Una domanda apparentemente scontata, ma che racchiude tante verità. Perché non sono ancora ricco? Diventerò mai ricco? Eccoci qui con la domanda delle domande per ogni appassionato di Finanza Personale. Cercheremo quindi di capire perché non siamo ancora ricchi e cosa possiamo fare per diventarlo. In questo articolo parliamo ovviamente di ricchezza reale, insomma di denaro non di ricchezza morale o intellettuale.

Ogni anno Banca d’Italia pubblica un bel report che fotografa la ricchezza delle famiglie italiane.
Le famiglie italiane sono apparentemente ricche perché hanno una ricchezza che nel 2021 ha raggiunto circa 10.422 miliardi di Euro.
Una cifra apparentemente enorme che corrisponde a 176.000 Euro pro capite.
Insomma niente male.
Se si approfondisce il dato si scopre però facilmente che non c’è molto da rallegrarsi.
Le famiglie italiane sono si mediamente ricche, ma la loro ricchezza non è cresciuta negli ultimi anni.
Se pensate che nel 2005 la ricchezza era pari a poco meno di 9.000 Miliardi di Euro c’è qualcosa che non torna.
In 18 anni una crescita del 15% non rallegrerebbe nessun investitore, soprattutto considerando la crescita dei mercati di questi anni e l’inflazione di questo periodo.
Insomma una disfatta dovuta al fatto che la ricchezza degli Italiani è per circa il 50% immobilizzata in case i cui valori non crescono da anni e che nella gran parte generano spese e non redditi.
In aggiunta, considerando che gran parte della ricchezza finanziaria è impiegata come liquidità (1.626 Miliardi) che per natura ha un rendimento quasi nullo, che gli investimenti assicurativi (1.200 Miliardi) hanno un ruolo importante insieme ai Fondi Comuni (767 Milioni) mentre l’azionario è limitato a 1.200 Miliardi si capisce perché le crescite sono così contenute.
Gli Italiani investono in asset a crescita nulla o molto lenta in cui i costi di intermediazione e la tassazione rischiano di annullare il rendimento.
Ma con 176.000 Euro di patrimonio ci si può definire ricchi?
Premettiamo che stiamo parlando di ricchezza media e quindi non tutti arriveranno mai a questa cifra mentre molti ci arriveranno in anni e anni di lavoro.
In questo articolo
Ma quando ci possiamo definire ricchi?
Esiste una cifra universalmente riconosciuta oltre la quale si può essere considerati ricchi?
In realtà tale cifra non esiste, è estremamente soggettiva e dipende dal luogo in cui si vive.
Anche se il mondo è sempre più globalizzato non è lo stesso avere 1 milione di Euro in Italia o avere tale cifra in Brasile.
Non esiste una misura univoca nemmeno all’interno dello stesso Paese.
A Milano con 1 milione si può comprare un immobile in zona semi-centrale nemmeno troppo grande…
A Mosso, un piccolo comune della provincia di Biella, comprare casa costa solo 365,86/mq.
Esistono degli studi internazionali che definiscono quanto serve per essere ricchi in ogni Paese.
Secondo uno studio del network immobiliare Frank Knight, per rientrare nell’1% degli italiani più ricchi, servono circa 1,2 Milioni di Euro (in Svizzera servono 5 Milioni).
E se non lo sapeste sono circa 2,2 Milioni gli Italiani che hanno un patrimonio superiore al milione di dollari.
Tuttavia non penso che oggi in Italia con 1 Milione di Euro ci si possa considerare davvero ricchi, soprattutto quando questa cifra è investita in immobili e liquidità e se si vive in una grande città.
Esiste però, a mio avviso, una misura della ricchezza che prescinde dalla quantità e dipende invece dal proprio stile di vita.
Se grazie alle rendite del tuo patrimonio riesci a generare un reddito superiore alle tue spese allora puoi considerarti ricco.
Se grazie alle tue rendite riesci a fare tutto ciò che rende la tua vita ricca, senza rinunce significative, allora puoi considerarti davvero ricco.
Convenzionalmente moltiplica il tuo patrimonio per il 3/4% e vedi che cifra ottieni.
Ovviamente tralascia il tuo patrimonio immobiliare perché quello nella maggior parte dei casi non rende nulla…
Ecco, se anche tu sei lontano dalla cifra che attualmente utilizzi per vivere, sei ancora povero.
O meglio devi generare sempre nuove entrate, rischiando ogni giorno di vedere la tua posizione mutata.
Vediamo quindi le motivazioni principali per cui non siamo tutti ricchi.
#1 Sei nato povero
Diventare ricchi, anche quando guadagni tanto, non è affatto facile.
Infatti, per accumulare un patrimonio rilevante, bisogna spendere meno di quanto si guadagna per un lungo periodo di tempo.
Ma spendere soldi è probabilmente una delle cose più semplici che si possano fare.
Ovviamente essere nati in una famiglia ricca può aiutare molto.
Quindi una delle ragioni principali per cui probabilmente sei povero è quella di non aver ereditato o ricevuto grandi fortune.
