Ci avviciniamo a San Valentino e un po’ di cinismo mi suggerisce di sfruttare l’occasione di una festa alquanto commerciale, ma comunque legata a un sentimento nobile come l’amore, per parlare del rapporto tra finanza personale e sentimenti.
Questo perché si pensa sempre che soldi e sentimenti non possano andare d’accordo, per quanto in realtà ciò non sia vero in assoluto.
Vi sono infatti diversi aspetti positivi dell’avere una relazione stabile, mentre la fase iniziale di una relazione è quasi sempre molto dispendiosa, anche se bisogna dirlo è anche la fase più piacevole.
Quindi mi piace esaltare gli aspetti positivi delle relazioni soprattutto nell’importanza di trovare un giusto equilibrio anche in ambito familiare.
L’equilibrio è infatti l’unico modo per crescere come coppia e trasformare un sentimento in progetti e crescita personale ed economica.
Ovviamente l’aspetto più difficile nella gestione di cuore e denari è innanzitutto l’identificazione di una identità di vedute nell’ambito della gestione delle tematiche di finanza personale.
Quanti mariti o fidanzati si lamentano delle spese delle mogli o viceversa quante donne si lamentano della tirchieria dei mariti e viceversa. Sono spesso luoghi comuni, ma le lamentale nella coppia sono costruttive solo se si riesce a trasformarle in punti di forza e motivi di riflessione e cambiamento.
Ecco che nella scelta del partner è opportuno innanzitutto cercare qualcuno o qualcuna che possa condividere un percorso, secondo certi obiettivi e in secondo luogo adattarsi e modificarsi nella ricerca di un miglioramento comune.
Ovviamente essere in due aiuta perché permette banalmente di condividere le spese, ma soprattutto di darsi degli obiettivi sfidanti e controllarsi a vicenda, non nell’ottica del poliziotto ma in un’ottica costruttiva e di aiuto a crescere.
In una relazione non bisogna altresì avere paura di modificarsi e cercare qualcosa che non va per migliorarsi. Solo in questo modo si condividono aspirazioni, sogni e si dà un senso alla realtà che ovviamente non può essere solo rose e fiori.
Può essere utile dividersi i compiti e identificare dei ruoli, ovviamente anche senza formalizzazioni. Nella mia coppia io ovviamente amministro le finanze, la mia compagna sceglie i viaggi, si occupa dell’arredamento della casa, di tutto ciò che concerne l’organizzazione del tempo libero.
Penso infine che sia corretto sempre avere una parte di patrimonio in comune e una parte separata, da una parte perché non si sa mai, dall’altra perché in ogni caso è corretto che ognuno possa disporre almeno in parte dei propri soldi.
In conclusione penso che l’amore possa portare alla crescita della coppia anche in ambito finanziario ed ecco perché auguro a tutti di scegliere un partner che possa aiutarvi a realizzare i vostri sogni comuni.
E voi cosa ne pensate di questa apparente dicotomia? Cuori o denari?
Ciao, io per ora ho investito circa € 2.000,00 in Smartika e quasi € 300,00 in Bondora.
Smartika è sotto l'autorizzazione e vigilanza della Banca d'Italia per cui mi sento un po' più tranquillo, Bondora è più rischioso, forse, ma, facendo la media tra le perdite, una parte dei miei prestiti andrà in mora e mai sarà recuperata mentre una si e con gli interessi (c'è gente che mi compra prestiti in mora!) e i guadagni, si arriva comunque a tassi impensabili per l'Italia, 10,15, fino al 20% e più. Ci sono addiruttura dei prestiti con tassi al 65%! Il rischio di perdere i propri soldi è quasi certo ma se uno vuole provare ad incassare qualche rata… A questo link:
http://www.wiseclerk.com/group-news/countries/baltic-two-years-p2p-lending-investment-bondora-portfolio-review/
, in inglese, ci sono diversi info e statistiche su Bondora mentre a questo: si parla anche di altre società di prestiti tra privati sparse per il mondo e relative statistiche.
Io ho investito circa € 2.000 in Smartika perché vigilata e autorizzata da Banca d'Italia.
Per quanto riguarda Bondora, invece, vi ho messo circa € 300 in attesa di vedere come si sviluppa la cosa. I rendimenti arrivano anche al 65%, con rischio di insolvenza quasi certo…, ma bisogna fare un po' di calcoli: in media si può arrivare, per certo, al 15-20% di guadagno, tenendo conto di perdite sicure, alcuni prestiti in mora non torneranno più indietro, altri invece magari renderanno qualcosa in più con gli interessi di mora (infatti c'è gente che compra i prestiti in mora ritenendoli un investimento a tutti gli effetti!). Altri prestiti andranno bene e si possono scegliere molti parametri per costruire un portfolio di investimento.
Si possono trovare diverse informazioni su Bondora, in inglese, presso questo sito:
http://www.wiseclerk.com/group-news/countries/baltic-two-years-p2p-lending-investment-bondora-portfolio-review/
Oppure si possono avere diverse informazioni e statistiche recenti nella pagina principale:
Qui si trovano, infatti, notizie su nuove, o già esistenti, società di prestiti tra privati di tutto il mondo, magari ogni tanto ne salterà fuori qualcuna nuova che accetterà investitori italiani (oltre a Bondora).
Grazie ho investito 50 Euro. Vediamo come funziona. Tra l'altro ho visto un altro sito similare lettone
cosa ne pensi? a me sembrano schemi piramidali…
Mah, Mintos sembra in questo momento sotto indagine per cui… L'Estonia invece è la patria di Skype, TransferWise e l'intero paese ha il wi-fi gratuito di stato, mi sembrano da certi punti di vista anni luce davanti al'Italia. Tra l'altro nel sito di Bondora trovi nomi e foto del cda e dei vari componenti la società; cavoli, ci mettono la faccia, più trasparenti di così!
In ogni caso saltassero fuori altre società di social lending italiane, o straniere che accettino investitori italiani, sarei per la massima diversificazione onde ridurre i rischi in caso di patatrac di un unico investimento. Io investo un tot in società che danno sempre dividendi nella borsa U.S.A, un po' in Smartika, un altro po' in Bondora, liquidità in Rendimax (anche se oramai i tassi fanno piangere). (Ma almeno il rovescio della medaglia è che ho il mutuo variabile all'1,48% di tasso di interesse).
Salve,
Articolo interessante, ma quello che ho potuto notare, da investitore, è che in Italia il social lending (in termini d'investimenti) non è efficiente: ritardi nei pagamenti, tassi d'interesse troppo bassi, ecc. Quindi, il rischio di perdere il proprio denaro è elevato.
Consiglio anch'io di investire nel P2P estone Bondora e di leggere la guida, se posso permettermi, "Investire in Nord Europa", per farlo in modo efficace:
http://www.lulu.com/shop/elvis-crespi/investire-in-nord-europa-sul-web-p2p-lending-e-crowdfunding-equity-based/ebook/product-22152036.html
Grazie per il commento. Mi sembra un po' alto il costo della guida. Ne vale la pena? Ci vuoi dare qualche dritta e anticipazione gratis?
La guida in sè spiega semplicemente, passo dopo passo, come investire nel sito. Dritte o trucchi particolari non li spiega. Sembra quasi una guida per needy. Il prezzo è abbastanza alto.