Ogni tanto rimpiango il 2020/2021. Un biennio in cui il mondo intorno a noi sembrava crollare, ma in cui sentivamo di essere immersi in una grande collettività. In quegli anni abbiamo riscoperto il potere di una vita più semplice e delle relazioni più profonde, magari dimenticate per anni. Ma qui noi parliamo di Soldi. E il periodo della pandemia è stato anche un momento in cui bene o male, anche grazie agli aiuti degli Stati, l’economia ha continuato, (quasi per tutti) a fluire permettendo un grande accumulo di ricchezza. Del resto era difficile spendere se non online. E quindi?

Quando penso a quei mesi del 2020 penso agli aperitivi sul balcone di casa, alle call su zoom con gente che non vedevo da anni e a quanto eravamo preoccupati per i nostri cari.
Ma oggi cosa è successo?
Siamo tornati alla vita di prima con solo un maggiore senso di urgenza di spendere, viaggiare e mangiare fuori.
Nuovamente non abbiamo più tempo per nulla e il focus su noi stessi e sui nostri obiettivi è venuto meno.
Ma soprattutto, complice l’inflazione, sono aumentate le spese in maniera sconsiderata.
E ovviamente gli stipendi sono rimasti uguali a quelli di 3 anni fa, almeno nel mio caso.
E quindi? Siamo tornati alla situazione pre-pandemia e solo chi ha i conti in ordine riesce a non arrancare.
Tutti gli altri si lamentano per il caro-affiti, per la spesa o per le bollette.
Oppure si indebitano per permettersi uno stile di vita che non possono sostenere.
Viviamo in un Paese in cui la ricchezza è ancora enorme e in cui esiste, sopratutto grazie ai nostri genitori, una classe media ancora molto ampia.
Tuttavia è nostro obbligo preservare e accrescere questa ricchezza.
Per farlo non conosco niente di meglio della Finanza Personale.
Ma la Finanza Personale non può diventare lo scopo della tua vita.
O meglio va bene costruirsi uno spreadsheet, ma ricordati (Giovanni) che la vita è fuori da un file excel.
Però a noi piacciono le simulazioni e i calcoli.
Ma alla fine ci affezioniamo troppo ai soldi senza utilizzarli (sempre) per costruire ricordi ed esperienze.
Quando saremo vecchi temo che non ci lamenteremo per quell’ETF con un TER elevato, ma piuttosto avremo qualche rimpianto per quel viaggio rinviato o mai fatto.
E quindi sempre di più mi sto imponendo di pensare a costruire esperienze e avventure che valgano.
Forse sono un po’ influenzato dalla lettura del libro The Comfort Crisis un libro di Michael Ester che parla di avventure estreme per ritrovare se stessi.
Sto facendo fatica a completarlo, ma è sicuramente d’ispirazione.
Ma veniamo ai conti del mese di Aprile che comunque servono per finanziare i miei sogni.
In questo articolo
Il mio patrimonio ad Aprile 2023
Non voglio tediarti ogni mese con tutto il resoconto dei miei soldi.
Lo trovo abbastanza noioso anche se ovviamente ogni mese guardo i miei conti.
Al massimo una volta all’anno posso raccontarti come vanno le cose in generale, ma mensilmente ti racconterò solo le novità.
E alla fine succede sempre qualcosa.
Innanzitutto sto testando una piattaforma che aiuta nella gestione delle proprie Finanze.
Finance Drip
Si chiama Finance Drip e offre vari servizi sia nella versione gratuita che in quella a pagamento.
In quella gratuita offre la possibilità di fare backtest e analisi su un proprio portafoglio di investimenti.

E’ molto interessante perché permette di importare un proprio portafoglio in maniera semplice dai principali operatori (i.e. De Giro, Fineco, Wibida, Directa, Sella, Just ETF) capire in maniera immediata a quale rischi è esposto il nostro portafoglio, verso quale valuta, azienda e Stato siamo esposti.
In quella a pagamento offre alcuni servizi utili.
Ad esempio permette di costruire un prospetto di entrate e uscite monitorando e importando le transazioni contemporaneamente da più conti.
Quello che più mi piace è il concetto di automazione.
Infatti le transazioni vengono aggiornate giornalmente in automatico e quelle simili vengono categorizzate automaticamente, una volta pre-assegnata la categoria.
