Quando si chiude un anno è bello interrogarsi sui 365 giorni trascorsi. Per molti è un’occasione per stilare una serie di buoni propositi, per altri diventa un momento di analisi profonda. Per me è almeno la scusa per scrivere un post, ma sempre di più è un momento di riflessione e crescita. Il 2022 mi ha regalato una nuova consapevolezza, anche se non è andato evidentemente tutto come avrei voluto.

Se avessi tenuto fede ai buoni propositi scritti negli anni, avrei raggiunto grandi traguardi e forse oggi sarei una persona migliore.
Tuttavia non mi lamento e so che la cosa che più mi aiuta nella mia vita è proprio scrivere e utilizzare la scrittura per mettere in ordine i pensieri.
Se leggi questo blog sai che il 2022 è stato per me l’anno in cui il mio patrimonio è stato maggiormente intaccato.
Complice la discesa della borsa, lo scandalo di FTX e il conseguente collasso di BlockFi, oggi sono più povero di un anno fa.
Lo scorso anno il mio file excel segnava a fine anno circa 26.000 Euro di criptovalute, oggi a quella voce l’importo è semplicemente zero.
Ci ho riflettuto molto e penso che sia stato un evento che mi dovevo aspettare e che deve aiutarmi a focalizzarmi maggiormente sui miei obiettivi.
Ma andiamo con ordine.
In questo articolo
Come è andato il 2022?
Lavoro
Il 2022 è stato un anno di transizione e di duro lavoro.
Quando dico duro, intendo davvero intenso e quasi asfissiante.
Non so se ti è mai capitato di lavorare per un periodo prolungato più di 10 ore al giorno, saltando la pausa pranzo, incollato davanti al monitor.
Immagina di svegliarti alle 6 e andare a letto alle 11.00 non facendo nient’altro che lavorare e magari farlo per tre o quattro mesi.
Non è una situazione a cui ho mai ambito e che annienta qualunque persona.
Onestamente per quanto mi piaccia il mio lavoro e anche lavorare in senso lato, non penso che questo sia quello che ho mai sognato.
Sopratutto oggi in un’età matura penso che ognuno dovrebbe rallentare e rispettare maggiormente il proprio intelletto e ciò che ama.
Lavorare tanto per sopperire alla disorganizzazione ovviamente non può prescindere dal lavorare anche piuttosto male.
Sicuramente nel 2023 non posso permettermi di ripetere quest’esperienza perché da essa ne è derivata una mia assenza totale nel mondo della mia famiglia e delle persone a cui voglio bene.
Se lavori senza sosta e non ti fermi mai a pensare alla fine avrai collezionato errori, passi falsi, vittime e feriti.
Purtroppo penso che il 2022 sia stato il mio anno peggiore di sempre al lavoro.
I numeri rappresenteranno una realtà completamente diversa e forse arriverà anche qualche promozione e bonus, ma alla fine i numeri nel breve non hanno (a mio avviso) un grande significato.
Sfrutterò i primi giorni dell’anno per pensare a come gestire meglio il mio tempo e le mie energie.
Non escludo cambi radicali anche se oggi non li ho pianificati.
Attività online
Mi piace creare contenuti online e vorrei fare sempre molto di più di quanto faccio.
Vorrei e dovrei alzare anche il livello qualitativo della mia produzione, ma devo dire che in questo ambito sono moderatamente soddisfatto.
Ogni nuovo articolo e video è un piccolo contributo che do a te che leggi, ma soprattutto a me stesso.
Grazie all’attività sul blog e su YouTube ho conosciuto tantissima gente interessante.
Non saprei chi ringraziare per dove sono arrivato, ma l’elenco non potrebbe mai essere breve.
Parrà retorico, ma ringrazio soprattutto te che mi sostieni e che leggi o guardi quanto realizzo.
E’ comunque un investimento di tempo e anche se non raggiungo grandi numeri (almeno su YT) sono comunque lieto per tutti coloro che mi scrivono e che non mi fanno mai mancare i loro commenti.
Unica pecca del 2022 è quella di aver rallentato nelle interviste di Una Birretta con.
Non è facile trovare nuovi ospiti sempre stimolanti, ma questa non può essere una scusa.
Nel 2023 ti prometto nuovi episodi, idealmente il doppio di quelli realizzati quest’anno.
Sicuramente ne nasceranno nuovi stimoli e confronti interessanti.
Ne nascerà anche qualche amicizia e tanti scambi di opinioni.
Un ulteriore aspetto di cui dovrò curarmi è la monetizzazione della mia attività perché prima o poi sarà necessario anche dare un senso economico a tutto quello che faccio.
Non ci ho mai fatto caso, ma alla fine non mi dispiacerebbe rendere la mia attività online un progetto sostenibile.
Anche per quest’obiettivo dovrò fermarmi a riflettere e capire cosa e come voglio farlo.
Troppo spesso mi fermo e guardo quanto fanno gli altri, ma raramente riesco a trasformare quest’osservazione in qualche azione utile sulla mia attività.
