Quando nel 2007 è uscito 4 Ore alla Settimana, Tim Ferriss è apparso come un visionario, un po’ pazzo. In Italia è sembrato alla stregua di un (para)guru. Cosa è questo mondo in cui le persone possono viaggiare, lavorare poche ore al giorno delegando gran parte dei compiti ripetitivi e automatizzando il più possibile? Da noi non esisteva il remote working e lo smart working era un mondo utopico relegato alla ricerca e ai convegni. E oggi sono ancora validi gli insegnamenti di Tim?

Non so tu, ma io lavoro ancora 40 Ore alla Settimana e molto di più soprattutto in alcuni periodi dell’anno.
La mia giornata lavorativa inizia presto e finisce molto tardi.
A volte dura anche durante il sonno, ma per fortuna non sono molti i giorni così o meglio negli anni ho imparato a gestire ansie e preoccupazioni.
Ma sono più le ore che passo davanti al computer o quelle in cui davvero produco qualcosa?
Spesso lavorare tanto non permette di fare carriera, di raggiungere gli obiettivi assegnati e di perseguire i propri.
Alimenta solo il proprio desiderio di rilevanza.
Risponde alla necessità per le imprese di avere dei dipendenti fedeli e pronti al sacrificio per il margine.
Ma se esistesse un mondo diverso?
Un modello in cui è possibile concentrarsi sulla produzione di reddito eliminando le distrazioni, prendendosi del tempo per le proprie esperienze.
Forse oggi è possibile delegare tutto il rumore di fondo e l’80% delle attività a scarso valore aggiunto.
E se in questa ottica fosse possibile ridurre le ore di lavoro o anche solo essere molto più flessibile?
Ci accorgeremmo del tempo perso e raggiungeremmo traguardi addirittura più sfidanti di quelli odierni.
Devo dire che sento molto attuali queste riflessioni e non troppo irrealizzabile questa prospettiva.
Complice la tecnologia e un parziale cambio della mia attività lavorativa, forse mi potrei avvicinare al mondo di Tim Ferriss.
O meglio ci devo e ci posso provare.
Anche perché conosco qualche persona che ha ormai trasformato la propria vita in quest’ottica.
Non mi dispiacerebbe provarci.
Ma andiamo per ordine e vediamo quali sono gli insegnamenti ancora validi nel libro 4 Ore alla Settimana di Tim Ferriss.
In questo articolo
Chi è Tim Ferriss?
Timothy Ferriss è un imprenditore, autore, blogger, podcaster, venture capitalist americano.
Conosciuto per la sua attività di divulgazione e per la sua capacità di sperimentazione è una delle persone che ha raccontato per prima un nuovo modo di intendere il mondo.
E’ possibile apprendere da chi ci sta intorno, sfidare lo status quo, diventare i migliori in qualunque cosa in cui ci applichiamo decifrando il codice sottostante?
Tim è convinto di si e ogni volta in cui intervista nel suo podcast The Tim Ferris Show impara e ci aiuta ad apprendere delle nuove abilità.
Ecco perché è considerato uno dei migliori autori di crescita personale di sempre.
Ha anche scritto un paio di libri tratti dalle sue interviste Tools of Titans e Tribe of Mentors.
Ma oggi ti voglio parlare del libro con cui è divenuto celebre: 4 ore alla settimana – Ricchi e Felici lavorando 10 volte meno.
4 Ore alla settimana
I Neo Ricchi
E se vi dicessi che il denaro sta passando di moda o sta cambiando la propria definizione?
Esiste una nuova categoria di persone i Neo Ricchi che non rimandano il proprio piano di vita ma creano stili di vita lussuosi nel presente utilizzando una nuova moneta: il tempo e la mobilità
La fantasia non è avere 1 Milioni di dollari in banca, ma lo stile di vita di assoluta libertà che questa somma può consentire.
E nel libro troverai il metodo che potrai utilizzare per reinventarti e che si compone di 4 semplici passi.
Facciamo un DEAL
Il processo per entrare nella cerchia dei Neo Ricchi si compone di quattro fasi che partono dal riconoscere ciò che differenzia i Nuovi Ricchi dalle persone che perseguono invece uno stile di vita tradizionale e predeterminato.
D sta per Definizione
In questa fase si capovolge il senso comune e si introducono le regole e gli obiettivi del nuovo gioco.
E sta per Eliminazione
Consiste nel cancellare una volta per tutte la nozione obsoleta di gestione del tempo.
La tua produttività può aumentare fino a 10 volte o più coltivando l’ignoranza selettiva, sviluppando una dieta ipoinformativa e ignorando ciò che non è importante.
A sta per Automazione
Significa inserire il pilota automatico nei flussi di cassa grazie all’arbitraggio geografico, all’outsourcing e alle regole di non decisione.
L sta per Liberazione
Sai cosa sono i mini pensionamenti, conosci gli strumenti per sfuggire ai capi e per un impeccabile comando a distanza?
Liberazione significa anche non avere vincoli con una singola località e poter sfruttare la mobilità.