Infine (questa è la feature più interessante) permette di visionare ed eventualmente copiare dei portafogli modello con diversi profili di rischio.
Potrebbe essere una buona alternativa a Moneyfarm o all’investimento in totale autonomia anche perché offre seminari e newsletter informative sull’andamento dei mercati e delle diverse asset class.
Quasi sicuramente ne farò una recensione dettagliata, ma nell’attesa non mi dispiacerebbe ricevere il tuo parere sulla piattaforma.
Registrati qui e fammi sapere cosa ne pensi.
Piano Pensione
Ad aprile lato pensione integrativa ho finalmente annullato il mio PIP con AXA.
Devo ancora trasferire i soldi su un’altra forma pensionistica integrativa, ma almeno ho iniziato ad annullare i versamenti periodici.
Sono almeno 5 anni (non scherzo) che vorrei chiudere questo piano, ma alla fine vista la cifra mensile contenuta e l’importo di quanto accumulato mi sono sempre dimenticato di farlo.
Ho ricevuto la comunicazione periodica agli iscritti per il 2022 e ho pensato che fosse arrivato il momento di chiudere questa triste storia.
Ormai ho circa 10.000 Euro investiti e un costo del 2,070% annuo a cui si aggiunge una trattenuta di 3,50 Euro su ogni nuovo versamento significa sostenere un costo di circa 250 Euro all’anno a fronte di un rendimento dello 0,270%…
Non voglio utilizzare termini non eleganti, ma il costo di uno strumento del genere è quantomeno ingiustificato.
Eppure c’è molta gente che ancora sottoscrive questi strumenti.
Se hai un PIP che ti hanno venduto con l’idea di accumulare una bella cifra, godendo di sgravi fiscali e investendo in strumenti sicuri sappi che esistono strumenti molto più efficienti.
In primis il tuo Fondo di categoria, a cui puoi fare dei versamenti volontari e che sicuramente ha costi più bassi, ma anche alcuni Fondi Aperti.
Se vuoi approfondire il tema della pensione guarda il mio video.
Devo scrivere anche un post prima o poi sul tema e prometto che lo farò.
Il mio Portafoglio
Nel mese di aprile il mio portafoglio gestito in autonomia con Fineco ETF Replay (per quanto riguarda la parte ETF) con cui ad Aprile ho investito circa 1.000 Euro ha subito qualche modifica non definitiva.

Ricordo che alimento questo portafoglio con circa 500 Euro al mese e che per fine anno vorrei raggiungere i 100K su questo conto (a fronte della dismissione di alcuni investimenti di circa 30 anni fa…).
Al crescere dell’importo ovviamente aumenta anche il desiderio di protezione e prudenza.
Questo portafoglio è nato di recente – il primo acquisto è stato effettuato il 2 agosto del 2021 – e si va componendo nel tempo.
Oggi ha comunque raggiunto una dimensione tale per cui una variazione importante potrebbe darmi fastidio.
Ecco perché ho introdotto ad aprile una piccola componente di obbligazionario (obiettivo 10%) che si affianca all’ETF che investe sui mercati globali, a quello che investe sui mercati emergenti (con peso che vedrete scendere) e infine allo Spider Global Dividend Aristocrats che investe in azioni che distribuiscono reddito da dividendi con un’esposizione diversificata ai mercati globali.
Onestamente non mi sembra di aver scelto il miglior ETF obbligazionario possibile.
Sto ancora analizzando gli strumenti e potrei quindi scegliere uno strumento differente.
Premesso che vorrei un’esposizione ad ampio spettro sulla parte obbligazionaria su bond governativi Investment Grade, ho scelto un ETF XTrackers ad accumulazione (ISIN LU0908508731) che mi permette di investire in obbligazioni emesse da Stati con ampia diversificazione geografica e in termini di scadenze.
FinanceDrip mi indica, quali alternative da valutare, i seguenti prodotti: Amundi ETF J.P. Morgan GBI Global Government Bonds UCITS ETF DR, Amundi ETF J.P. Morgan Government Bond Global UCITS ETF DR EUR Hedged o iShares Global Government Bond UCITS ETF EUR Hedged (Dist).
Ho ancora dei dubbi se optare per prodotti a distribuzione o con copertura valutaria (hedged).
