Mi sarebbe piaciuto molto oggi scrivere un articolo per raccontare di aver guadagnato il mio primo milione di Euro in Bitcoin, di aver venduto tutto e di aver deciso di mollare il lavoro per seguire i miei interessi. In fondo, è qualcosa che sarebbe potuto tranquillamente succedere, perché seguo il mondo delle criptovalute almeno dal 2012 e, da allora, questo mondo ha registrato performance davvero epiche. Se nel 2012 avessi creduto di più nelle potenzialità di questo mercato, oggi sarei qui a raccontare un’altra storia. Forse qualcuno dei lettori è in questa felice situazione. Purtroppo io no. Non sono quindi qui a descrivere una storia straordinaria, ma a cercare consolazione per un dubbio che negli ultimi tempi si è fatto più assillante: vendere o mantenere in portafoglio le mio criptovalute?

La mia avventura è comunque una storia che merita di essere raccontata perché ha molti spunti di interesse e perché sono certo, oggi più che allora, che questo mondo condizionerà nel bene e nel male la vita finanziaria di molti.
Sono anche certo che, prima o poi, capiteranno nuove occasioni finanziarie da cogliere perché, nella vita, i treni passano, basta solo avere la fortuna o la voglia di salire a bordo.
Voglio quindi partire dagli inizi e dal motivo per cui ho provato interesse per il concetto di criptovaluta e come sono arrivato ad accumulare il mio piccolissimo tesoretto in crypto che oggi detengo.
Penso sia importante ricordarti perché mi sono interessato a questo mondo e come sono arrivato ad accumulare i miei primi satoshi (frazioni di bitcoin).
Se non ho ancora venduto le ragioni probabilmente risiedono anche in questo.
In questo articolo
Come mi sono avvicinato al Bitcoin e alle Crypto?
Bitcoin non è mai stato un argomento ignorato dalla stampa.
Da quando è stato introdotto nel 2009 infatti è sempre stato un tema molto caldo e una storia molto interessante, degna di risonanza mediatica.
Quante volte avete sentito l’epopea della pizza pagata in Bitcoin o di quel ragazzo americano che ha perso una chiavetta con una importante somma depositata?
La parola Bitcoin ha però da sempre anche attirato detrattori e critiche.
Bitcoin è una Truffa
Innanzitutto le criptovalute sono state subito associate alla parola Truffa e inizialmente quasi identificate con il deep web.
Ancora oggi nel 2021, Charlie Munger e il suo giovane amico Warren Buffet definiscono le criptovalute come qualcosa di disgustoso e contrario alla civilizzazione, utile solo agli estorsori e ai rapitori.
Mi ricordano un po’ i vecchietti del parco dove gioca mio figlio che guardano con sospetto i bambini e sono sempre pronti a dire cosa è giusto o sbagliato.
Quelli più anziani, come me, peraltro ricordano che l’oracolo di Omaha, che non è una variante del poker ma la città del Nebraska dove ha sede la Berkshire Hathaway, ebbe le stesse parole per Internet e tutte le aziende che diedero origine alla bolla delle dot com negli anni 2000.
Oggi però, nonostante le previsioni di Warren & Charlie, il mondo finanziario è dominato dalle FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google) e Berkshire è la più grande azionista di Apple.
Se c’è una dote che ha avuto Buffett come investitore è proprio quella di aver cambiato idea.
Recentemente ha disinvestito dalle linee aeree, oggi usa un telefonino Apple e un domani potrebbe utilizzare Ether o Cardano per le sue transazioni e avere una parte del suo portafoglio in Bitcoin.
O forse no, non riuscirà a vedere tutto questo.
Bitcoin è una Bolla
Bitcoin è anche in maniera incessante associata alla parola Bolla.
Ogni volta che sento questa associazione mi piace rileggere una analisi del 2013 de Il Sole 24 Ore in cui, quando il prezzo oscillava intorno ai 100 Euro, gli esperti non avevano dubbi si trattasse di speculazione pura.
Molti negli anni hanno anche cambiato idea e oggi a dire il vero sono molti i sostenitori o quelli che comunque riconoscono una valenza a questo mondo.