Soldi
Non mi mancano i soldi.
Ho uno stipendio medio (io lo considero tale), poche spese frivole e da sempre riesco a risparmiare.
Non ho però un patrimonio importante, escludendo la casa di proprietà.
Avere una casa di proprietà (ovviamente con un mutuo) significa avere un certo vincolo e non avere una grande flessibilità in caso di necessità.
Nel mio caso ho comprato nel 2015 un immobile a Milano quando i prezzi erano (relativamente) bassi, l’ho ristrutturato godendo dei benefici fiscali e ho fatto una surroga del mutuo fissando il tasso al 1,20%.
Insomma penso sia stato uno degli investimenti migliori della mia vita, soprattutto perché è una casa in cui la mia famiglia sta bene e che tutti amiamo.
Ovviamente questo non significa che non sia una fonte inesauribile di spese e che abbia alti costi di gestione.
Potrei vivere nell’hinterland milanese, spendendo la metà e abituando i miei figli a frequentare gente meno abbiente, limitando le loro aspettative.
Dovrei però accettare alcuni compromessi e non voglio farlo, almeno per ora.
Cerco quindi di vivere un equilibrio in tutto questo e devo dire che negli anni sono tornato ad essere sereno.
Sono però ossessionato dal costituire un Patrimonio Finanziario, che possa garantire domani a me e ai miei figli una vita più serena.
Purtroppo è necessario del tempo e soprattutto quando i mercati scendono è duro vedere una crescita molto lenta se non nulla.
In ogni caso mi impegno risparmiando almeno 1.000 Euro al mese, che investo in ETF principalmente azionari e nel mio Fondo Pensione.
Nel 2022 sono riuscito a mantenere i buoni propositi nonostante le difficoltà.
Ho continuato il mio PAC su Moneyfarm con 200 Euro al mese, investendo la restante parte sui Fondi Pensione e su un piccolo portafoglio in ETF costruito in autonomia su Fineco, utilizzando sempre la logica del PAC.
Oggi su Fineco compro ogni mese tre ETF, scelti senza una logica compiuta di portafoglio, e ho accumulato circa 13.000 Euro.
A questo portafoglio, attivo da circa 18 mesi, contribuisco ogni mese con almeno 500 Euro al mese (durante alcuni periodi dell’anno 1.000) che vengono investiti in tre ETF:
- Xtrackers MSCI Emerging Markets (60%)
- SPDR S&P Global Dividend Aristocrats UCITS ETF (20%)
- iShares Core MSCI World UCITS ETF USD (20%)
Non misuro l’andamento puntuale di questo portafoglio, ma, per quanto sia un investimento totalmente azionario, non ha performato male anche perché vede l’ETF sulle azioni da dividendo in controtendenza rispetto alla discesa dei mercati.
Questo ultimo ETF restituisce anche un piccolo dividendo trimestrale, che apprezzo e deve essere considerato nei rendimenti totali.
Non mi dispiacerebbe inserire nel portafoglio con una quota residuale un ETF obbligazionario sempre a distribuzione.
Mi piace ricevere un piccolo gettone ogni tanto, peraltro in costante crescita.
Su Moneyfarm ho invece circa 40.000 Euro investiti in tre portafogli, due dei miei figli con rischio 4/7 che alimento con 100 Euro mensili ciascuno e che dovrebbero idealmente pagargli il primo anno di Università e uno mio con rischio 7/7, senza una destinazione specifica.
Quest’anno tutti i portafogli sono andati piuttosto male e un conto molto approssimativo mi restituisce una perdita complessiva del 16%.
Ho una sensazione abbastanza contrastante verso Moneyfarm.
Da una parte è stato lo strumento che meglio mi ha aiutato a risparmiare in maniera automatica.
Dall’altra è sicuramente uno strumento caro, non è passivo e non è nemmeno efficiente fiscalmente.
Insomma lo tengo e lo alimento per pigrizia e lo consiglio ai molti che non hanno voglia e tempo di occuparsi delle proprie finanze.
Nel mio futuro vedo però crescere il mio portafoglio investito in autonomia.
Nel 2023 potrei avere 50.000 Euro extra da investire e vorrei investirle senza appesantirli di spese.
L’ obiettivo minimo che mi pongo è quindi raggiungere per il prossimo anno 100.000 Euro e per il mio 50-esimo compleanno un portafoglio di almeno 150.000 Euro.
Ovviamente non mi dispiacerebbe se i mercati e magari entrate più alte mi potessero aiutare a raggiungere invece una quota un po’ più alta, che realisticamente pongo intorno ai 200.000 Euro.
Non è una grande cifra in assoluto, ma sarà sicuramente bello vedere l’evoluzione e la crescita del mio portafoglio.
Mi piace peraltro pensare che nell’azione del risparmio continueranno i miei figli a cui sto iniziando a spiegare alcuni concetti base di finanza.
Saranno sicuramente avvantaggiati nella gestione finanziaria e forse dotati anche della prudenza che non mi ha contraddistinto nei primi anni di vita.