La sequenza DEAL è pensata per gli imprenditori, mentre i dipendenti potrebbero leggerla come DELA.
Se decidi infatti di mantenere il tuo lavoro attuale, è necessario, secondo Tim, creare la libertà di luogo prima di tagliare l’80% delle tue ore lavorative.
Definizione
Vediamo quali sono le regole di questo nuovo modo di vedere la propria vita.
- La pensione dovrebbe essere visto come una protezione contro lo scenario peggiore: cioè diventare fisicamente inabili al lavoro e avere bisogno di una riserva di capitale sufficiente a sopravvivere. L’ idea di pensione come traguardo presuppone che non vi piace quello che state facendo, è sbagliata perché molte persone andando in pensione non saranno in grado di mantenere il proprio stile di vita, ed è infine probabile che andando in pensione vi annoierete
- Alternare periodi di attività e riposo è necessario per sopravvivere e prosperare. La capacità, l’interesse e la resistenza mentale hanno i loro alti e bassi.
- L’ obiettivo è essere più produttivi invece che impegnati.
- Se hai avuto un figlio sai che non è mai il momento giusto per farne. Per tutte le cose importanti manca tempo. Aspettare il momento giusto per lasciare il lavoro? Le stelle non si allineeranno mai.
- Se quel che intendete fare non è diretto a danneggiare quelli che vi stanno intorno, provateci e giustificatevi dopo. Imparate a essere dei piantagrane e a chiedere scusa quando davvero mandate qualcosa all’aria qualcosa.
- Concentrati sul miglior uso dei tuoi punti di forza, invece di dedicarti a correggere i tuoi difetti.
- La progettazione dello stile di vita non mira a creare un eccesso di tempo morto, che è velenoso bensì a un uso positivo del tempo libero definito semplicemente come il fare ciò che si desidera in luogo di ciò che ci sente obbligati a fare.
- Se solo avessi più soldi è il modo più semplice di rinviare l’intenso auto-esame e le decisioni necessarie a creare una vita di godimento: adesso e non più tardi;
- Due tizi hanno lo stesso guadagno. Il primo lavora 80 ore settimanali e guadagna 50.000 Euro, il secondo lavora 10 ore settimanali e guadagna sempre 50.000 Euro. Ovviamente il secondo guadagna di più in termini relativi. Il reddito relativo utilizza due variabili: il denaro e il tempo, di solito le ore. Prendiamo ora l’esempio di un investment banker di successo che guadagna 100.000 Euro lavorando sempre 80 ore alla settimana e del proprietario di un piccolo e.commerce che invece guadagna 50.000 Euro lavorando 10 ore alla settimana. Ovviamente in termini assoluti l’investment banker è più ricco, ma in termini relativi il negoziante è molto più ricco. Guadagna 100 dollari all’ora contro i soli 25 dell’investment banker.
- Il termine stress si riferisce allo stimolo dannoso che vi rende più deboli, meno fiduciosi nei vostri mezzi e meno abili. L’ eustress per contro è lo stress positivo ed è dato dai modelli che ci spingono a superare i nostri limiti, l’allenamento fisico che rimuove le nostre zavorre e i rischi che espandono la nostra sfera di azione. In sintesi uno stress che è salutare e di stimolo per la crescita
Eliminazione
Troppo spesso cerchiamo o aspiriamo a una migliore gestione del tempo.
In realtà non dovresti cercare di fare di più ogni giorno, tentando di riempire ogni secondo.
Dimenticati della gestione del tempo!
L’unica cosa che devi fare è quella di ricorrere all’eliminazione delle attività.
Per aiutarci in questo percorso Tim ci fa riflettere su un paio di concetti sempre validi: efficacia vs efficienza, la Legge di Pareto e la Legge di Parkinson.
L’ efficacia consiste nella capacità di fare le cose che si avvicinano ai nostri obiettivi.
L’ efficienza indica invece l’esecuzione di un determinato compito (più o meno importante) nella maniera più economica possibile.
Essere efficienti senza preoccuparsi dell’efficacia è la modalità di comportamento universale.
Fare bene una cosa poco importante non la rende importante
Il fatto che il compito richieda molto tempo non lo rende importante
Quello che fate è infinitamente più importante di come lo fate.
L’ efficienza è importante, ma è inutile se non viene applicata alle cose giuste.
Vilfredo Pareto era un economista e sociologo italiano vissuto tra il 1848 e il 1923 ed è ormai famosissimo per la sua legge che afferma che l’80% degli output è determinato dal 20% degli input.
Si può tradurre in varie forme:
- l’80% delle conseguenze è prodotto dal 20% delle cause;
- l’80% dei risultati dipende dal 20% dello sforzo e del tempo impiegati;
- l’80% dei profitti deriva dal 20% dei clienti;
- l’80% dei guadagni di Borsa dal 20% degli investitori e dal 20% di un Portafoglio individuale.
Eccoci infine alla legge di Parkinson: l’importanza e la complessità (percepite) di un compito aumentano in rapporto al tempo assegnato per la sua esecuzione.