Tuttavia il ricordo della bolla dei tulipani è molto ricorrente nella narrativa delle criptovalute.
Io onestamente, fino ad oggi, non ho mai avuto la percezione che ci fosse una vera bolla in questo mondo.
In fondo, fino a poco fa, eravamo davvero pochi a detenere realmente qualche valuta digitale.
Personalmente mi ha sempre attratto l’elemento di novità, l’idea forte sottostante e, pur non apprezzandone fino in fondo le sfaccettature tecnologiche, ho deciso, anni fa, che valesse la pena scommettere in un mondo diverso.
Negli anni il Bitcoin mi ha portato molto a riflettere sul denaro, che nel tempo ha perso qualunque valore (reale o presunto) intrinseco e oggi si trasforma davvero in un atto di fiducia.
Ne avevo sempre sentito parlare all’Università, ma era un concetto che non afferravo davvero.
Mi piaceva anche ingenuamente pensare che le criptovalute potessero sfidare il governo del denaro fatto dalle Banche centrali e restituire un po’ di potere agli individui.
Oggi mi pare invece che anche questo mondo si stia istituzionalizzando molto velocemente.
La quotazione in Borsa di Coinbase dimostra, se ce ne fosse ulteriore bisogno, come vi sia convergenza ormai totale tra mondo finanziario tradizionale e queste nuove valute digitali.
Come ho iniziato ad accumulare i miei primi Bitcoin?
Quando racconto la mia storia con i Bitcoin le persone spesso sorridono, ma mi fanno i complimenti, naturalmente a posteriori.
Se glielo avessi raccontato nel 2012, sicuramente si sarebbero fatti una grassa risata dandomi del pazzo.
Nel 2012 ricordo che era appena nato mio figlio.
Erano gli anni in cui cercavo di vendere con grande difficoltà una piccola casa che avevo comprato 5 anni prima.
Non avevo molti soldi e la mia compagna ed io volevamo comprare una nuova casa più grande.
Eravamo nel pieno della crisi greca e in Italia non c’era un’atmosfera di serenità.
Tutto questo si traduceva in un mercato immobiliare molto fermo, con poche transazioni.
A quei tempi avevo un piccolissimo capitale gestito malissimo e investito perlopiù in Titoli di Stato.
Comunque alla fine riuscii a vendere la casa perdendoci qualche soldo e andai a vivere in affitto in una casa molto bella, ma anche molto cara.
Nel 2012 avevo un piccolo capitale destinato a comprare una casa nuova, c’era un clima di insicurezza generale e iniziai ad avvicinarmi ai Bitcoin.
In realtà non era la prima volta che ne sentivo parlare.
Da qualche parte devo ancora avere un PC in cui avevo installato il programma per minare Bitcoin.
Già ai tempi con un semplice portatile non si estraeva nulla e avevo quindi abbandonato l’impresa.
I miei primissimi Satoshi
Nel 2012 decisi comunque di iniziare a capire come funzionava questa nuova valuta digitale e pensai che valesse la pena accumularne un po’.
Ricordo che in quegli anni non era banale acquistare criptovalute.
Ai tempi avevo aperto un conto sia su Blockchain.com che su Coinbase, ma nessuna delle due piattaforme permetteva di comprare valute con carta o bonifico.
L’unica funzione permessa era quella di utilizzare il proprio conto come wallet.
Peraltro tutti ai tempi consigliavano Blockchain.com, perché a differenza di Coinbase Blockchain.com è un wallet non custodial che ti permette quindi di detenere le tue chiavi private.
Come volevasi dimostrare, oggi Coinbase è il portafoglio leader di mercato e in pochi parlano di sicurezza.
Nel 2012 insomma non era facile acquistare Crypto e forse il metodo più facile era quello di comprarli fisicamente su Localbitcoins.com da chi ne deteneva qualcuno.
In ogni caso ai tempi non avevo soldi e non mi fidavo nemmeno di comprare una valuta così particolare da uno sconosciuto.
Mi ingegnai e iniziai ad accumulare Satoshi cliccando su siti detti Faucets, che regalavano Bitcoin per guardare pubblicità o svolgere piccole attività.
