In questi giorni, con una certa facilità e un po’ di fortuna, ho chiuso (da solo) un affare che per la mia azienda vale circa 60.000 Euro. Due telefonate, qualche scambio di email, un po’ di batti e ribatti ed ecco un bel bonifico e i ringraziamenti da parte del cliente. Nuovo affare facile facile e con un buon rendimento, ma soprattutto completamente costruito da zero. E’ vero, ha contato molto la fortuna, come per quei 100K portati a ottobre che si sono aggiunti ai 50K guadagnati a marzo dello scorso anno e poi incrementatisi durante l’anno. Ma tutto questo non ha cambiato la mia posizione, non mi ha portato un solo Euro in tasca. Almeno lavorativamente parlando, la mia posizione è sempre ancorata più al fotti(mi) che al fottiti. Ma non può rimanere per sempre così!

Ma di cosa stai parlando Giovanni? cosa è tutta questa volgarità?
Si ha ragione le parole non sono delle migliori ma rendono, secondo me, l’idea.
Fanno capire che raramente , per quanto possiamo impegnarci e lavorare duro, possiamo dettare noi le regole, decidere cosa fare e prenderci quello che meritiamo.
Rispetto ai clienti, al mercato, ai superiori, alla famiglia spesso resteremo nella posizione del fottimi.
Sempre pronti ad accettare una promozione come una elargizione, una richiesta di un cliente come un ordine imperativo e un desiderio dei figli come qualcosa a cui rispondere nell’immediato.
Ti è mai capitato di sentirti così?
Se ci pensi, probabilmente in più momenti della giornata.
E spesso non è nemmeno una questione di quanto soldi hai in banca.
Molti grandi imprenditori con patrimoni netti inestimabili sentono forte la responsabilità delle famiglie a cui danno impiego, delle comunità in cui sono insediate le loro imprese.
E ogni tanto qualcuno infatti molla e si gode la libertà.
Perché tutto ruota sempre intorno alla più grande aspirazione della vita.
Avere il pieno controllo del proprio tempo e raggiungere la libertà, che poi non è solo quella finanziaria.
La libertà finanziaria è parte di un più ampio concetto di libertà.
Tutto gioca nel passare dalla posizione del FOTTIMI a quella del FOTTITI.
Ma come si fa?
Onestamente penso non sia facile e forse non è nemmeno raggiungibile al 100%.
Vediamo però alcune semplici regole per passare da uno stato all’altro.
In questo articolo
#1 – Essere il migliore in quello che fai
In ogni ambito della tua vita, più sei bravo più sei libero.
Quante volte si perdona a dei top performer un po’ di sregolatezza.
Nella mia vita professionale ho visto passare sopra a un po’ di tutto.
E’ in perenne ritardo, ma è bravo.
Non è un buon capo, ma fa dei risultati esagerati.
Ho visto transigere anche su correttezza e comportamenti personali non proprio leciti, ma questa non è la normalità.
In ogni caso più sei bravo, più sarai tu la persona di cui l’azienda o in genere gli altri hanno bisogno per raggiungere gli obiettivi.
E il tuo potere negoziale aumenterà a dismisura.
Questo perché il costo di perderti sarà sempre enorme.
Più sei bravo, più saranno gli altri a parlare di te e a venirti a cercare.
#2 – Dare un tempo e un limite alle attività
Quando osservo le persone che raggiungono risultati migliori e sembrano più soddisfatte, non vedo persone che lavorano sempre senza sosta.
Osservo persone determinate e focalizzate.
Questo perché più tempo dedichi ad una determinata attività, più ne sei schiavo e perdi anche il controllo di ciò che davvero importa.
Se vuoi davvero passare nella posizione del fottiti, devi cercare di limitare le ore che dedichi ad ogni attività.
Devi iniziare a ragionare in un’ottica 80/20 e focalizzarti sugli obiettivi e i risultati che vuoi raggiungere.
E sai cosa?
Avendo meno tempo a disposizione probabilmente ti organizzerai meglio e riuscirai ad avere maggiore soddisfazione in ciò che fai.
Ti è mai capitato di avere un’intera giornata o un weekend per fare qualcosa e girare intorno al problema senza risolvere nulla fino all’ultimo minuto.
Si chiama legge di Parkinson e dice che Il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo disponibile.
Lo smart working per molti è una gabbia dorata in cui lavorare senza sosta eliminando tutti i confini tra vita privata e lavorativa.
E non aumenta sempre la produttività.
Per lavorare meglio e soprattutto non diventare dipendenti dal lavoro bisogna darsi degli orari e tendenzialmente cercare di lavorare sempre meno.
#3 – Contare sugli altri
Troppo spesso ci sentiamo obbligati a svolgere in prima persona ogni attività.
Ci sentiamo sopraffatti da tutto però non contiamo sul fatto di poter delegare, farci aiutare, condividere.
L’unione può fare la forza e poter contare su di un gruppo può essere la chiave per sentirsi meno schiacciati e aumentare la nostra capacità di affrontare e risolvere i problemi.