Ovviamente esistono anche tantissime persone che, per quanto nate in famiglie ricche, riescono a disperdere patrimoni importanti.
Ci sono anche molti casi in cui si ereditano grandi patrimoni solo in tarda età.
Anche in questo caso resterai povero per gran parte della tua vita, per poi magari scoprirti ricco in tarda età.
Meglio di nulla, ma ricordati sempre, se sei un genitore e stai aspettando la tua morte per lasciare tutto agli eredi, che l’obiettivo è quello di Morire con Zero.
Un certo tipo di esperienze non possono essere vissute a tutte l’età, non esitare quindi a lasciare i tuoi soldi ai tuoi eredi quando sei ancora in vita.
Se li hai educati in maniera corretta saranno i migliori custodi del tuo patrimonio.
#2 Non guadagni abbastanza
Il reddito incide sulla ricchezza percepita, ma non è un indicatore reale di ricchezza.
Guadagnare tanto permette di accedere ad oggetti ed esperienze che solo una porzione ridotta della popolazione si può permettere.
Ma ricordati sempre che andare a mangiare in un ristorante stellato, fare un viaggio in business class o in un posto remoto del mondo non ti rendono una persona ricca.
Stai semplicemente spendendo quanto guadagni.
Sicuramente però il reddito è una condizione che può accelerare o facilitare la ricchezza.
E c’è un’ottima news emersa da un recente studio effettuato in Svezia: non c’è correlazione tra intelligenza e reddito.
Tutti coloro che sono nella fascia dell’1% di coloro che guadagnano di più non hanno abilità cognitive superiori alla media.
E’ sempre importante ricordarsi che per guadagnare di più non serve essere dei fenomeni o delle persone straordinarie, ma bastano normali abilità.
Quindi se oggi il tuo reddito non ti permette di risparmiare quanto necessario per incrementare i tuoi risparmi, non ti resta che impegnarti per aumentarlo.
Formati, acquisisci abilità e capacità di vendita, impara a parlare e a gestire lo stress, viaggia e osserva le persone che hanno successo.
Ovviamente da ultimo negozia il tuo stipendio o alza i prezzi dei tuoi prodotti/servizi.
#3 Non risparmi abbastanza
Sicuramente nell’accumulo di un patrimonio l’aspetto che incide di più è il risparmio.
Leggo sempre con grande ammirazione chi racconta di riuscire a risparmiare percentuali importanti del proprio reddito.
C’è chi arriva al 50/70% di quanto guadagnato, riducendo al minimo le proprie spese.
Devo dire che in questi casi c’è un aspetto di rinuncia che non mi è congeniale perché impone di rinunciare (spesso) a troppe esperienze.
Non voglio vivere in estrema povertà oggi per vivere serenamente domani, anche se questo accelererebbe di molto il percorso.
Ovviamente risparmiare cifre importanti è più semplice quando si guadagna tanto, ma è evidente che non è sempre così.
Troppo spesso ci sono persone che non risparmiano nulla.
Direi che senza esagerare la classica regola di un risparmio di almeno il 20/30% di quanto incassato mensilmente è sempre un ottimo risultato.
Se vuoi essere ricco e accumulare cifre importanti il risparmio è sempre l’aspetto principale su cui concentrarti.
Negozia su tutte le spese, elimina quelle superflue, cerca di comprendere se spendere di più oggi possa portarti a un risparmio o a un maggior reddito domani.
Concentrati sempre in prima battuta, in una logica 80/20 sulle spese più importanti.
Guarda alla casa, al costo della mobilità, all‘alimentazione.
Elimina tutto ciò che non usi e ripeti almeno una volta all’anno questo esercizio con l’obiettivo di effettuare qualche piccolo miglioramento costante.
Piano piano il tuo patrimonio crescerà.
#4 Non investi correttamente
Uno dei motivi per cui tante persone non sono ricche è legato a come investono i propri soldi.
La ricchezza degli italiani è in gran parte concentrata su asset improduttivi o addirittura che generano uscite.
Comprare immobili come investimento per poi lasciarli sfitti o incappare in inquilini morosi non è infrequente.
Sperare in una rivalutazione dell’immobiliare spesso resta una vana speranza.
Mantenere ampie liquidità sui conti perché non si sa come investire o perché non si vogliono correre rischi non è una scelta saggia.
Ci sono persone ricchissime che dilapidano il proprio patrimonio giornalmente.
Purtroppo anche investire è teoricamente facile, ma non è alla portata di tutti.
Include capacità tecniche e doti psicologiche che hanno eguale importanza.
Molti si affidano a professionisti i cui servizi impattano sul costo e quindi direttamente sul rendimento finale.
Senza dimenticare che gli interessi di questi soggetti non sempre sono allineati con quelli dell’investitore.
Investire richiede un minimo di applicazione e di comprensione dei mercati e dei prodotti che vengono acquistati.
Richiede poi sangue freddo e la capacità di rimandare l’appagamento al domani senza pretendere tutto subito.