La mia compagna pensava fossi impazzito perché passavo le mie serate a cliccare su vari siti per guadagni che indicativamente arrivavano all’equivalente di 10 Euro al mese.
Abbastanza una miseria, ma era l’unico modo che avevo per far parte di questo mondo.
In poco tempo accumulai qualche briciola di Bitcoin.
Anche per aumentare le entrate realizzai un blog Bitcoinitaly in cui documentai questa attività fino al 2014 e grazie al quale sfruttavo i bonus per i vari programmi di referral.
Purtroppo non saprei quantificare quanto del mio attuale patrimonio attuale derivi da questa attività, ma sono portato a pensare che almeno 0,10 BTC derivi da quelle serate passate a cliccare pubblicità.
Come ho accumulato gli altri Satoshi e le altre Crypto
Ricostruire il mio portafoglio attuale è abbastanza complesso.
Tuttavia gli unici acquisti importanti, se così si possono definire, sono stati quelli di:
- 0,20 Bitcoin effettuato nel marzo del 2019 con 750 Euro;
- 4,50 ETH per circa 930 Euro.
Dal 2012 ad oggi invece ho continuato ad ingegnarmi per accumulare ricompense varie e guadagnare qualcosa.
Per un periodo ho creato siti con recensioni di prodotti venduti da Amazon, che ricompensa l’autore con una piccola commissione per ogni vendita generata.
Trasformavo questi guadagni garantiti da Amazon in Bitcoin, tramite un sito che permetteva di farlo con un meccanismo abbastanza complesso, Purse.io.
Non ho mai smesso di cercare promozioni e bonus vari.
Ho accumulato anche recentemente 500 BAT grazie al browser BRAVE, ma anche una serie di Crypto minori grazie a Coinbase Earn.
Ho poi sfruttato i forti rialzi sulle criptovalute minori, che è seguita nel 2017 ai rialzi di Bitcoin e in cui la volatilità era folle, ma le possibilità di guadagno erano anche infinite.
Insomma sono sempre stato vigile e tuttora seguo il mercato con interesse.
La situazione attuale
Come ho scritto nell’introduzione, arrivato sino a qui, forse ti immagini che io sia milionario.
Invece no.
Ho un capitale piuttosto modesto, se confrontato con quello di altri investitori cripto, ma in ogni caso è una somma interessante.
Ai cambi odierni ammonta a circa 30.000 Euro ed è composto da:
- 0,29 BTC
- 4,55 ETH
- 19,50 LINK
- BAT, EOS, Ox, KNC.
Ah penso di avere anche qualche Dogecoin e una miriade di altre coin senza valore.
Per quanto sia molto lontano dal capitale che avrei potuto avere è comunque una discreta cifra.
Chiunque sappia di questo investimento mi consiglia di trasformare in Euro il prima possibile le mie valute digitali.
Anche perché, fino a Dicembre, valevano circa 10.000 Euro e l’anno scorso forse esagerando 3.000 Euro.
Ed oggi per me contano anche per più del 30% del mio capitale prontamente liquidabile.
Questa è la schermata del mio conto BlockFi in cui si vede quanto ho guadagnato negli ultimi 12 mesi sulla porzione più importante del portafoglio (il resto è su Celsius, Nexo e Swissborg).
A quanto pare il +978,31%.

Cosa fare quindi con le criptovalute accumulate?
Ogni tanto penso a cosa potrei fare con 30.000 Euro domani sul conto.
Per quanto ripeto che non stiamo parlando di cifre folli, la ritengo comunque una bella somma.
Oltre ad investirne una buona parte e garantirmi un consolidamento del portafoglio, penso che mi farebbe davvero bene un bel viaggio.
Un viaggio è sicuramente qualcosa che desidero, ma che potrei anche fare senza necessariamente ricorrere a questi soldi extra.
Potrei però prendere una parte di questo capitale per viaggiare e investire il resto.
Sarebbe una giusta ricompensa per lo sforzo, l’applicazione e gli studi fatti in questo ambito.
Tuttavia scarto, per ora, questa ipotesi visto il periodo ancora difficile.
Riduco perciò la mia possibilità di scelta alle seguenti tre opzioni.