Avere un network di amicizie e persone con cui confrontarsi aiuta a trovare soluzioni, idee ma anche nuovi spunti per aumentare la nostra libertà decisionale e capacità di prendere decisioni autonomamente.
#4 – Comprendere il valore del tempo
Il tempo scorre inesorabile, ma è molto lento.
Le situazioni cambiano, si evolvono e i rapporti possono rovesciarsi.
Non è detto che la tua posizione attuale in cui dipendi totalmente da una persona o da un lavoro debba essere per sempre tale.
Non puoi però pretendere di cambiarla istantaneamente.
Il tempo è un fedele alleato ma devi saperlo gestire e devi esercitare con attenzione la pazienza.
Una piccola azione svolta e ripetuta ogni giorno ha una forza enormemente superiore ad un’azione singola per quanto dirompente.
#5 – Avere una situazione finanziaria sotto controllo
Dipendere dai soldi è una delle peggiori situazioni in cui trovarsi.
E non capita solo a chi non ha soldi.
Capita anche a chi ha una situazione apparentemente florida e ha entrate o patrimoni importanti.
La paura di perdere tutto o la brama di vedere il proprio patrimonio crescere esponenzialmente ci mette in una posizione di sottomissione e di dipendenza dal denaro.
L’ossessione per il denaro è qualcosa che colpisce indistintamente tutti.
Non è ovviamente affatto positiva.
L’automazione, a mio avviso, risolve la gran parte dei problemi con il denaro, liberando tempo ed energie da destinare ad altre attività.
Vedo gente senza patrimoni interrogarsi su temi assolutamente irrilevanti.
Osservo persone apparentemente ricche inseguire oggetti materiali diventandone dipendente.
Vedo gente senza grandi patrimoni condurre invece un’esistenza serena.
Forse perché hanno semplicemente un piano.
Io ovviamente sono interessato all’argomento denaro, ma cerco di collegare il mio desiderio di vedere il mio patrimonio crescere con quello di raggiungere i miei obiettivi.
Cerco di utilizzare il denaro per liberare tempo e condurre una vita migliore delegando attività e inseguendo ciò che amo fare.
L’indipendenza Finanziaria può renderti libero dal lavoro, ma una vita senza alcuna attività non penso possa rappresentare l’obiettivo di nessuno.
L’obiettivo può essere quello dell’intenzionalità, quello di fare ciò che vuoi quando vuoi con chi vuoi, ma è qualcosa che non puoi improvvisare dall’oggi al domani, devi costruire parallelamente alla crescita del tuo patrimonio.
Se non ti costruisci una vita libera e piena di interessi, il solo tempo e gli interessi mensili non ti restituiranno una vita libera e felice.
Non penso che possa essere un obiettivo trascorrere una vita sul divano circondato da persone che non apprezzi.
Il denaro ti può aiutare a essere più sicuro e libero mentalmente nel fare le scelte che ti avvicinano a una maggiore libertà.
Ma è solo una parte dell’equazione.
Non fotterti da solo!
Spesso ci mettiamo da soli in posizioni difficili da cui non sappiamo liberarci.
Ascoltiamo il nostro EGO, che è un alleato quasi sempre tremendo.
Accettiamo un lavoro solo perché è prestigioso.
Compiamo tante cose solo per senso del dovere.
Diamo peso a persone che non hanno alcun ruolo nella nostra vita.
Ci curiamo dei giudizi e delle critiche e non siamo in grado di separare quelle costruttive da quelle gratuite.
Diamo peso a persone che non hanno più competenza, ma solo più arroganza di noi.
Se vuoi passare dalla posizione del fottimi a quella del fottiti devi cercare di esaminare ogni tua azione e capire se puoi svolgerla con maggiore libertà.
Devi soprattutto evitare di farti del male da solo facendoti costringere a fare qualcosa di cui non senti il bisogno.
Sembra facile, ma è un esercizio quotidiano e continuo in cui anche io mi impegno quotidianamente.
Conclusioni
Puoi chiudere il deal dell’anno, essere un padre perfetto, avere una famiglia da mulino bianco e un conto in banca milionario ma la tua posizione oscillerà sempre tra quella del fottimi e quella del fottiti.
Starà a te cercare di spostare gradualmente la lancetta tra i due stati rendendoti un po’ più libero, eliminando almeno i condizionamenti non necessari e che ti fanno stare peggio.
Scoprirai in molti casi che non è così difficile e che una sana gestione finanziaria e una buona programmazione e analisi possono permetterti di goderti il tempo e quello che hai.
La tua serenità e la tua felicità dipende non dall’indipendenza finanziaria ma da quanto tempo riuscirai a fare qualcosa che ti piace e che dà valore alle tue giornate.
Insomma, come in tutto, sta a te sostituire la penultima lettera della parola fottimi con una bella t e sprigionare l’energia che deriva dal fare quanto desideri senza vincoli.
FOTTITI.
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