di investire in cataloghi musicali e ottenere delle royalty dai diritti d’autore.
Un altro investimento alternativo da monitorare e potenzialmente veder crescere.
Ovviamente questa tipologia di investimenti, insieme al P2P Lending, sono altamente a rischio e adatti quindi solo quasi come gioco in un portafoglio invece più tradizionale azionario e obbligazionario.
Conto quindi di mantenerlo sempre al massimo entro il 5% del mio patrimonio complessivo.
Sto anche guardando al mercato dell’Arte.
Qui il mio interesse è più relativo alla volontà di dare un tocco di colore ad una parete di casa, ma vorrei unire l’investimento all’estetica e vorrei iniziare a capire come funziona questo settore.
Azioni singole – Il gioco
Ho venduto il mio portafoglio costruito per gioco su Revolut.
Non volevo perdere troppo tempo in qualcosa che fosse così irrilevante in termini economici sul mio patrimonio complessivo, ma tanto time consuming.
Ho deciso quindi di dedicare il mio tempo a qualcosa di più costruttivo realizzando comunque un’ottima plusvalenza sul piccolo capitale investito.
Obiettivi e piani futuri
Nel primo trimestre del 2021 ho raggiunto un buon equilibrio e, anche se ovviamente non sono ancora pienamente soddisfatto o sereno, vedo comunque ben impostato il mio futuro finanziario.
Ho iniziato a monitorare il mio patrimonio liquido e liquidabile in contrapposizione al patrimonio complessivo che invece non è prontamente realizzabile.
Mi sono posto l’obiettivo a breve di raggiungere i 100K di patrimonio liquidabile (escludendo quindi il valore della casa, gli investimenti alternativi e il 70% del Fondo Pensione che è invece anticipabile nella misura del 30%).
Ovviamente con la crescita del capitale tutto dipenderà dall’andamento dei mercati e soprattutto da quello delle criptovalute, che oggi pesano troppo sul mio patrimonio complessivo.
Vedremo come andrà, in ogni caso non lo ritengo un grande problema.
Grazie a tutti coloro che hanno interagito con me e si impegnano a costruire un domani migliore per se stessi e per gli altri.
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti e mi raccomando non ti dimenticare di iscriverti alla mia Newsletter gratuita, e di seguirmi su Facebook, Instagram, YouTube (iscriviti al canale), e Telegram.
Come ti comporti con la dichiarazione dei redditi per le crypto depositate su blockfi?
Ciao, è un problema che effettivamente quest’anno devo affrontare.ti consiglio di guardare i video di Giorgio D’amico che secondo me è molto bravo nel dare un quadro chiaro della fiscalità sulle crypto.
Da quanto ho capito, chi detiene criptovalute deve dichiarare nel quadro RW della dichiarazione dei redditi quanto detenuto su exchange esteri, indipendentemente dalla cifra detenuta.
Sono poi soggette a tassazione con l’aliquota del 26% le plusvalenze realizzate solo nel caso in cui la giacenza media dei wallet detenuti dal contribuente supera l’importo di 51.645,69 euro, per una durata di almeno 7 giorni lavorativi continuativi nell’anno d’imposta in esame.
Sono altresì soggetti a tassazione anche gli interessi ottenuti grazie alla detenzione delle criptovalute, cosiddetto staking, come redditi da capitale e quindi sempre soggetti al 26%.
Su Blockfi trovi il dettaglio di quanto guadagnato.
Ciao Giovanni, innanzitutto complimenti. Toglimi una curiosità: tassazione sul fondo pensione?
E nel caso ritirassi prima, che tassazione avresti? (immagina di diventare F.I.R.E. e non aspettare l’età canonica).
Grazie mille
Ciao Christian, grazie dei complimenti. Premetto che non sono un fiscalista ma se perdi i requisiti di partecipazione al fondo (es. licenziamento/FIRE) la tassazione è del 23%.
In merito invece alla tassazione applicata ai fondi pensione considera che gli eventuali rendimenti conseguiti dal fondo pensione sono tassati al 20%. Sulla quota del rendimento che deriva dal possesso di titoli di Stato e titoli similari, la tassazione è fissata al 12,5%
Invece sulla rendita o il capitale maturato quando vai in pensione la tassazione è del 15% ma scende dello 0,3% ogni anno dopo il 15-esimo di partecipazione fino al minimo del 9%.
A presto
Gio