Opzione 1 – Continuo a investire
Lascio tutto come è e continuo ad accumulare criptovalute nella speranza che questo rialzo continui.
Opzione 2 – Disinvesto il 50%
Vendo la metà e lascio 15.000 Euro investiti in criptovalute;
Opzione 3 – Vendo tutto
Vendo tutto e investo 30.000.
Vendendo tutto avrei a disposizione una bella cifra che potrei investire nel mercato azionario.
Una delle cose che vorrei fare ad esempio è quella di crearmi una piccola rendita da dividendi, che mi garantisca di togliermi qualche sfizio ogni tanto.
Potrei sfruttare questa somma per farlo.
Aiutami a decidere cosa fare
Se sei arrivato fino a qui forse hai già capito che non so assolutamente cosa fare.
Devo dire che razionalmente non sceglierei mai l’opzione 1.
Quando i guadagni sono così alti è normale che prima o poi qualcuno venda e il mercato crolli.
Tuttavia, da investitore innamorato delle sue valute digitali, faccio davvero fatica a gestire l’aspetto emotivo di questo investimento.
Ed è per questo che chiedo aiuto a te.
Onestamente mi trovo in una situazione di blocco totale e di mancanza di razionalità.
Da una parte non sopporto l’euforia del mercato e penso che le cripto stiano perdendo qualunque valenza.
Siamo di fronte sicuramente ad una grande speculazione e prima o poi ci sarà una bella correzione del mercato.
Dall’altra penso che il mercato possa ancora crescere molto perché solo una piccola quota delle aziende e della finanza è davvero entrata nel settore.
E mi consolo anche pensando che dal crollo delle dot.com del 2000 sono nate delle aziende tecnologiche, che oggi macinano miliardi di utili.
Insomma, ho una gran paura di perdere questa grande occasione di guadagno per l’avidità e la fretta di incassare quanto accumulato.
Mi aiuterebbe quindi davvero se mi volessi aiutare dandomi la tua opinione nei commenti, indicandomi quale opzione sceglieresti al posto mio e motivando la tua scelta.
Cosa faresti al posto mio?
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti e mi raccomando non ti dimenticare di iscriverti alla mia Newsletter gratuita, e di seguirmi su Facebook, Instagram, YouTube (iscriviti al canale), e Telegram.
Vecchi tempi con le faucet… sono arrivato a 0,04 btc… però in più ho comprato qualcosina nel 2014.
Io tengo tutto…
Faccio un semplice ragionamento: cosa potrebbero servirmi oggi 30mila euro? Poco o niente… sicuramente non mi cambierebbero la vita. Quindi tengo tutto e aspetto. Se mi va bene sono a posto, se mi va male, pazienza; la mia situazione economica non ne risentirà.
Ormai sono un vecchietto e li tengo per la pensione 🙂
grazie Massimo. anche per me vale il tuo ragionamento e per quanto non mi possano cambiare la vita forse potrebbero migliorare di poco quella dei miei figli ? non so grazie della risposta e anche se penso che non venderò mi resta il dubbio
Salve, io da un po di tempo cerco di capire il mondo delle criptovalute, e mi sono imbattuto in una piattaforma che tratta eth ed trx,, si chiama forsage,che bisogna creare un team, per poi cominciare ad avere dei guadagni, e chiedevo un consiglio, se può essere un modo per guadagnare nel tempo per avere una tranquillità economica in futuro, grazie ed un saluto a tutti.
Ciao Gianfranco, da come la descrivi e da un’occhiata veloce al sito mi sembra qualcosa di molto dubbio.
Io onestamente non sono un esperto ma ti consiglierei piuttosto di studiare il mercato crypto e di pensare all’investimento in questo settore solo se ti puoi permettere di perdere quello che investi. Ciao Gio
Buona sera Giovanni,
avendo letto tardi, ciò che più mi chiedo ora è: cosa hai fatto alla fine?
Io penso avrei scelto l’opzione 2, ma con il senno di poi siamo bravi tutti.
Ehhh purtroppo l’inerzia è prevalsa. Non ho fatto nulla comunque non mi lamento. Ho comunque una percentuale di guadagno impressionante. comunque vi aggiornerò!