Ogni volta in cui penso alla mia Vita Finanziaria ripercorro tragici fallimenti e qualche giusta intuizione. C’è una costante però nelle storie che racconto e che riecheggiano nella mia mente ogni qual volta guardo con distacco ai miei Investimenti. Nei miei primi 20 anni da investitore, sui risultati conseguiti, hanno influito più le emozioni e l’aspetto psicologico che la mera tecnica e gli strumenti prescelti. Ecco perché, in questo articolo, ti voglio parlare di un libro sul tema che ho letto recentemente e che mi ha colpito. Si intitola la Psicologia dei Soldi ed è un saggio scritto da Morgan Housel, partner del Collaborative Fund ed ex editorialista del Wall Street Journal e di The Motley Fool.

La Finanza Comportamentale e lo studio del ruolo delle emozioni nel comportamento degli investitori è un ambito particolarmente interessante che da sempre interessa gli economisti.
Viene utilizzato per spiegare le crisi, le bolle finanziarie e la reazione delle persone di fronte ai cicli del mercato.
La Psicologia dei Soldi porta alcuni di questi concetti nella Finanza Personale sostenendo che sul Successo Finanziario gli aspetti psicologici contano più delle competenze tecniche.
Ne sono anche io da sempre profondamente convinto.
Oggi ancora di più, visto che la Tecnica per la gestione delle proprie finanze è a disposizione di tutti, ma i risultati degli investitori possono variare molto assumendo le forme di performance strabilianti o sonore batoste.
Ovviamente non voglio riassumerti il libro anche perché per farlo basterebbe leggere il capitolo 19 dedicato al ripasso di quanto appreso nei precedenti 18 capitoli.
Voglio invece portarti alcuni spunti di riflessione che cercherò di portare con me nella mia vita da Investitore cercando di ricordarmi che le mie scelte dipendono in gran parte dalle mie esperienze finanziarie.
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Fortuna e Rischio

Scott Galloway dice che Niente è buono o cattivo quanto sembra.
Rischio e Fortuna sono difficilissimi da distinguere, ma sono due facce della stessa medaglia.
Il rischio è quello che succede quando prendi una buona decisione e non ottieni un buon risultato.
La fortuna invece è il risultato positivo che consegue a una decisione sbagliata o comunque mediocre.
Negli investimenti è difficile stimare l’esatto ruolo della Fortuna sui risultati positivi.
Attribuire il successo altrui alla fortuna ci fa sembrare invidiosi e meschini.
Attribuire il nostro successo alla fortuna può essere demoralizzante.
Anche attribuire l’insuccesso alla sfortuna è difficile.
Di solito attribuiamo l’insuccesso altrui a decisioni sbagliate, mentre per i nostri insuccessi elaboriamo delle spiegazioni più o meno articolate.
Dovremmo invece cercare di distinguere fortuna, abilità e rischio accettando che l’impatto accidentale di eventi al di fuori del nostro controllo può sovrastare l’impatto delle azioni che intraprendiamo consapevolmente.
Per cercare di migliorare in questo processo possiamo iniziare a:
- Stare attenti a pensare che l’impegno profuso e le decisioni prese incidano al 100% sui risultati;
- Concentrarci meno sui singoli episodi e individui e più sulle tendenze generali.
Riconoscere che la fortuna e il rischio sono parte del gioco ti farà accettare che non tutto è in tuo controllo e ti farà anche focalizzare su ciò che è nel tuo pieno controllo.
L’interesse composto, la parsimonia e la paranoia

Tutti siamo portati a pensare a Warren Buffett come il più grande investitore di sempre e sicuramente lo è.
Ma è curioso ricordarsi che 81,5 miliardi degli 84,5 miliardi di Warren sono stati guadagnati dopo il suo sessantacinquesimo compleanno.
In effetti la matematica dell’interesse composto ci dimostra che la dote più importante per l’investitore è la pazienza e la capacità di ottenere buoni rendimenti che si possano mantenere il più a lungo possibile.
Non servono rendimenti elevati, ma è invece fondamentale avere sempre un margine di sicurezza e la convinzione che con il tempo le cose si sistemeranno anche se nel frattempo potranno succedere cose orribili.
Abbiamo bisogno della paranoia a breve termine per restare vivi abbastanza a lungo da poterci godere i frutti dell’ottimismo a lungo termine.
Questo atteggiamento ti spinge a risparmiare come un pessimista e investire come un’ottimista, anche quanto tutti intorno a te sembrano perdere la testa.
Morgan Housel dedica un capitolo della Psicologia dei Soldi al Risparmio che è sicuramente qualcosa su cui abbiamo il controllo, anche più di quanto crediamo.
Per risparmiare dobbiamo desiderare di meno e capire che nessuno è impressionato di più dei nostri beni materiali di noi stessi.
Non serve una ragione specifica per risparmiare.
Prevedere per cosa useremo i nostri risparmi implica infatti vivere in un mondo in cui sappiamo esattamente quali saranno le nostre spese in futuro.
Ma questo non è possibile perché i nostri obiettivi e desideri cambiano continuamente e solo un margine di sicurezza sufficiente permetterà al nostro piano finanziario di sopravvivere al mondo reale.
La seduzione del Pessimismo
Il progresso avviene molto lentamente, mentre le battute d’arresto accadono istantaneamente.
Lehman Brothers è passata in soli 15 mesi da un All Time High alla bancarotta e rimarrà nella storia come uno dei fallimenti più drammatici degli ultimi anni.
Sicuramente ti ricordi di questa storia e di una serie di crolli di mercato, ma tendi (spesso) a dimenticare che il mondo va molto meglio di quello che dicono i giornali.
Negli investimenti è però necessario individuare il prezzo del successo, volatilità e perdita sullo sfondo di una crescita nel lungo periodo, ed essere disposti a pagarlo.
Il pessimismo appare seducente nelle questioni di soldi ma è importante non spingersi troppo oltre e ricordarsi sempre che il pessimismo è semplicemente più facile, diffuso e convincente dell’ottimismo.
Quante scelte sbagliate compiamo sui mercati in preda al panico o sull’onda delle emozioni negative?
Il successo negli investimenti ha un prezzo che si chiama volatilità, paura, dubbio, incertezza e rimpianto.
Non è facile mantenere l’ottimismo, ma se allarghiamo l’orizzonte temporale sarà più facile sopportare questo costo e avere successo negli investimenti.
Perché leggere la Psicologia dei Soldi?
In questo articolo ho sintetizzato alcuni spunti interessanti e idee originali che ho trovato nel libro di Morgan Housel.
Spesso vedo investitori più o meno professionali dare una lettura del mercato e una serie di persone seguire questi suggerimenti.
La verità è che ognuno è differente quando si tratta di investimenti e dovrebbe seguire un proprio approccio riconoscendo il ruolo di rischio e fortuna.
Dovremmo ricordarci anche che l’aspetto che possiamo controllare più facilmente nella gestione dei nostri soldi è la capacità di Risparmiare e l’approccio che abbiamo alla ricchezza e alla spesa.
L’importante non è diventare ricchi ma restare ricchi e grazie al denaro fare ciò che vogliamo, quando vogliamo e con le persone che vogliamo.
Non è facile e purtroppo come ci ricorda Bill Gates ricordiamoci che: “Il successo è un cattivo maestro. Seduce le persone intelligenti e le convince che la sconfitta sia impossibile.
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