Non penso che il 2023, almeno la prima parte, regalerà a chi investe sui mercati borsistici grandi soddisfazioni.
Potrebbe però essere un momento propizio per chi ha un po’ di capitale da investire e per chi ha un orizzonte di lungo periodo.
Ci saranno probabilmente occasioni sia nel mondo obbligazionario che in quello azionario.
Insomma se il 2022 ci ha reso tutti nell’immediato più poveri, non è detto che questo trend debba continuare nel 2023.
Tu sei pronto ad approfittarne?
Io devo dire che mentalmente sono maturato molto.
Automatizzare e disinteressarmi del rendimento immediato o dell’investimento del momento mi ha dato ottimi risultati.
Oggi nel mio portafoglio sono scomparsi tutta una serie di investimenti alternativi che invece occupavano in gran parte i miei pensieri come le crypto, il vino o il p2p lending.
Resta invece una buona percentuale del mio patrimonio allocata al Fondo Pensione, che oggi complessivamente (oltre al Fonte ho un piano su Moneyfarm e un PIP con AXA) conta circa 70.000 Euro con un’allocazione 60/40, che non ha dato ovviamente grandi risultati nel 2022.
Anche in questo caso conto di raggiungere almeno 100K entro i 50 anni (ah ecco se non lo sapessi ne ho 45).
A proposito di scelte sbagliate…
Nel 2022, in questo ambito, ho fatto una delle peggiori scelte possibili, cambiando comparto ad inizio anno, scegliendo un comparto con più alta esposizione azionaria (da un 20/80 a un 60/40)
Una scelta di cui pagherò le conseguenze per parecchi anni e che tuttavia non mi ha impedito di veder crescere comunque, grazie ai versamenti, l’ammontare del mio patrimonio investito nel Fondo Pensione.
Sommario sui Miei Soldi
In sintesi, chiudo il 2022 con 10.000 circa di patrimonio in meno.
Pensando che ho perso 26.000 Euro di crypto e che i mercati sono andati molto male probabilmente non è nemmeno un risultato così negativo.
Significa che sulla crescita del mio patrimonio incide ancora in maniera significativa la mia capacità di risparmio, che complessivamente tra Fondo Pensione e Investimenti supera i 20.000 Annuali.
Penso che passeranno ancora molti anni prima che i guadagni finanziari eccedano costantemente l’ammontare accantonato.
Dovrei arrivare almeno a 200.000 Euro, ma forse non sarebbero sufficienti perché conto comunque di aumentare le mie entrate non finanziarie nei prossimi anni.
Il prossimo anno mi potrei comunque avvicinare a questa cifra ed in ogni caso entrerò in una nuova dimensione delle mie finanze.
A quel punto un 10% di rendimento potrebbe davvero fare la differenza.
Anche i cali del mercato diventeranno molto critici.
Anche movimenti molto più contenuti incideranno in maniera ampia sul mio saldo complessivo.
E’ per questo motivo che l’obiettivo principe del 2022 diventa quello di studiare come allocare meglio il mio portafoglio e comprendere il rischio a cui sono esposto.
Alla costruzione di un portafoglio d’investimento dedicherò quindi i miei approfondimenti dei primi mesi dell’anno.
Sono certo che sarà un momento importante e utile di crescita per dare un maggior senso ai miei sforzi.
E quindi sarai multimilionario nel 2023
Se hai letto fino a qui, ti starai chiedendo perché un titolo così fuori tema.
Non saprei, ma alla fine online viene premiato molto chi grida e la spara grossa.
Anche nel 2023 mi dovrò concentrare ahimè ancora nel creare ricchezza, cercando di aumentare le mie entrate.
Anche quest’anno il mio patrimonio potrà crescere grazie allo stipendio e a qualche guadagno extra, indipendentemente dall’andamento dei mercati.
Vista anche l’inflazione, sarà ancora più importante aumentare le entrate per evitare di dover ridurre le spese.
Non sono certo che le aziende vorranno aumentare il costo del lavoro, ma per quanto se ne parli troppo poco alla fine questo resta un nodo chiave su cui tutti ci dovremmo concentrare.
E’ sempre difficile generare entrate extra da attività collaterali ed è per questo che il mio consiglio è sempre quello di investire sul proprio lavoro e/o sulle competenze che davvero ci contraddistinguono.
E penso che focalizzandomi su questo obiettivo potrò portare a casa qualcosa nel 2023 nella negoziazione individuale del mio stipendio.
Unitamente a una razionalizzazione ulteriore dei miei investimenti, riuscirò quindi a farmi trovare pronto alla crescita del patrimonio inevitabile nei prossimi 4/5 anni e anche necessaria, vista l’età che avanza.
Vediamo cosa accadrà e non mancherò di aggiornarti, nella speranza anche di fare qualche bel viaggio nel nuovo anno e di coltivare anche l’obiettivo della salute, che ha già accompagnato l’anno appena trascorso.
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