Potrei invece costruirmi un’esposizione ideale acquistando più prodotti ed includendo un ETF focalizzato sull’Europa e magari anche un ETF con obbligazioni societarie.
Non mi piacciono le obbligazioni ma evidentemente servono a dare stabilità al portafoglio.
Per ora non valuto altre asset class.
Non mi sembra il momento per entrare nell’immobiliare, mentre per quanto riguarda le materie prime non amo l’oro, ma potrei comprare un ETF su tutte le materie prime.
Ne capisco il senso visto il collegamento con l’economia reale.
Una cosa che sto rivalutando è quella degli strumenti a distribuzione.
Visti i pochi euro ricevuti ad oggi e il fatto che i dividendi del mio unico strumento a distribuzione arrivano sul conto che uso per le mie spese non mi sembra di averne un grande beneficio.
Troppo spesso entrano nel mio ciclo di uscite normale.
Ho pensato quindi che tutti i dividendi ricevuti serviranno per alimentare il mio conto Interactive Brokers in cui sperimento e investo per divertimento.
Telecom Italia
Sul nuovo conto IB ricordo che vorrei far confluire anche i soldi derivanti dalla vendita delle mie azioni Telecom Italia.
Non capisco molto bene perché nessuno ne parli e perché invece qualcuno ritenga d’interesse il furto della borsa di Bebe Vio (non me ne voglia l’atleta che stimo e che mi sta simpatica) o l’armocromia.
Siamo di fronte ad un’azienda italiana e strategica per cui KKR aveva presentato un anno fa un’offerta non vincolante a 0,50 Euro…
Oggi KKR e CDP/Macquarie hanno presentato due offerte alternative per acquistare l’infrastruttura di rete e il titolo arranca al di sotto di 0,30 Euro.
Evidentemente le offerte sono inferiori a quelle del passato e nonostante i rilanci possibili non mi immagino, a meno di colpi di scena, grandi modifiche.
Rimane solo il socio francese ad alzare le barricate, chiedere il cambio dei vertici e minacciare un’azione di responsabilità.
La politica tace e mi pare ci sia un disegno in cui a pagare sarà il Paese e ovviamente i piccoli azionisti.
Intanto io, visti gli importi in ballo, non vendo ma tengo la posizione.
Penso che in ogni caso la situazione si possa definire prima dell’estate.
Il mio Conto Interactive Brokers dedicato al divertimento
Ho aperto un conto Interactive Brokers.
Iniziamo dal dire che, nonostante al link sopra ci sia il mio link affiliato grazie al quale potrai ricevere in omaggio delle azioni IB (1% di quanto versato con il max di 1.000 Euro), te ne sconsiglio l’apertura.
O meglio ti consiglio di valutare molto bene questa azione.
Perché?
Fondamentalmente perché ti impone di utilizzare per questo conto un regime fiscale dichiarativo.
Questo significa che riceverai i proventi dei tuoi investimenti al lordo delle tasse e dovrai poi dichiararli in sede di dichiarazione dei redditi.
Non si tratta ovviamente di una complicazione non risolvibile rivolgendosi a un commercialista.
Tutto questo però ha un costo.
Ecco perché ti consiglio di farlo solo quando avrai davvero ponderato il costo di questa scelta e avrai davvero intenzione di costruire qualcosa su questo conto.
Considera che il regime dichiarativo è più conveniente quando investi generando flussi costanti di dividendi e capital gain.
Questo perché permette di differire la tassazione sfruttando al meglio il capitale a disposizione.
Tuttavia ovviamente la comodità del non far nulla quando hai piccole cifre o investi per il lungo termine ovviamente è (a mio avviso) impagabile.
Inoltre considera che se stai cercando una piattaforma facile da usare Interactive Brokers non fa al caso tuo.
Brutto da vedere e complicato da usare, la piattaforma non è user friendly.
Nemmeno da mobile mi pare che cambi qualcosa, anche se piano piano ci si accorge di utili funzionalità.
Io destinerò a IB idealmente 5.000 Euro (2.000 già versati + i 3.000 Euro di Telecom Italia), i dividendi che ricevo annualmente dal mio ETF SPDR S&P Global Dividend Aristocrats UCITS ETF e tutti i proventi della mia attività online.
Non è una cifra che giustifichi la complicazione di cui sopra, ma ho voglia di fare qualcosa di diverso.
