Uno degli aspetti che mi ha portato a cercare di razionalizzare la gestione delle mie finanze – oltre alla speranza di diventare ricco – è quello di riuscire a costituire un fondo di emergenza.
Cosa è un fondo di emergenza?
Un fondo di emergenza è un ammontare di denaro a cui sia facile accedere e che serva in caso di
emergenza. Esso non servirà quindi per comprare un’auto nuova, per comprare il nuovo arredamento e non verrà investito in attività rischiose o difficilmente smobilizzabili nel breve termine.
Perché creare un fondo di emergenza?
Ritengo che tale strumento sia indispensabile in una gestione oculata del proprio patrimonio poiché altrimenti si rischia in emergenza di dover ricorrere, nella migliore della ipotesi, al prestito bancario che solitamente prevede tassi piuttosto alti. Per tutti è brutto immaginarlo, ma è sempre presente la possibilità di perdere il lavoro, di avere qualche spesa improvvisa, di ricevere qualche multa di importo elevato.
Qual è la giusta dimensione di un fondo d’emergenza? A questa domanda è un po’ difficile rispondere in maniera assoluta e ogni persona/famiglia può dare una sua risposta. Sulla base delle mie spese insopprimibili, della mia età, della mia base di partenza penso che il mio obiettivo sia costituire in tempi brevi un fondo di Eur 5.000 con cui far fronte a spese improvvise e necessarie.
Come costituirlo?
Esso verrà costituito grazie a versamenti mensili di Eur 200 (tempo di costituzione 25 mesi) su un conto deposito da me già aperto. Tale conto non verrà utilizzato per nessun’altra ragione che non sia urgente, necessaria, improrogabile e non finanziabile grazie alle risorse ordinarie. Il rendimento sul conto ovviamente sarà un aspetto positivo e sarà condizione importante nella scelta del corretto conto da utilizzare. Vista la natura del conto è possibile che deciderò una volta raggiunta una soglia minima (Eur 1000) che possa essere conveniente investire in pronti contro termine/time deposit.
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