Insomma è qualcosa che richiede formazione, costanza e applicazione, ma tranquillo non è affatto difficile e non richiede un QI superiore alla media.
#5 Non hai pazienza
E veniamo all’ultimo motivo per cui non siamo tutti ricchi, pur guadagnando e disponendo di un certo patrimonio.

Il miglior alleato, ma anche giudice che abbiamo per diventare ricchi è il tempo.
Mi piace molto l’idea della pubblicità della casa di orologi Patek Philippe il cui motto è:
You never actually own a Patek Philippe, you merely look after it for the next generation.
Non so se sia vero per un Patek, ma è sicuramente vero per il nostro patrimonio.
Abbiamo diverse vite per diventare ricchi, quella dei nostri padri, la nostra e almeno quella dei nostri figli.
La ricchezza non è qualcosa che arriva sempre nel momento giusto, ma cresce silenziosamente e automaticamente se imposti correttamente la tua gestione finanziaria.
Se inizi presto a risparmiare e investire in asset produttivi, il tuo patrimonio crescerà lentamente ed inesorabilmente.
Se trasmetti questi valori a chi ti sta vicino, il tuo patrimonio familiare crescerà e non andrà disperso.
Negli anni la tua ricchezza crescerà forse fino al punto in cui ti potrai considerare ricco.
Raggiungerai almeno il punto in cui rientrerai nel famoso 1% delle persone più ricche.
Del resto basta poco più di 1 Milione di Euro.
Saremo tutti ricchi solo se.
In passato ho provato a fare mie e leggere le ricette della ricchezza di personaggi famosi.
Ho preso tanti spunti e arricchito le mie riflessioni che oggi mi pongono in uno stato di estrema tranquillità sul tema.
Non mi considero ricco, ma vedo il mio patrimonio crescere in maniera sostenibile costantemente e automaticamente.
Trasmetto un’educazione finanziaria ai miei figli e a chi mi sta intorno.
Ho una vita ricca e coltivo nuovi interessi.
So che sono sulla strada verso la ricchezza e cerco di fare tutto ciò che mi piace.
Cerco di liberarmi piano piano da vincoli e condizionamenti.
Mi sto impegnando nell’investire in autonomia e sempre più consapevolmente.
E’ un percorso di maturazione continua che mi porta ogni giorno, ogni mese a vedere la mia ricchezza crescere.
La strada verso la ricchezza che percorro è lenta, ma è abbastanza dritta.
Penso che ognuno debba disegnare la propria.
Sicuramente esiste anche la famosa Autostrada per la Ricchezza, che come tutti percorsi accelerati espone a maggiori rischi.
Vale sempre la pena ricercarla nella consapevolezza che potrebbe andare male e che esiste un metodo invece alla portata di tutti.
Sopratutto vale la pena porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli se questo ci fa star bene.
Fammi sapere cosa ne pensi e a che punto sei del tuo percorso.
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Gentile Signore XY,
ha scritto veramente molti argomenti veri e anche inconfutabili sul come investire, sul come aumentare il proprio patrimonio e su come risparmiare. Ha sicuramente sul dire che è importante iniziare a risparmiare da giovani, ma per esempio nel mio caso che ho iniziato presto a risparmiare perché avevo dei buoni stipendi all’estero, ma al contempo non ho avuto profitti egregi perché mi sono fidato dei consigli del solito impiegato di banca che ti suggerisce d’investire su investimenti calmi ma sicuri perciò poco profittevoli gestiti dalla banca stessa o da altre banche collegate. Ovviamente se avessi investito tutti i soldi che ho avuto in investimenti rampanti sicuramente ero ricco con goduria……….invece non è così. Oppure se avessi affidato i miei soldi a Istituzioni tipo Moneyfarm o simili sicuramente i profitti nel tempo erano notevoli. Oppure almeno avere il coraggio di rischiare. Se sa a chi affidarmi a fare lo scatto finale ……. me lo dica, ma tenga presente che 68 anni. Saluti.
Buongiorno Giuseppe le direi che a 68 anni non deve pensare allo scatto finale ma a proteggere il suo patrimonio e a crearsi un’integrazione alla pensione.
Il suo obiettivo può essere in alternativa quello di godersi questi anni oppure preservare il suo patrimonio per le generazioni future iniziando anche a distribuirlo ai figli(se ne ha). Se ha ancora reddito da lavoro versi almeno 5000 nel fondo pensione se ne ha uno, visto il vantaggio fiscale. Per gli investimenti io personalmente privilegerei il basso rischio e magari qualche titolo/ETF che genera un po’ di dividendi. E’ anche un buon momento per investire nell’obbligazionario. In ogni caso continui a leggermi e a portare il suo prezioso contributo.
Gentile Signore,
scusi la mia ignoranza, ma non capisco cosa intende per reddito da lavoro??? Ricevo mensilmente la pensione + 500 eu. di accompagno per la mia grave disabilità dovuta a un devastante incidente di 14 anni fa. Su quale piattaforma porrebbe i suoi denari per fare investimenti??? Grazie e saluti