Trading in Opzioni – Wheel Strategy
In particolare IB mi serve però per iniziare a sperimentare il trading in OPZIONI.
L’ho scelta soprattutto per i costi estremamente contenuti e perché su Fineco era pressoché impossibile tale operatività.
Ispirato quindi da un paio di YouTuber amici, tra cui soprattutto Lorenzo del canale Investire in Borsa a caccia di dividendi, ho pensato di iniziare a comprare qualche opzione.
La strategia è quella di seguire la Wheel Strategy, che mi dovrebbe permettere di crearmi un piccolo flusso di denaro da reinvestire sempre sui mercati.
Nella Wheel Strategy si vendono put su aziende non troppo rischiose, cercando di non essere mai assegnati e in caso di assegnazione si vendono call.
Con entrambe le posizioni si incassano premi e gli eventuali dividendi e capital gain in caso di assegnazione.
Ad aprile ho venduto due PUT con scadenza 5 maggio e medesimo strike price pari a 8 Euro.

Per il momento le opzioni sono out of the money (il prezzo è superiore agli 8 Euro).
Potrei anche non aspettare la scadenza e chiudere già ora le posizioni in guadagno prima della scadenza e non è detto che non lo faccia.
Veniamo agli aspetti un po’ critici.
La dimensione del mio conto mi permette di operare su aziende con prezzi intorno ai 10/15 dollari e questo un po’ limita la mia operatività.
Infatti i lotti sulle opzioni americane equivalgono a 100 azioni e vendendo put, in caso di assegnazione, è necessario avere il capitale per acquistarle.
Per questo motivo sono escluse dalla mia operatività tantissime aziende con valori intorno o sopra i 100 dollari per azione, che presentano anche una maggiore stabilità e redditività e che vorrei nel mio portafoglio.
Per ora mi devo accontentare e le due aziende scelte non sono esenti da rischi.
Sono due scommesse per motivi diversi.
Carnival è un gigante delle crociere azzoppato dal COVID che fatica a tornare alla redditività per via dei debiti, degli investimenti che la tipologia di business richiede e degli alti costi operativi.
Rispetto ai 50 dollari di inizio 2020 Carnival è in una situazione radicalmente diversa e anche se il settore delle crociere sta segnando record di passeggeri, il futuro della compagnia è molto legato alla gestione finanziaria e al reperimento di risorse finanziarie a prezzi ragionevoli.
Snapchat è un social network con ricavi apprezzabili e in crescita, ma una redditività mai raggiunta, dimensioni contenute e tante incognite sul futuro.
La classica scommessa internet che oggi non va più tanto di moda, ma che è arrivata a valere 80 dollari nel settembre del 2021.
Ho utilizzato questi due titoli perché non mi dispiacerebbe avere in portafoglio queste due aziende, per quanto si tratti di titoli ampiamente speculativi.
Per il momento le sto quindi utilizzando per capire come gestire le varie situazioni e la mia operatività.
Tra le risorse che consiglio per capire qualcosa di opzioni, oltre ai video di Alessandro Tassoni e Lorenzo di Investire in Borsa a Caccia di Dividendi, c’è un canale molto pratico My Funny Trade.
Si tratta di un canale dedicato al trading di opzioni che guida nella gestione delle varie situazioni dei mercati e aiuta anche a muoversi nella piattaforma di trading di IB che come ti dicevo non è proprio semplice.
Vediamo come si concluderanno queste prime operazioni e se riuscirò a dare stabilità a questa operatività.
Per il momento valuto positivamente l’esperienza perché occupa poco tempo e poche risorse, ma mi permette di informarmi sui mercati, guardare alle storie e ai numeri di aziende interessanti.
Conclusioni
Pensavo che ad Aprile non fosse successo nulla, ma a quanto pare il mese è stato molto più movimentato di quello che mi è parso.
Tante novità e mercati ancora incerti sulla direzione da prendere con segnali contrastanti.
Il mio patrimonio cresce costantemente ma il tempo che passa mi impone di guardare più alla vita fiori dagli spreadsheet.
Mi piace molto leggere e occuparmi di soldi, ma la vita è anche altro e sempre di più ritengo prioritario costruire esperienze e vivere emozioni.
Il denaro è solo un mezzo per vivere la vita ricca che vogliamo.
Fammi sapere come è andato il tuo mese di Aprile e ci vediamo presto
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