Se hai una scadenza imminente ti concentri e lavori solo sull’essenziale.
Se invece hai a disposizione intere settimane per il medesimo lavoro ti arrovelli per poi raggiungere risultati non necessariamente migliori.
Le performance snelle e il tempo libero cominciano quando si limitano le quantità immesse.
Non so per te ma per per me è sempre molto difficile identificare i pochi compiti critici che contribuiscono alla maggior parte dei risultati e programmarli con scadenze molto ravvicinate e definite.
Spesso non faccio nemmeno questa analisi.
Ecco perché penso che l’eliminazione sia una delle fasi più importanti.
Liberazione
Un dipendente che voglia effettivamente liberarsi dalla dipendenza dal lavoro in ufficio può seguire dei semplici passaggi.
Innanzitutto deve incrementare l’investimento dell’azienda su di lui.
Renditi importante, chiedi all’azienda di fare un corso utile sia per te che per l’azienda in modo da incrementare gli effetti della perdita, nel caso lasciassi.
Diventa riconoscibile con risultati sopra la media.
Dimostra poi un rendimento accresciuto fuori sede, dimostrando all’impresa i benefici quantificabili.
Proponi poi un periodo di prova da remoto revocabile e aumenta gradualmente il tempo di lavoro a distanza.
Sfrutta il geo-arbitraggio per condurre delle esperienze da ricco spendendo poco.
Concediti dei mini pensionamenti e abbraccia lo stile di vita mobile.
Ti accorgerai che vivere in posti fantastici può permetterti di condurre la vita che vuoi riducendo anche le tue spese.
Automazione
Nell’epoca di ChatGPT e dell’intelligenza artificiale questa sarà la vera sfida di ognuno di noi, cercando di non soccombere.
Quante attività possiamo effettivamente automatizzare?
Inizia ad esternalizzare le attività più semplici e definite per poi passare a quelle più complesse.
Ovviamente una parte del libro è dedicata alla creazione di un business automatico.
Forse è quella più datata anche se non è detto che possa aiutare ancora qualcuno, almeno in termini di ispirazione.
Chi non vorrebbe un business automatico che possa consentirti di guadagnare anche quando dormi, viaggi o conduci le tue esperienze.
Oggi magari è cambiata la tipologia di business ma sono solo cresciute le possibilità per iniziare un percorso che ti porti verso la creazione di un business automatico e sganciato dalla responsabilità di persone e asset fisici.
I 13 Errori ricorrenti
Nel libro vi è anche una carrellata degli errori in cui cadrai nel processo.
E devo dire che sono ancora gli errori in cui cado tutti i giorni io.
- Perdere di vista i sogni e cadere nel lavoro fine a se stesso (W4W);
- Occuparsi dei dettagli o della posta per riempire il tempo;
- Occuparsi di problemi di cui potrebbero occuparsi outsourcer o colleghi;
- Aiutare outsourcer o colleghi a risolvere problemi non critici;
- Inseguire i clienti;
- Rispondere a e.mail che non porteranno a una vendita o che hanno già risposta;
- Lavorare dove vivete, dormite o dovreste rilassarvi;
- Non effettuare un’analisi 80/20 ogni due/quattro settimane;
- Lottare senza fine per la perfezione;
- Ingigantire dettagli e problemi come scusa per lavorare;
- Rendere urgenti questioni la cui scadenza è irrilevante al fine di giustificare il lavoro;
- Vedere un prodotto, un lavoro o un progetto come fine ultimo della vostra vita;
- Ignorare l’importanza delle relazioni.
Conclusioni
Ogni tanto rileggo 4 Ore alla Settimana e la verità è che ogni volta lo trovo più attuale e vicino al mondo che stiamo costruendo.
Un mondo dove il denaro ha sempre meno importanza e in cui il tempo e la libertà sono la vera ricchezza.
Per chi come me è un lavoro dipendente lo smart working e il lavoro da remoto sono ormai strumenti alla portata di tutti noi.
Tuttavia non è facile sfuggire dalle logiche e dalle metriche comuni di valutazione.
Non è scontato ritornare a valutare colleghi e sottoposti sulla base del tempo speso in ufficio piuttosto che sui risultati.
Guardiamo all’orario di lavoro di almeno 8 ore al giorno come un dato di fatto e cerchiamo di riempire il nostro tempo con attività anche non fondamentali.
Possiamo però, oggi più che prima, utilizzare i consigli di Tim Ferriss per diventare più efficaci conquistando tempo e libertà.
A me i consigli di Tim continuano ad affascinare. E a te?
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Grande Giovanni, mi hai fatto scoprire un autore che non conoscevo, ma una filosofia che condivido totalmente. Non semplicissima da applicare, forse anche per pigrizia. ma bisogna lavoraci sopra. Magari per passare gradualmente a 30, poi a 20 ore settimanali e… chissà in futuro.
Eh si non sarebbe male anche se anche io condivido la difficoltà di riuscire a mettere in pratica quanto suggerito da TIM!